Introduction: Inflammatory Bowel Diseases (IBD) patients are associated with a higher risk of developing colorectal cancer due to long-standing colonic inflammation and immunosuppressant therapies. They seem to have also a higher risk of developing extra-intestinal cancer, such as cholangiocarcinoma and skin cancer. Nevertheless, the results of the correlation between IBD, medical treatments and cancers, are still controversial. Aim of the study: Our study aimed to describe the clinical and pharmacological background in IBD patients with a history of neoplasia. Materials and Methods: In this single-center retrospective study, were enrolled IBD patients with a history of at least one malignancy post-IBD diagnosis, followed by the Gastroenterology Unit of Azienda Ospedale Università Padova. Demographics and clinical data, including medication information, were collected before and at the time of malignancy diagnosis. For comparison, was included a group of IBD patients, matched by sex and age, without a malignancy history, considering the medications taken before and at the time of the last visit. Results: Among 2213 IBD patients followed at our center (1212 males, 1040 CD, and 1173 UC), were included 153 patients (80 UC and 73 CD, 46.4% males, mean age at diagnosis: 38.4±14.7) with a diagnosis of post-IBD cancer as well as 50 similar controls for sex and age (30 UC and 20 CD, 52% males, mean age at diagnosis: 38.9±0.8), used as control group for each sub-group of cancer. The mean time from the IBD diagnosis to the first malignancy was 15 years (DS 10.5). The most frequent malignancies in our population were breast cancer (27/1001 females, 2.7%), colorectal cancer (23/2213, 1%), melanoma (24/2213, 1.1%), and non-melanoma skin cancer (15/2213, 0.7%). Patients with colon cancer were younger at the time of IBD diagnosis (31.0±15.8 vs. 38.9±0.8), while patients with prostate and urinary cancer (11/2213, 0.5%) were older compared to controls. A lower percentage of patients with colon (13%), breast (14,8%), and prostate cancers (9.1%) was taking biological therapy at the time of cancer occurrence, as compared to controls (44%, p<0.01). Moreover, a significantly higher number of melanoma and breast cancer was observed in patients taking Azathioprine (AZA) at the time of cancer diagnosis for more than 4 years. Conclusions: In our study the biological therapy is not associated with the development of malignancies, while Azathioprine use seems to be associated with breast cancer and melanoma. A younger age at IBD diagnosis is related to colon cancer, while an older age to prostate and urinary cancers.

