Razionale: Grazie al miglioramento delle tecniche diagnostiche e della disponibilità di strategie terapeutiche efficaci con conseguente aumento della sopravvivenza delle pazienti con malattia in stadio avanzato, l’incidenza delle metastasi cerebrali da carcinoma mammario è in aumento. Tuttavia, la localizzazione di tali lesioni rende difficile, a volte impossibile, ottenere dei campioni tissutali analizzabili. Pertanto, la complessa biologia delle metastasi cerebrali rimane ad oggi poco conosciuta. Il presente studio ha l’obiettivo di analizzare il profilo genomico e valutare il relativo impatto prognostico in una coorte multicentrica di pazienti con carcinoma mammario con metastasi cerebrali asportate chirurgicamente. Materiali e metodi: Sono stati raccolti i dati clinici e i campioni istologici di metastasi cerebrali di 65 pazienti sottoposti ad intervento neurochirurgico in tre Istituti tra il 2003 e il 2019. Su tali campioni istologici è stato valutato lo stato dei recettori ormonali e di HER2 mediante un’analisi immunoistochimica. Sull’RNA estratto dai campioni è stata valutata l’espressione di 758 geni correlati alle metastasi cerebrali e 18 geni costitutivi (o housekeeping) cerebrali utilizzando il pannello Breast Cancer 360 su una piattaforma nCounter (NanoString Technologies). La determinazione del sottotipo molecolare intrinseco di ciascun campione tissutale è stata effettuata secondo l’algoritmo PAM50 (Parker et al. JCO 2009). La mediana della sopravvivenza globale dall’intervento neurochirurgico è stata valutata statisticamente impiegando il metodo Kaplan-Meier. La correlazione tra l’espressione dei singoli geni, il sottotipo intrinseco secondo PAM50, il sottotipo clinico di carcinoma mammario e la sopravvivenza globale è stata indagata attraverso l’analisi univariata e multivariata secondo il modello di Cox. Risultati: Sono stati analizzati 65 campioni tumorali così distribuiti: il 32% (N=21) era HR+/HER2-, il 38% (N=25) era HER2+ e il 29% (N=19) HR-/HER2-. Ad un follow up mediano di 32.5 mesi, non sono state identificate variabili cliniche significativamente associate alla sopravvivenza globale, seppure questa sia risultata minore nel sottogruppo di pazienti con metastasi cerebrali HR-/HER2- rispetto ai sottogruppi HR+/HER2- ed HER2+ (sopravvivenza mediana di 9.4 mesi vs 22.1 mesi e 20.0 mesi rispettivamente, log-rank p=0.43). La distribuzione dei differenti sottotipi intrinseci era la seguente: 46% HER2-enriched, 37% basal-like, 15% luminal B e 2% normal-like. La prevalenza dei sottotipi non luminali si conferma sia globalmente, sia nell’ambito di ogni sottotipo clinico (52% delle metastasi HR+/HER2-, 96% delle metastasi HER2+). Il sottotipo basal-like è risultato fortemente associato ad una minore sopravvivenza globale (p=0.045), anche dopo la correzione per sottotipo clinico (p=0.032); tale associazione si conferma, infatti, anche nel sottogruppo HR+/HER2- in cui la sopravvivenza mediana dei pazienti con metastasi con sottotipo basal-like è comparabile a quella dei pazienti con metastasi HR-/HER2- (9.0 vs 9.4 mesi). Sono stati identificati 37 geni la cui aumentata espressione ha un impatto prognostico statisticamente significativo (p<0.05), in particolare 36 geni sono associati ad una ridotta sopravvivenza globale e un solo gene risulta invece correlato ad una migliore prognosi; per 33 di questi geni il significato prognostico è stato confermato anche dopo correzione per sottotipo clinico (p<0.05). Conclusioni: Questo studio ha evidenziato una netta prevalenza dei sottotipi intrinseci non-luminali nelle metastasi cerebrali da carcinoma mammario e ha dimostrato che il sottotipo basal-like è associato ad una ridotta sopravvivenza: si può ipotizzare, pertanto, un ruolo potenziale dell’analisi genomica su campione tissutale di tali localizzazioni per la definizione prognostica.

