Background: L’ecografia POC (Point-of-Care) è una tecnica sempre più utilizzata in ambito neonatologico per via della sua velocità di esecuzione, risultati immediati e la possibilità di essere eseguita a letto del paziente. Non espone il paziente pediatrico alle radiazioni ionizzanti, a cui risulta molto sensibile. Il dotto arterioso pervio (PDA) è una patologia frequente tra i neonati prematuri e consiste nella mancata obliterazione del dotto arterioso, una connessione tra aorta e arteria polmonare essenziale in età fetale. Nei primi giorni dopo la nascita il DA dovrebbe chiudersi; nel caso in cui ciò non accada, l’organismo del neonato ne potrebbe risentire sotto vari punti di vista, tra cui quello respiratorio: un iperafflusso sanguigno a carico del polmone potrebbe comportare imbibizione dell’interstizio ed edema polmonare. Obiettivi: l’obiettivo principale è studiare il quadro polmonare dei neonati mediante ecografia per valutare un’eventuale influenza su di esso del PDA (se presente); un secondo scopo è osservare l’evoluzione ecografica tra i pazienti “responders” o “non responders” alla terapia farmacologica per la chiusura del dotto. Infine, si vuole valutare a distanza di tempo la situazione polmonare dei neonati esposti a PDA, per poterla paragonare ai neonati il cui DA si è chiuso spontaneamente. Materiali e metodi: sono stati inclusi 29 neonati prematuri; la prima ecografia polmonare viene eseguita in contemporanea all’ecocardiografia di screening per PDA. Le successive sono eseguite a distanza di 3 giorni dalla prima (per verificare l’efficacia dell’eventuale trattamento), a 8 giorni di vita (per valutare l’efficacia di un eventuale secondo ciclo di terapia) e a 28 giorni dalla nascita (a distanza). Per studiare e quantificare il grado di imbibizione polmonare è stato utilizzato lo score di Brat uno score semiquantitativo validato in letteratura in ambito neonatale. Risultati: Tra i 29 pazienti inclusi, 15 avevano un PDA non emodinamicamente significativo (non HS) o chiuso, 14 avevano HS PDA. Non sono state evidenziate differenze significative tra i vari gruppi per quanto riguarda l’età gestazionale (p>0.05). Valutando i parametri ecocardiografici è stata dimostrata una differenza significativa tra i pazienti con HS PDA e non HS PDA per quanto riguarda il diametro del PDA, il LVO e il LPA ED flow. Considerando le ecografie polmonari, il punteggio medio del LUS si è dimostrato maggiore nel gruppo HS PDA rispetto al gruppo dei soggetti con dotto chiuso o non HS nelle ecografie del giorno 2, 5 e 8. In quinta giornata di vita, tuttavia, il LUS nei pazienti con HS PDA (media di 19,00) non è significativamente differente rispetto a quelli con dotto chiuso post terapia (media di 17,79). L’ecografia a distanza (28° giorno di vita) conferma che non sussiste differenza significativa tra i vari gruppi di pazienti (dotto chiuso, HS PDA e non HS PDA). È emersa inoltre una correlazione lineare positiva tra LUS e diametro del PDA (rs = 0,571) e tra LUS e La/Ao (rs = 0,439). È infine stata dimostrata la capacità dello score LUS misurato in seconda giornata di vita di identificare un HS PDA (curva ROC con AUC=0,788). Conclusioni: Lo score ecografico polmonare secondo Brat misurato in seconda giornata di vita è in grado di discriminare i neonati con HS PDA da quelli con il DA chiuso o non HS. A distanza di 28 giorni, i polmoni dei pazienti con PDA (e poi trattati) sono paragonabili a quelli dei neonati il cui dotto si è chiuso fisiologicamente; questo testimonia l’efficacia della terapia ma anche la presenza di processi patologici polmonari che colpiscono tutti i neonati prematuri indistintamente dalla presenza del PDA.
