Caratterizzazione molecolare del carcinoma midollare della tiroide sporadico: associazione con il grading istologico

Background: Medullary thyroid carcinoma (MTC) is a rare neuroendocrine neoplasm that originates from the parafollicular C-cells of the thyroid gland. It occurs in a sporadic form and in a hereditary form for 75% and 25% of cases respectively. Sporadic MTC is mainly characterized by RET or RAS mutations. The World Health Organization’s latest classification of thyroid cancers (WHO, 2022) introduced a new grading system (IMTCGS, International Medullary Thyroid Carcinoma Grading System), which classifies tumors into high- and low-grade according to histological features such as mitotic count, presence of necrosis and Ki67 proliferative index. Aim of the study: Analyze the possible association between the presence of somatic RAS/RET mutation and the clinicopathological and histopathological features of sporadic MTC. The stage of disease at diagnosis, the degree of expression of disease markers such as calcitonin and CEA, clinical outcome, and disease-related mortality are considered. The study also aims to investigate the association between genotype and tumour grade, based on the IMTCGS system, which has not yet been observed in the literature. Materials and methods: 143 patients affected by sporadic MTC were retrospectively selected. For each of these, status at diagnosis, pre- and postoperative disease markers, somatic RET or RAS mutations, and post-operative clinical course were collected and analyzed. In addition, the tumours were classified into high-grade and low-grade according to the new IMTCGS system. Statistical analysis of the data was then conducted using R software. Results: RET mutation, especially the M918T mutation, has a negative prognostic significance in cases of sporadic MTC. The statistical analysis showed significant differences between patients with mutated RET and those with RET wild-type with regard to advanced disease stage at diagnosis (p=0.006), increased preoperative calcitonin levels (p<0.001), and increased disease-related mortality (p=0.007). The RAS gene, instead, does not have a prognostic significance. An association was found between high-grade tumours, advanced stage at diagnosis (p<0.001) and worse clinical outcome (p=0.001). Furthermore, a significant association between histological grading and mutational status was demonstrated: high-grade patients have a higher frequency of RET mutation, especially the M918T mutation (p<0.001). Conclusions: This research confirmed the unfavorable prognostic significance of RET mutation and high-grade histological status in sporadic medullary thyroid carcinoma, by analyzing an extended cohort of 143 patients with sporadic MTC. For the first time, a significant association between RET mutation and high-grade patients was observed. Identifying the histological grade in sporadic MTC can therefore help to identify high-risk patients and consequently undertake timely treatment and close monitoring.

Presupposti dello studio: Il carcinoma midollare della tiroide (MTC) è una rara neoplasia neuroendocrina che origina dalle cellule C parafollicolari della tiroide. Nel 75% dei casi si presenta in forma sporadica, mentre nel restante 25% in forma ereditaria. L’MTC sporadico presenta principalmente mutazioni a carico dell’oncogene RET oppure a carico del gene RAS. Nell’ultima classificazione del World Health Organization (WHO, 2022) dei tumori tiroidei, è stato introdotto un nuovo sistema di grading (IMTCGS, International Medullary Thyroid Carcinoma Grading System) che classifica i tumori in high-grade e low-grade secondo caratteristiche istologiche quali la conta mitotica, la presenza di necrosi e l’indice proliferativo Ki67. Scopo dello studio: Analizzare l’eventuale associazione tra la presenza di mutazione somatica di RAS/RET e le caratteristiche clinico-patologiche e istopatologiche del MTC sporadico. A tal fine si considerano, ad esempio, lo stadio di malattia alla diagnosi, il grado di espressione di marcatori di malattia, quali calcitonina e CEA, l’outcome clinico, e la mortalità malattia-correlata. Lo studio ha altresì lo scopo di indagare l’associazione tra il genotipo e il grado di malattia, definito dal sistema IMTCGS, dato ancora assente in Letteratura. Materiali e metodi: Sono stati selezionati retrospettivamente 143 pazienti affetti da MTC sporadico. Per ciascuno di questi sono stati raccolti e analizzati lo stato alla diagnosi, i marcatori di malattia, precedenti e successivi l’intervento, le mutazioni somatiche di RET o RAS, e l’andamento clinico post-operatorio. Inoltre, i tumori sono stati classificati in high-grade e low-grade secondo il nuovo sistema IMTCGS. L’analisi statistica dei dati è stata poi condotta tramite l’utilizzo del software R. Risultati: La mutazione di RET, e in particolare la mutazione M918T, ha un significato prognostico negativo nei casi di MTC sporadico. L’analisi statistica ha evidenziato differenze significative tra i pazienti con RET mutato e quelli con RET wild-type, con riferimento allo stadio avanzato di malattia alla diagnosi (p=0,006), agli aumentati livelli di calcitonina preoperatori (p<0,001), e all’aumentata mortalità malattia-correlata (p=0,007). Il gene RAS non risulta avere, invece, un significato prognostico. È stata individuata un’associazione tra tumori high-grade e stadio avanzato alla diagnosi (p<0,001) e peggiore outcome clinico (p=0,001). Inoltre, si dimostra un’associazione significativa tra il grading istologico e lo stato mutazionale: i pazienti high-grade presentano con maggior frequenza la mutazione di RET, specialmente la mutazione M918T (p<0,001). Conclusioni: Lo studio, condotto in un’estesa coorte di 143 pazienti con MTC sporadico, ha confermato il significato prognostico sfavorevole della mutazione di RET e dello stato istologico high-grade nell’MTC sporadico. Per la prima volta, è stata osservata un’associazione significativa tra la mutazione di RET e high-grade. L’individuazione del grado istologico nell’MTC sporadico può quindi contribuire a identificare pazienti ad alto rischio e di conseguenza intraprendere una terapia tempestiva e uno stretto monitoraggio.