Background: in 1997, WHO recognized obesity as a global epidemic, which is not only a health emergency but also a socio-economic one. Obesity is a complex condition resulting from the interaction of genetic, behavioral, environmental, and socio-economic factors and it is the most common preventable cause of death. The scientific literature suggests that eating behaviors are regulated by a variety of processes, both deliberate and automatic, and that these automatic and implicit tendencies may play a key role in sustaining unhealthy eating habits. Aim of the study: to analyze, by means of a mobile application, the automatic tendencies in the eating behavior of the obese population and to test whether approach and avoidance biases toward food exist. Materials and methods: 19 patients with obesity (mean BMI 37.6 kg/m2) were recruited and compared with 19 healthy controls; in the context of a larger recruitment, 47 subjects with overweight (mean BMI 29.8 kg/m2) were selected and compared with 42 healthy controls. The recruited patients were asked to perform an approach-avoidance task via the mobile application ‘AAT mobile’, in which they have to pull toward them or push away from themselves high-calories food stimuli, low-calories food stimuli and neutral stimuli. Based on the data obtained from the phone’s accelerometers and gyroscopes, the accuracy and the reaction time (RT) of each movement are calculated. Results: a significant interaction emerged between stimulus x movement when comparing food stimuli and neutral stimuli. In particular, a more specific and rapid approach tendency toward food is observed compared to food avoidance. Comparing the response obtained with respect to high-calories and low-calories food, no significant differences is seen. No significant differences emerged between the two experimental groups. Conclusions: the study shows the existence of an approach bias toward food, regardless of its caloric content, in the general population, with no major differences between subjects with obesity and healthy controls. The results also highlight an avoidance bias toward high-calorie foods in subjects with obesity, who are in fact significantly slower to avoid high-calories foods than low-calories foods. This could explain the difficulty these subjects have in sticking to a restricted caloric intake. Overall, the study results contribute to the heterogeneous literature on the subject, which reflects the heterogeneity and complexity of eating trends and behaviors.

Presupposti dello studio: nel 1997 l’OMS ha riconosciuto l’obesità come un’epidemia mondiale; questo rappresenta un’emergenza non soltanto dal punto di vista sanitario ma anche socio-economico. L'obesità è una condizione complessa, derivante dall'interazione tra fattori genetici, comportamentali, ambientali e socioeconomici ed è la causa di morte prevenibile più comune. La letteratura suggerisce che i comportamenti alimentari siano regolati da svariati processi, sia deliberati che automatici e che queste tendenze automatiche e implicite possano avere un ruolo fondamentale nel sostenere abitudini alimentari poco salutari. Obiettivo dello studio: analizzare, grazie ad una applicazione mobile, le tendenze automatiche nel comportamento alimentare dei soggetti con obesità e verificare se esistono bias di approccio e di evitamento verso il cibo. Materiali e metodi: 19 pazienti con obesità (IMC medio 37.6 kg/m2) sono stati reclutati e confrontati con 19 controlli sani; nel contesto di un reclutamento più ampio sono stati selezionati 47 soggetti con sovrappeso (IMC medio 29.8 kg/m2), confrontati con 42 controlli sani. Ai pazienti reclutati è stato chiesto di eseguire un task di approccio ed evitamento tramite l’applicazione mobile ‘AAT mobile’, in cui devono avvicinare o allontanare da sé stimoli alimentari ad alto contenuto calorico, stimoli alimentari a basso contenuto calorico e stimoli neutri. Sulla base dei dati ottenuti dagli accelerometri e i giroscopi del telefono vengono calcolati l'accuratezza e il tempo di reazione (RT) di ciascun movimento. Risultati: è emersa un’interazione significativa tra stimolo x movimento nel confronto tra stimoli di cibo e stimoli neutri. In particolare, si osserva una tendenza comportamentale di approccio più rapida e specifica nei confronti dei cibi rispetto all’evitamento degli stessi. Le risposte ottenute sono indipendenti dal contenuto calorico del cibo. Tra i due gruppi sperimentali non sono emerse differenze significative. Conclusioni: lo studio evidenzia la presenza di un bias di approccio verso il cibo, indipendentemente dal suo contenuto calorico, nella popolazione generale, senza grandi differenze tra i soggetti con obesità e i controlli sani. I risultati mettono inoltre in luce un bias di evitamento verso i cibi ad alto contenuto calorico nei soggetti con obesità, i quali sono infatti significativamente più lenti ad allontanare i cibi ipercalorici rispetto a quelli ipocalorici. Questo potrebbe spiegare la difficoltà che questi soggetti hanno ad attenersi ad un apporto calorico limitato. In generale, i risultati dello studio contribuiscono all’eterogenea letteratura sull’argomento, che riflette l’eterogeneità e la complessità delle tendenze e dei comportamenti alimentari.

