Background: Fin dalla metà dell’Ottocento, grazie alle osservazioni di Armand Trousseau, è nota la presenza di un’importante associazione tra cancro e malattia tromboembolica venosa. La trombosi cancro associata si distingue da altre forme di trombosi per specifiche peculiarità in termini di fattori di rischio, patogenesi, diagnosi e, in particolar modo, per la difficile gestione della terapia anticoagulante, soprattutto in relazione all’elevato rischio di trombosi ricorrenti e complicanze emorragiche. Scopo dello studio: Lo scopo del nostro studio è stato quello di confrontare efficacia e sicurezza di tre diversi trattamenti anticoagulanti, quali l’eparina, la warfarina e i NAO, in un gruppo di soggetti con trombosi cancro-correlata. In particolare, l’efficacia è stata valutata attraverso l’analisi del numero di recidive tromboemboliche registrate sia durante l’assunzione della terapia anticoagulante, sia durante un periodo di follow-up di 18 mesi dalla sospensione del trattamento anticoagulante. La sicurezza è stata valutata in base al numero di eventi emorragici occorsi durante l’assunzione del trattamento anticoagulante. Materiali e metodi: Abbiamo condotto uno studio retrospettivo di coorte monocentrico che ha considerato 245 pazienti con cancro attivo, valutati consecutivamente dal Gennaio 2009 al Dicembre 2019 presso l’Unità Operativa di Malattie Trombotiche ed Emorragiche del Dipartimento di Medicina Interna dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova, per episodio di tromboembolismo venoso. I pazienti sono stati suddivisi in tre differenti gruppi sulla base del trattamento anticoagulante somministratogli. Nello specifico abbiamo arruolato n. 135 pazienti nel gruppo eparina, n. 38 nel gruppo warfarina e n. 72 nel gruppo NAO. Tutti i pazienti sono stati sottoposti ad un follow-up di 18 mesi dopo la sospensione del trattamento anticoagulante. Risultati: Abbiamo considerato il gruppo di pazienti trattati con eparina come gruppo di riferimento. Nei soggetti trattati con NAO abbiamo osservato una riduzione significativa del numero di episodi di recidiva di tromboembolismo venoso rispetto ai soggetti trattati con eparina. Per quanto riguarda il profilo di sicurezza i tre diversi farmaci anticoagulanti hanno evidenziato un rischio emorragico simile, senza che si evidenziassero differenze statisticamente significative anche all’analisi multivariata. In particolare, il trattamento con i NAO ha dimostrato un aumento significativo dell’efficacia senza un concomitante aumento del rischio emorragico. Conclusioni: I risultati del nostro studio supportano la scelta dell’utilizzo dei NAO nei pazienti con trombosi cancro associata rispetto al trattamento anticoagulante con eparina o warfarina. A fronte, infatti, di un rischio emorragico simile, i NAO hanno dimostrato una maggiore efficacia. Si rendono necessari studi prospettici su casistiche più numerose per confermare i dati del nostro studio.

Efficacia e sicurezza del trattamento anticoagulante nei pazienti con malattia trombotica venosa cancro-correlata.

TARANTINO, LAURA
2022/2023

Abstract

Background: Fin dalla metà dell’Ottocento, grazie alle osservazioni di Armand Trousseau, è nota la presenza di un’importante associazione tra cancro e malattia tromboembolica venosa. La trombosi cancro associata si distingue da altre forme di trombosi per specifiche peculiarità in termini di fattori di rischio, patogenesi, diagnosi e, in particolar modo, per la difficile gestione della terapia anticoagulante, soprattutto in relazione all’elevato rischio di trombosi ricorrenti e complicanze emorragiche. Scopo dello studio: Lo scopo del nostro studio è stato quello di confrontare efficacia e sicurezza di tre diversi trattamenti anticoagulanti, quali l’eparina, la warfarina e i NAO, in un gruppo di soggetti con trombosi cancro-correlata. In particolare, l’efficacia è stata valutata attraverso l’analisi del numero di recidive tromboemboliche registrate sia durante l’assunzione della terapia anticoagulante, sia durante un periodo di follow-up di 18 mesi dalla sospensione del trattamento anticoagulante. La sicurezza è stata valutata in base al numero di eventi emorragici occorsi durante l’assunzione del trattamento anticoagulante. