“Per quelli di noi che ricadono in questo spettro, quasi tutto è bianco o nero. Non siamo molto bravi a mentire, e di norma non desideriamo partecipare a quelle trame sociali a cui il resto di voi sembra appassionarsi tanto” (Greta Thunberg, 2018). La diagnosi di Disturbo dello Spettro dell’Autismo è una diagnosi ancora ricca di punti interrogativi ai quali gli esperti faticano a trovare risposte, questo perché il mondo dello spettro è un mondo vasto, ancora poco conosciuto e in continua evoluzione. Nel 1911, Bleuler fu il primo a utilizzare il termine autismo per descrivere i sintomi della schizofrenia e comparve, come vera e propria diagnosi separata, nel 1980 con l’uscita del DSM-III (APA, 1980) che lo descrisse come un Disturbo Pervasivo dello Sviluppo e stabilì, per la prima volta, i criteri necessari per giungere a tale diagnosi. L’elaborato si suddivide in tre capitoli: nel primo capitolo viene introdotto il Disturbo dello Spettro dell’Autismo, con una panoramica storica sull’evoluzione della diagnosi, quali sono i sintomi e quali le cause. Nel secondo capitolo vengono ripercorse le tappe della diagnosi all’interno dei DSM (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders). Nel terzo capitolo vengono analizzate le differenze diagnostiche tra il DSM-5 (APA, 2013) e il DSM-5-TR (APA, 2023). L’obiettivo dell’elaborato, svolto attraverso un’analisi bibliografica della letteratura scientifica, è quello di approfondire il significato e l’importanza dei cambiamenti avvenuti negli anni, come è cambiata la ricerca, le modalità di porsi interrogativi e le modalità di risposta a tali quesiti.

DSM-5 e DSM-5-TR: come cambia la diagnosi del Disturbo dello Spettro dell'Autismo

RAGGI, ALICE
2022/2023

Abstract

“Per quelli di noi che ricadono in questo spettro, quasi tutto è bianco o nero. Non siamo molto bravi a mentire, e di norma non desideriamo partecipare a quelle trame sociali a cui il resto di voi sembra appassionarsi tanto” (Greta Thunberg, 2018). La diagnosi di Disturbo dello Spettro dell’Autismo è una diagnosi ancora ricca di punti interrogativi ai quali gli esperti faticano a trovare risposte, questo perché il mondo dello spettro è un mondo vasto, ancora poco conosciuto e in continua evoluzione. Nel 1911, Bleuler fu il primo a utilizzare il termine autismo per descrivere i sintomi della schizofrenia e comparve, come vera e propria diagnosi separata, nel 1980 con l’uscita del DSM-III (APA, 1980) che lo descrisse come un Disturbo Pervasivo dello Sviluppo e stabilì, per la prima volta, i criteri necessari per giungere a tale diagnosi. L’elaborato si suddivide in tre capitoli: nel primo capitolo viene introdotto il Disturbo dello Spettro dell’Autismo, con una panoramica storica sull’evoluzione della diagnosi, quali sono i sintomi e quali le cause. Nel secondo capitolo vengono ripercorse le tappe della diagnosi all’interno dei DSM (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders). Nel terzo capitolo vengono analizzate le differenze diagnostiche tra il DSM-5 (APA, 2013) e il DSM-5-TR (APA, 2023). L’obiettivo dell’elaborato, svolto attraverso un’analisi bibliografica della letteratura scientifica, è quello di approfondire il significato e l’importanza dei cambiamenti avvenuti negli anni, come è cambiata la ricerca, le modalità di porsi interrogativi e le modalità di risposta a tali quesiti.
2022
DSM-5 and DSM-5-TR: How the diagnosis of Autism Spectrum Disorder is changing
Autismo
DSM-5
DSM-5-TR
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Raggi Alice.pdf

accesso riservato

Dimensione 711.19 kB
Formato Adobe PDF
711.19 kB Adobe PDF

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/47534