Introduzione: I pazienti con malattie infiammatori croniche intestinali (MICI) hanno un rischio più elevato di sviluppo di neoplasie del colon a causa di una infiammazione cronica di lunga durata e dell’utilizzo di terapie immunosoppressive. Inoltre, tali pazienti sembrano avere anche un rischio più elevato di sviluppare tumori extra-intestinali come il colangiocarcinoma e le neoplasie della pelle. Tuttavia, i risultati relativi alla correlazione tra MICI, trattamenti medici e neoplasie sono ancora controversi. Scopo dello studio: Il nostro studio mira a descrivere la storia clinica e farmacologica dei pazienti MICI con storia di neoplasia. Materiali e Metodi: In questo studio retrospettivo monocentrico, sono stati reclutati pazienti MICI con storia di almeno un tumore maligno post diagnosi di MICI seguiti presso l'Unità di Gastroenterologia dell'Azienda Ospedaliera Università di Padova. Dati demografici e clinici, incluse le informazioni sulle cure farmacologiche, sono stati raccolti prima e al momento della diagnosi di tumore. È stato incluso per confronto, anche un gruppo di pazienti senza storia di tumore, considerando le cure farmacologiche fatte prima e al momento dell'ultima visita. Risultati: Tra i 2213 pazienti MICI seguiti presso il nostro centro (1212 maschi, 1040 MC e 1173 CU), sono stati inclusi nello studio 153 pazienti (80 CU e 73 MC, 46,4% maschi, età media alla diagnosi: 38±14.7) con diagnosi di tumore post-MICI e 50 controlli, con simile distribuzione di sesso e età (30 UC e 20 CD, 52% maschi, età media alla diagnosi: 38.9±0,8), utilizzati come gruppo controllo per ogni sottogruppo di tumore. Il tempo medio dalla diagnosi di MICI al primo tumore è stato di 15 anni (DS 10.5). I tumori più frequenti nella nostra popolazione sono risultati essere il tumore al seno (27/1001 donne, 2.7%), il cancro colorettale 23/2213, 1%), il melanoma (24/2213, 1.1%) e il cancro della pelle non-melanoma (15/2213, 0.7%). I pazienti con cancro al colon erano più giovani al momento della diagnosi di MICI (31.0±15.8 vs 38.9±0.8), mentre i pazienti con cancro alla prostata e del tratto urinario (11/2213, 0.5%) erano più anziani rispetto ai controlli. Una più bassa percentuale di pazienti con cancro al colon (13%), al seno (14,8%) e alla prostata (9.1%) stavano assumendo terapia biologica al momento dell'insorgenza del cancro, rispetto ai controlli (44%, p<0.01), mentre un numero significativamente più alto di casi di melanoma e cancro al seno sono stati osservati in pazienti che prendevano Azatioprina (AZA) al momento della diagnosi di cancro per più di 4 anni. Conclusioni: Nel nostro studio la terapia biologica non è associata allo sviluppo di tumori maligni, mentre l'uso di Azatioprina appare collegato alla neoplasia al seno e al melanoma. Un'età più giovane alla diagnosi di MICI è stata riscontrata per il cancro al colon, mentre un'età più avanzata per i cancri alla prostata e del tratto urinario. 

Fattori di rischio di tumori maligni nei pazienti con malattie infiammatorie croniche intestinali: uno studio osservazionale monocentrico