Analisi dell'espressione genica di metastasi cerebrali da carcinoma mammario

ZOGGIA, IRENE
2022/2023

Abstract

Razionale: Grazie al miglioramento delle tecniche diagnostiche e della disponibilità di strategie terapeutiche efficaci con conseguente aumento della sopravvivenza delle pazienti con malattia in stadio avanzato, l’incidenza delle metastasi cerebrali da carcinoma mammario è in aumento. Tuttavia, la localizzazione di tali lesioni rende difficile, a volte impossibile, ottenere dei campioni tissutali analizzabili. Pertanto, la complessa biologia delle metastasi cerebrali rimane ad oggi poco conosciuta. Il presente studio ha l’obiettivo di analizzare il profilo genomico e valutare il relativo impatto prognostico in una coorte multicentrica di pazienti con carcinoma mammario con metastasi cerebrali asportate chirurgicamente. Materiali e metodi: Sono stati raccolti i dati clinici e i campioni istologici di metastasi cerebrali di 65 pazienti sottoposti ad intervento neurochirurgico in tre Istituti tra il 2003 e il 2019. Su tali campioni istologici è stato valutato lo stato dei recettori ormonali e di HER2 mediante un’analisi immunoistochimica. Sull’RNA estratto dai campioni è stata valutata l’espressione di 758 geni correlati alle metastasi cerebrali e 18 geni costitutivi (o housekeeping) cerebrali utilizzando il pannello Breast Cancer 360 su una piattaforma nCounter (NanoString Technologies). La determinazione del sottotipo molecolare intrinseco di ciascun campione tissutale è stata effettuata secondo l’algoritmo PAM50 (Parker et al. JCO 2009). La mediana della sopravvivenza globale dall’intervento neurochirurgico è stata valutata statisticamente impiegando il metodo Kaplan-Meier. La correlazione tra l’espressione dei singoli geni, il sottotipo intrinseco secondo PAM50, il sottotipo clinico di carcinoma mammario e la sopravvivenza globale è stata indagata attraverso l’analisi univariata e multivariata secondo il modello di Cox. Risultati: Sono stati analizzati 65 campioni tumorali così distribuiti: il 32% (N=21) era HR+/HER2-, il 38% (N=25) era HER2+ e il 29% (N=19) HR-/HER2-. Ad un follow up mediano di 32.5 mesi, non sono state identificate variabili cliniche significativamente associate alla sopravvivenza globale, seppure questa sia risultata minore nel sottogruppo di pazienti con metastasi cerebrali HR-/HER2- rispetto ai sottogruppi HR+/HER2- ed HER2+ (sopravvivenza mediana di 9.4 mesi vs 22.1 mesi e 20.0 mesi rispettivamente, log-rank p=0.43). La distribuzione dei differenti sottotipi intrinseci era la seguente: 46% HER2-enriched, 37% basal-like, 15% luminal B e 2% normal-like. La prevalenza dei sottotipi non luminali si conferma sia globalmente, sia nell’ambito di ogni sottotipo clinico (52% delle metastasi HR+/HER2-, 96% delle metastasi HER2+). Il sottotipo basal-like è risultato fortemente associato ad una minore sopravvivenza globale (p=0.045), anche dopo la correzione per sottotipo clinico (p=0.032); tale associazione si conferma, infatti, anche nel sottogruppo HR+/HER2- in cui la sopravvivenza mediana dei pazienti con metastasi con sottotipo basal-like è comparabile a quella dei pazienti con metastasi HR-/HER2- (9.0 vs 9.4 mesi). Sono stati identificati 37 geni la cui aumentata espressione ha un impatto prognostico statisticamente significativo (p<0.05), in particolare 36 geni sono associati ad una ridotta sopravvivenza globale e un solo gene risulta invece correlato ad una migliore prognosi; per 33 di questi geni il significato prognostico è stato confermato anche dopo correzione per sottotipo clinico (p<0.05). Conclusioni: Questo studio ha evidenziato una netta prevalenza dei sottotipi intrinseci non-luminali nelle metastasi cerebrali da carcinoma mammario e ha dimostrato che il sottotipo basal-like è associato ad una ridotta sopravvivenza: si può ipotizzare, pertanto, un ruolo potenziale dell’analisi genomica su campione tissutale di tali localizzazioni per la definizione prognostica.
2022
Gene expression profiling of breast cancer brain metastasis
Espressione genica
Metastasi cerebrali
Carcinoma mammario
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/47438