Valutazione dell'influenza del dotto arterioso pervio sul quadro ecografico polmonare precoce dei neonati molto prematuri
BATTISTELLA, VERONICA
2022/2023
Abstract
Background: L’ecografia POC (Point-of-Care) è una tecnica sempre più utilizzata in ambito neonatologico per via della sua velocità di esecuzione, risultati immediati e la possibilità di essere eseguita a letto del paziente. Non espone il paziente pediatrico alle radiazioni ionizzanti, a cui risulta molto sensibile. Il dotto arterioso pervio (PDA) è una patologia frequente tra i neonati prematuri e consiste nella mancata obliterazione del dotto arterioso, una connessione tra aorta e arteria polmonare essenziale in età fetale. Nei primi giorni dopo la nascita il DA dovrebbe chiudersi; nel caso in cui ciò non accada, l’organismo del neonato ne potrebbe risentire sotto vari punti di vista, tra cui quello respiratorio: un iperafflusso sanguigno a carico del polmone potrebbe comportare imbibizione dell’interstizio ed edema polmonare. Obiettivi: l’obiettivo principale è studiare il quadro polmonare dei neonati mediante ecografia per valutare un’eventuale influenza su di esso del PDA (se presente); un secondo scopo è osservare l’evoluzione ecografica tra i pazienti “responders” o “non responders” alla terapia farmacologica per la chiusura del dotto. Infine, si vuole valutare a distanza di tempo la situazione polmonare dei neonati esposti a PDA, per poterla paragonare ai neonati il cui DA si è chiuso spontaneamente. Materiali e metodi: sono stati inclusi 29 neonati prematuri; la prima ecografia polmonare viene eseguita in contemporanea all’ecocardiografia di screening per PDA. Le successive sono eseguite a distanza di 3 giorni dalla prima (per verificare l’efficacia dell’eventuale trattamento), a 8 giorni di vita (per valutare l’efficacia di un eventuale secondo ciclo di terapia) e a 28 giorni dalla nascita (a distanza). Per studiare e quantificare il grado di imbibizione polmonare è stato utilizzato lo score di Brat uno score semiquantitativo validato in letteratura in ambito neonatale. Risultati: Tra i 29 pazienti inclusi, 15 avevano un PDA non emodinamicamente significativo (non HS) o chiuso, 14 avevano HS PDA. Non sono state evidenziate differenze significative tra i vari gruppi per quanto riguarda l’età gestazionale (p>0.05). Valutando i parametri ecocardiografici è stata dimostrata una differenza significativa tra i pazienti con HS PDA e non HS PDA per quanto riguarda il diametro del PDA, il LVO e il LPA ED flow. Considerando le ecografie polmonari, il punteggio medio del LUS si è dimostrato maggiore nel gruppo HS PDA rispetto al gruppo dei soggetti con dotto chiuso o non HS nelle ecografie del giorno 2, 5 e 8. In quinta giornata di vita, tuttavia, il LUS nei pazienti con HS PDA (media di 19,00) non è significativamente differente rispetto a quelli con dotto chiuso post terapia (media di 17,79). L’ecografia a distanza (28° giorno di vita) conferma che non sussiste differenza significativa tra i vari gruppi di pazienti (dotto chiuso, HS PDA e non HS PDA). È emersa inoltre una correlazione lineare positiva tra LUS e diametro del PDA (rs = 0,571) e tra LUS e La/Ao (rs = 0,439). È infine stata dimostrata la capacità dello score LUS misurato in seconda giornata di vita di identificare un HS PDA (curva ROC con AUC=0,788). Conclusioni: Lo score ecografico polmonare secondo Brat misurato in seconda giornata di vita è in grado di discriminare i neonati con HS PDA da quelli con il DA chiuso o non HS. A distanza di 28 giorni, i polmoni dei pazienti con PDA (e poi trattati) sono paragonabili a quelli dei neonati il cui dotto si è chiuso fisiologicamente; questo testimonia l’efficacia della terapia ma anche la presenza di processi patologici polmonari che colpiscono tutti i neonati prematuri indistintamente dalla presenza del PDA.File | Dimensione | Formato | |
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