CASTALDO, DOMENICO
2022/2023

Abstract

Introduction: Inflammatory Bowel Diseases (IBD) patients are associated with a higher risk of developing colorectal cancer due to long-standing colonic inflammation and immunosuppressant therapies. They seem to have also a higher risk of developing extra-intestinal cancer, such as cholangiocarcinoma and skin cancer. Nevertheless, the results of the correlation between IBD, medical treatments and cancers, are still controversial. Aim of the study: Our study aimed to describe the clinical and pharmacological background in IBD patients with a history of neoplasia. Materials and Methods: In this single-center retrospective study, were enrolled IBD patients with a history of at least one malignancy post-IBD diagnosis, followed by the Gastroenterology Unit of Azienda Ospedale Università Padova. Demographics and clinical data, including medication information, were collected before and at the time of malignancy diagnosis. For comparison, was included a group of IBD patients, matched by sex and age, without a malignancy history, considering the medications taken before and at the time of the last visit. Results: Among 2213 IBD patients followed at our center (1212 males, 1040 CD, and 1173 UC), were included 153 patients (80 UC and 73 CD, 46.4% males, mean age at diagnosis: 38.4±14.7) with a diagnosis of post-IBD cancer as well as 50 similar controls for sex and age (30 UC and 20 CD, 52% males, mean age at diagnosis: 38.9±0.8), used as control group for each sub-group of cancer. The mean time from the IBD diagnosis to the first malignancy was 15 years (DS 10.5). The most frequent malignancies in our population were breast cancer (27/1001 females, 2.7%), colorectal cancer (23/2213, 1%), melanoma (24/2213, 1.1%), and non-melanoma skin cancer (15/2213, 0.7%). Patients with colon cancer were younger at the time of IBD diagnosis (31.0±15.8 vs. 38.9±0.8), while patients with prostate and urinary cancer (11/2213, 0.5%) were older compared to controls. A lower percentage of patients with colon (13%), breast (14,8%), and prostate cancers (9.1%) was taking biological therapy at the time of cancer occurrence, as compared to controls (44%, p<0.01). Moreover, a significantly higher number of melanoma and breast cancer was observed in patients taking Azathioprine (AZA) at the time of cancer diagnosis for more than 4 years. Conclusions: In our study the biological therapy is not associated with the development of malignancies, while Azathioprine use seems to be associated with breast cancer and melanoma. A younger age at IBD diagnosis is related to colon cancer, while an older age to prostate and urinary cancers.
2022
Risk factors of malignancies in Inflammatory Bowel Diseases: a monocenter observational study
Introduzione: I pazienti con malattie infiammatori croniche intestinali (MICI) hanno un rischio più elevato di sviluppo di neoplasie del colon a causa di una infiammazione cronica di lunga durata e dell’utilizzo di terapie immunosoppressive. Inoltre, tali pazienti sembrano avere anche un rischio più elevato di sviluppare tumori extra-intestinali come il colangiocarcinoma e le neoplasie della pelle. Tuttavia, i risultati relativi alla correlazione tra MICI, trattamenti medici e neoplasie sono ancora controversi. Scopo dello studio: Il nostro studio mira a descrivere la storia clinica e farmacologica dei pazienti MICI con storia di neoplasia. Materiali e Metodi: In questo studio retrospettivo monocentrico, sono stati reclutati pazienti MICI con storia di almeno un tumore maligno post diagnosi di MICI seguiti presso l'Unità di Gastroenterologia dell'Azienda Ospedaliera Università di Padova. Dati demografici e clinici, incluse le informazioni sulle cure farmacologiche, sono stati raccolti prima e al momento della diagnosi di tumore. È stato incluso per confronto, anche un gruppo di pazienti senza storia di tumore, considerando le cure farmacologiche fatte prima e al momento dell'ultima visita. Risultati: Tra i 2213 pazienti MICI seguiti presso il nostro centro (1212 maschi, 1040 MC e 1173 CU), sono stati inclusi nello studio 153 pazienti (80 CU e 73 MC, 46,4% maschi, età media alla diagnosi: 38±14.7) con diagnosi di tumore post-MICI e 50 controlli, con simile distribuzione di sesso e età (30 UC e 20 CD, 52% maschi, età media alla diagnosi: 38.9±0,8), utilizzati come gruppo controllo per ogni sottogruppo di tumore. Il tempo medio dalla diagnosi di MICI al primo tumore è stato di 15 anni (DS 10.5). I tumori più frequenti nella nostra popolazione sono risultati essere il tumore al seno (27/1001 donne, 2.7%), il cancro colorettale 23/2213, 1%), il melanoma (24/2213, 1.1%) e il cancro della pelle non-melanoma (15/2213, 0.7%). I pazienti con cancro al colon erano più giovani al momento della diagnosi di MICI (31.0±15.8 vs 38.9±0.8), mentre i pazienti con cancro alla prostata e del tratto urinario (11/2213, 0.5%) erano più anziani rispetto ai controlli. Una più bassa percentuale di pazienti con cancro al colon (13%), al seno (14,8%) e alla prostata (9.1%) stavano assumendo terapia biologica al momento dell'insorgenza del cancro, rispetto ai controlli (44%, p<0.01), mentre un numero significativamente più alto di casi di melanoma e cancro al seno sono stati osservati in pazienti che prendevano Azatioprina (AZA) al momento della diagnosi di cancro per più di 4 anni. Conclusioni: Nel nostro studio la terapia biologica non è associata allo sviluppo di tumori maligni, mentre l'uso di Azatioprina appare collegato alla neoplasia al seno e al melanoma. Un'età più giovane alla diagnosi di MICI è stata riscontrata per il cancro al colon, mentre un'età più avanzata per i cancri alla prostata e del tratto urinario. 
MICI
fattori di rischio
tumori
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Tesi Domenico Castaldo.pdf

accesso aperto

Dimensione 1.79 MB
Formato Adobe PDF
1.79 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/48108