Introduction: Road accidents represent the ninth leading cause of death worldwide among adults and the leading cause among young people aged 15 to 19. Road crash accidents are linked to multiple factors, including attention disorders and driving under the influence (DUI) of psychoactive substances (alcohol and drugs). Aims: (1) verify/exclude the presence of attention-related issues in a population of DUI subjects. (2) verify/exclude the presence of attention-related issues in subjects involved in road accidents while intoxicated. Materials and Methods: This is a case-control study. Cases were DUI subjects, controls were drivers negative for previous road traffic violations (including DUI episodes and road accident involvement). Anamnestic, clinical-laboratory, and circumstantial data were collected, were available. CPT-3, a computerized continuous performance test that assesses attention dimensions and provides an estimate of the likelihood of attention disorder, was administered to the enrolled subjects. Possible associations between performance on the CPT-3 test and variables such as previous charges related to DUI, recent drug use, and previous involvement in road accidents were statistically evaluated. Results: 197 subjects (120 cases, 77 controls) were included in the study. No differences in performance on the CPT-3 test were observed between cases and controls. A higher level of education was found to be a protective factor against belonging to the case group (p<0.001), while smoking habit was identified as a risk factor (p<0.001). Regarding road crash involvement, in a model that included independent variables such as blood alcohol content at the time of the offense, vigilance, and inattentiveness, inattentiveness was found to be an independent factor associated with the data of previous involvement in a road accident (p=0.017, OR 3.750, CI 1.26-11.13). Conclusions: The study suggests the existence of alterations in certain attention dimensions in a population of individuals who drove under the influence of alcohol or psychoactive substances and were involved in road accidents. If replicated in a larger population of candidates for driver's license issuance/renewal, the results could justify the use of CPT-3 as a screening procedure followed by a more accurate diagnostic assessment for preventive and rehabilitative purposes.

Introduzione: l’incidentalità stradale rappresenta la nona causa di morte nel mondo fra gli adulti e la prima fra i giovani di età compresa tra i 15 e i 19 anni. La sinistrosità stradale è legata a molteplici fattori. Tra questi si annoverano i disturbi dell’attenzione e la guida sotto l’influenza di sostanze psicoattive (alcol e sostanze stupefacenti). Scopo: il primo obiettivo dello studio è verificare/escludere la presenza di problematiche correlate all’attenzione in una popolazione di soggetti con pregressa guida da intossicazione da sostanze psicoattive; il secondo obiettivo dello studio è verificare/escludere la presenza di problematiche correlate all’attenzione in soggetti coinvolti in incidenti stradali ed in stato di intossicazione al momento del sinistro. Materiali e metodi: il presente studio è di tipo caso controllo. I casi sono soggetti con pregressa contestazione dei reati di guida in stato di ebbrezza e/o sotto effetto di sostanze psicoattive; i controlli sono soggetti con anamnesi negativa sia per guida in stato di intossicazione sia per coinvolgimento in incidenti stradali. Sono stati raccolti dati anamnestici, clinico-laboratoristici e circostanziali, ove disponibili. I soggetti sono stati sottoposti al CPT-3, un test di performance continuo computerizzato che valuta le dimensioni dell’attenzione e fornisce una stima della probabilità che il soggetto presenti un disturbo dell’attenzione. Le possibili associazioni tra performance al test CPT-3 e variabili, quali pregressa contestazione del reato di guida in stato di intossicazione, consumo recente di sostanze stupefacenti e pregresso coinvolgimento in incidente stradale, sono state valutate statisticamente. Risultati: sono stati inclusi nello studio 197 soggetti (120 casi, 77 controlli). Non si sono evidenziate differenze nella performance al CPT-3 tra i casi ed i controlli; un livello elevato di istruzione è risultato un fattore di protezione rispetto all’appartenenza al gruppo dei casi (p<0,001) mentre l’abitudine al fumo è stata identificata come fattore di rischio (p<0,001). Con riferimento alla sinistrosità stradale, in un modello che includeva le variabili indipendenti di alcolemia al momento della contestazione, vigilanza e disattenzione, la disattenzione (inattentivess) è risultata un fattore indipendente associato al dato anamnestico di precedente coinvolgimento in sinistro stradale (p=0.017, OR 3,750, CI 1,26-11,13). Conclusioni: lo studio suggerisce l'esistenza di alterazioni in alcune dimensioni dell'attenzione in una popolazione di soggetti che guidavano sotto l'effetto di alcol o sostanze psicoattive e sono stati coinvolti in incidenti stradali. Alla luce di ciò, i risultati, se replicati in una popolazione più ampia di candidati al rilascio/rinnovo della patente di guida, potrebbero giustificare l’impiego del CPT-3 come procedura di screening seguita da un inquadramento diagnostico più accurato con finalità di tipo preventivo-riabilitative.

