Il tema delle dipendenze è una questione sempre attuale e allo stesso tempo critica, per una serie di effetti psicologici, sociali e fisici dannosi che ha, specialmente nei più giovani. Essa viene spesso affrontata nei mezzi di comunicazione, i quali sono fortemente efficaci nell'orientare credenze e comportamenti nei confronti di un determinato prodotto, tramite messaggi persuasivi creati oculatamente e trasmessi al vasto pubblico. In questa rassegna si analizza la tematica della dipendenza dal punto di vista dei media, ovvero come questi ultimi veicolano il messaggio legato ai prodotti che creano dipendenza, la loro posizione in merito (favorevoli, contrari, neutri) e che influenza hanno su chi li guarda. È stata fatta una revisione degli articoli in letteratura che si collocano in questa prospettiva: dal database Scopus si sono selezionati quelli che riguardano le dipendenze nei media tra il 2020 e il 2023, i quali sono stati letti, analizzati e categorizzati, e successivamente è stata fatta una analisi dei contenuti sulla base delle categorie emerse rilevanti. Molti di questi articoli infatti evidenziano che i media mostrano soprattutto in modo positivo i messaggi sui prodotti che promuovono dipendenza, che sono colti dall’audience altrettanto positivamente, e ciò ne aumenta la normalizzazione. Emergono le caratteristiche dei messaggi diffusi nei media: quelli promozionali sono spesso indirizzati alla recluta di nuovi consumatori, e quelli di campagne preventive sono composti di una forte presenza maschile; la dipendenza appare nei social media come associata allo svago, allo stile di vita, ai soldi, alla preoccupazione per l’ingente quantità di pubblicità, e ad essa relazionati appaiono i sentimenti quali paura, noia e mancanza di fiducia. Infine, gli elementi che rendono un messaggio promozionale influente sono sia la mera esposizione che essere diffuso su più canali e frequentemente, in una forma semplice e toccante, se è costruito secondo una struttura “di mentalità d’identità culturale”, i cui effetti sono evidenti anche a livello cerebrale; mentre un messaggio preventivo è efficace se è accompagnato da una scheda informativa, se fa riferimento alle sostanze negative contenute nel prodotto, agli effetti sulla salute e finanziari, e se è esposto in modo costruttivo-dialogico e “pull”, e non facendo appello alla paura. Le ricerche indagate mostrano che i giovani sono spesso il target principale delle campagne promozionali, le quali puntano, dunque, ai bersagli più vulnerabili. Ciò è estremamente rilevante perché il messaggio presente nei mezzi di comunicazione e in particolar modo nelle pubblicità ha un effetto decisivo nelle scelte e nelle rappresentazioni di sé di chi lo vede; pertanto, è utile produrre contenuti che non siano fuorvianti e che siano in linea con la legislazione vigente, e che essa a sua volta sia precisa e restrittiva nell'indicare le modalità in cui essi possono essere creati e trasmessi, per evitare il più possibile effetti dannosi. Sarebbe interessante approfondire in futuro quali aspetti dei messaggi persuasivi che appaiono nei media sono più convincenti nell'incentivare un comportamento di dipendenza per poterli comprendere e utilizzare in un'ottica di prevenzione, quindi i meccanismi sociali e cerebrali che detti messaggi elicitano nelle persone che li vedono, e implementare studi che testino gli effetti dei messaggi nei media anche a distanza di tempo, per constatarne non solo l'impatto immediato, ma anche il reale cambiamento negli anni.

DIPENDENZE E MEDIA: COME I MEZZI DI COMUNICAZIONE RACCONTANO I PRODOTTI CHE PROMUOVONO LE DIPENDENZE E CHE INFLUENZA HANNO IN CHI LI SEGUE UNA RASSEGNA DELLA LETTERATURA DAL 2020 AL 2023

VESCO, ELENA
2022/2023

Abstract

Il tema delle dipendenze è una questione sempre attuale e allo stesso tempo critica, per una serie di effetti psicologici, sociali e fisici dannosi che ha, specialmente nei più giovani. Essa viene spesso affrontata nei mezzi di comunicazione, i quali sono fortemente efficaci nell'orientare credenze e comportamenti nei confronti di un determinato prodotto, tramite messaggi persuasivi creati oculatamente e trasmessi al vasto pubblico. In questa rassegna si analizza la tematica della dipendenza dal punto di vista dei media, ovvero come questi ultimi veicolano il messaggio legato ai prodotti che creano dipendenza, la loro posizione in merito (favorevoli, contrari, neutri) e che influenza hanno su chi li guarda. È stata fatta una revisione degli articoli in letteratura che si collocano in questa prospettiva: dal database Scopus si sono selezionati quelli che riguardano le dipendenze nei media tra il 2020 e il 2023, i quali sono stati letti, analizzati e categorizzati, e successivamente è stata fatta una analisi dei contenuti sulla base delle categorie emerse rilevanti. Molti di questi articoli infatti evidenziano che i media mostrano soprattutto in modo positivo i messaggi sui prodotti che promuovono dipendenza, che sono colti dall’audience altrettanto positivamente, e ciò ne aumenta la normalizzazione. Emergono le caratteristiche dei messaggi diffusi nei media: quelli promozionali sono spesso indirizzati alla recluta di nuovi consumatori, e quelli di campagne preventive sono composti di una forte presenza maschile; la dipendenza appare nei social media come associata allo svago, allo stile di vita, ai soldi, alla preoccupazione per l’ingente quantità di pubblicità, e ad essa relazionati appaiono i sentimenti quali paura, noia e mancanza di fiducia. Infine, gli elementi che rendono un messaggio promozionale influente sono sia la mera esposizione che essere diffuso su più canali e frequentemente, in una forma semplice e toccante, se è costruito secondo una struttura “di mentalità d’identità culturale”, i cui effetti sono evidenti anche a livello cerebrale; mentre un messaggio preventivo è efficace se è accompagnato da una scheda informativa, se fa riferimento alle sostanze negative contenute nel prodotto, agli effetti sulla salute e finanziari, e se è esposto in modo costruttivo-dialogico e “pull”, e non facendo appello alla paura. Le ricerche indagate mostrano che i giovani sono spesso il target principale delle campagne promozionali, le quali puntano, dunque, ai bersagli più vulnerabili. Ciò è estremamente rilevante perché il messaggio presente nei mezzi di comunicazione e in particolar modo nelle pubblicità ha un effetto decisivo nelle scelte e nelle rappresentazioni di sé di chi lo vede; pertanto, è utile produrre contenuti che non siano fuorvianti e che siano in linea con la legislazione vigente, e che essa a sua volta sia precisa e restrittiva nell'indicare le modalità in cui essi possono essere creati e trasmessi, per evitare il più possibile effetti dannosi. Sarebbe interessante approfondire in futuro quali aspetti dei messaggi persuasivi che appaiono nei media sono più convincenti nell'incentivare un comportamento di dipendenza per poterli comprendere e utilizzare in un'ottica di prevenzione, quindi i meccanismi sociali e cerebrali che detti messaggi elicitano nelle persone che li vedono, e implementare studi che testino gli effetti dei messaggi nei media anche a distanza di tempo, per constatarne non solo l'impatto immediato, ma anche il reale cambiamento negli anni.
2022
ADDICTIONS AND MEDIA: HOW MEANS OF COMMUNICATION TELL THE PRODUCTS THAT PROMOTE ADDICTION AND HOW THEY INFLUENCE THE AUDIENCE A LITERATURE REVIEW FROM 2020 TO 2023
Dipendenza
Media
Psicologia
Influenza persuasiva
Comunicazione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/47552