TENDENZE DI APPROCCIO VERSO IL CIBO NELL'OBESITÀ: uno studio controllato mediante applicazione mobile

PEDERIVA, MADDALENA
2022/2023

Abstract

Background: in 1997, WHO recognized obesity as a global epidemic, which is not only a health emergency but also a socio-economic one. Obesity is a complex condition resulting from the interaction of genetic, behavioral, environmental, and socio-economic factors and it is the most common preventable cause of death. The scientific literature suggests that eating behaviors are regulated by a variety of processes, both deliberate and automatic, and that these automatic and implicit tendencies may play a key role in sustaining unhealthy eating habits. Aim of the study: to analyze, by means of a mobile application, the automatic tendencies in the eating behavior of the obese population and to test whether approach and avoidance biases toward food exist. Materials and methods: 19 patients with obesity (mean BMI 37.6 kg/m2) were recruited and compared with 19 healthy controls; in the context of a larger recruitment, 47 subjects with overweight (mean BMI 29.8 kg/m2) were selected and compared with 42 healthy controls. The recruited patients were asked to perform an approach-avoidance task via the mobile application ‘AAT mobile’, in which they have to pull toward them or push away from themselves high-calories food stimuli, low-calories food stimuli and neutral stimuli. Based on the data obtained from the phone’s accelerometers and gyroscopes, the accuracy and the reaction time (RT) of each movement are calculated. Results: a significant interaction emerged between stimulus x movement when comparing food stimuli and neutral stimuli. In particular, a more specific and rapid approach tendency toward food is observed compared to food avoidance. Comparing the response obtained with respect to high-calories and low-calories food, no significant differences is seen. No significant differences emerged between the two experimental groups. Conclusions: the study shows the existence of an approach bias toward food, regardless of its caloric content, in the general population, with no major differences between subjects with obesity and healthy controls. The results also highlight an avoidance bias toward high-calorie foods in subjects with obesity, who are in fact significantly slower to avoid high-calories foods than low-calories foods. This could explain the difficulty these subjects have in sticking to a restricted caloric intake. Overall, the study results contribute to the heterogeneous literature on the subject, which reflects the heterogeneity and complexity of eating trends and behaviors.
2022
APPROACH TENDECIES TOWARD FOOD IN OBESITY: a controlled study by means of a mobile application
Presupposti dello studio: nel 1997 l’OMS ha riconosciuto l’obesità come un’epidemia mondiale; questo rappresenta un’emergenza non soltanto dal punto di vista sanitario ma anche socio-economico. L'obesità è una condizione complessa, derivante dall'interazione tra fattori genetici, comportamentali, ambientali e socioeconomici ed è la causa di morte prevenibile più comune. La letteratura suggerisce che i comportamenti alimentari siano regolati da svariati processi, sia deliberati che automatici e che queste tendenze automatiche e implicite possano avere un ruolo fondamentale nel sostenere abitudini alimentari poco salutari. Obiettivo dello studio: analizzare, grazie ad una applicazione mobile, le tendenze automatiche nel comportamento alimentare dei soggetti con obesità e verificare se esistono bias di approccio e di evitamento verso il cibo. Materiali e metodi: 19 pazienti con obesità (IMC medio 37.6 kg/m2) sono stati reclutati e confrontati con 19 controlli sani; nel contesto di un reclutamento più ampio sono stati selezionati 47 soggetti con sovrappeso (IMC medio 29.8 kg/m2), confrontati con 42 controlli sani. Ai pazienti reclutati è stato chiesto di eseguire un task di approccio ed evitamento tramite l’applicazione mobile ‘AAT mobile’, in cui devono avvicinare o allontanare da sé stimoli alimentari ad alto contenuto calorico, stimoli alimentari a basso contenuto calorico e stimoli neutri. Sulla base dei dati ottenuti dagli accelerometri e i giroscopi del telefono vengono calcolati l'accuratezza e il tempo di reazione (RT) di ciascun movimento. Risultati: è emersa un’interazione significativa tra stimolo x movimento nel confronto tra stimoli di cibo e stimoli neutri. In particolare, si osserva una tendenza comportamentale di approccio più rapida e specifica nei confronti dei cibi rispetto all’evitamento degli stessi. Le risposte ottenute sono indipendenti dal contenuto calorico del cibo. Tra i due gruppi sperimentali non sono emerse differenze significative. Conclusioni: lo studio evidenzia la presenza di un bias di approccio verso il cibo, indipendentemente dal suo contenuto calorico, nella popolazione generale, senza grandi differenze tra i soggetti con obesità e i controlli sani. I risultati mettono inoltre in luce un bias di evitamento verso i cibi ad alto contenuto calorico nei soggetti con obesità, i quali sono infatti significativamente più lenti ad allontanare i cibi ipercalorici rispetto a quelli ipocalorici. Questo potrebbe spiegare la difficoltà che questi soggetti hanno ad attenersi ad un apporto calorico limitato. In generale, i risultati dello studio contribuiscono all’eterogenea letteratura sull’argomento, che riflette l’eterogeneità e la complessità delle tendenze e dei comportamenti alimentari.
Approach-Avoidance
Obesità
Approccio al cibo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/48107