I disturbi dell'attenzione come predittori di sinistrosità stradale dovuta ad uso di sostanze psicoattive

GERARD, RICCARDO
2022/2023

Abstract

Introduction: Road accidents represent the ninth leading cause of death worldwide among adults and the leading cause among young people aged 15 to 19. Road crash accidents are linked to multiple factors, including attention disorders and driving under the influence (DUI) of psychoactive substances (alcohol and drugs). Aims: (1) verify/exclude the presence of attention-related issues in a population of DUI subjects. (2) verify/exclude the presence of attention-related issues in subjects involved in road accidents while intoxicated. Materials and Methods: This is a case-control study. Cases were DUI subjects, controls were drivers negative for previous road traffic violations (including DUI episodes and road accident involvement). Anamnestic, clinical-laboratory, and circumstantial data were collected, were available. CPT-3, a computerized continuous performance test that assesses attention dimensions and provides an estimate of the likelihood of attention disorder, was administered to the enrolled subjects. Possible associations between performance on the CPT-3 test and variables such as previous charges related to DUI, recent drug use, and previous involvement in road accidents were statistically evaluated. Results: 197 subjects (120 cases, 77 controls) were included in the study. No differences in performance on the CPT-3 test were observed between cases and controls. A higher level of education was found to be a protective factor against belonging to the case group (p<0.001), while smoking habit was identified as a risk factor (p<0.001). Regarding road crash involvement, in a model that included independent variables such as blood alcohol content at the time of the offense, vigilance, and inattentiveness, inattentiveness was found to be an independent factor associated with the data of previous involvement in a road accident (p=0.017, OR 3.750, CI 1.26-11.13). Conclusions: The study suggests the existence of alterations in certain attention dimensions in a population of individuals who drove under the influence of alcohol or psychoactive substances and were involved in road accidents. If replicated in a larger population of candidates for driver's license issuance/renewal, the results could justify the use of CPT-3 as a screening procedure followed by a more accurate diagnostic assessment for preventive and rehabilitative purposes.
2022
Attention disorders as predictors of road accidents due to the use of psychoactive substances
Introduzione: l’incidentalità stradale rappresenta la nona causa di morte nel mondo fra gli adulti e la prima fra i giovani di età compresa tra i 15 e i 19 anni. La sinistrosità stradale è legata a molteplici fattori. Tra questi si annoverano i disturbi dell’attenzione e la guida sotto l’influenza di sostanze psicoattive (alcol e sostanze stupefacenti). Scopo: il primo obiettivo dello studio è verificare/escludere la presenza di problematiche correlate all’attenzione in una popolazione di soggetti con pregressa guida da intossicazione da sostanze psicoattive; il secondo obiettivo dello studio è verificare/escludere la presenza di problematiche correlate all’attenzione in soggetti coinvolti in incidenti stradali ed in stato di intossicazione al momento del sinistro. Materiali e metodi: il presente studio è di tipo caso controllo. I casi sono soggetti con pregressa contestazione dei reati di guida in stato di ebbrezza e/o sotto effetto di sostanze psicoattive; i controlli sono soggetti con anamnesi negativa sia per guida in stato di intossicazione sia per coinvolgimento in incidenti stradali. Sono stati raccolti dati anamnestici, clinico-laboratoristici e circostanziali, ove disponibili. I soggetti sono stati sottoposti al CPT-3, un test di performance continuo computerizzato che valuta le dimensioni dell’attenzione e fornisce una stima della probabilità che il soggetto presenti un disturbo dell’attenzione. Le possibili associazioni tra performance al test CPT-3 e variabili, quali pregressa contestazione del reato di guida in stato di intossicazione, consumo recente di sostanze stupefacenti e pregresso coinvolgimento in incidente stradale, sono state valutate statisticamente. Risultati: sono stati inclusi nello studio 197 soggetti (120 casi, 77 controlli). Non si sono evidenziate differenze nella performance al CPT-3 tra i casi ed i controlli; un livello elevato di istruzione è risultato un fattore di protezione rispetto all’appartenenza al gruppo dei casi (p<0,001) mentre l’abitudine al fumo è stata identificata come fattore di rischio (p<0,001). Con riferimento alla sinistrosità stradale, in un modello che includeva le variabili indipendenti di alcolemia al momento della contestazione, vigilanza e disattenzione, la disattenzione (inattentivess) è risultata un fattore indipendente associato al dato anamnestico di precedente coinvolgimento in sinistro stradale (p=0.017, OR 3,750, CI 1,26-11,13). Conclusioni: lo studio suggerisce l'esistenza di alterazioni in alcune dimensioni dell'attenzione in una popolazione di soggetti che guidavano sotto l'effetto di alcol o sostanze psicoattive e sono stati coinvolti in incidenti stradali. Alla luce di ciò, i risultati, se replicati in una popolazione più ampia di candidati al rilascio/rinnovo della patente di guida, potrebbero giustificare l’impiego del CPT-3 come procedura di screening seguita da un inquadramento diagnostico più accurato con finalità di tipo preventivo-riabilitative.
Alcol
ADHD
Sinistrosità
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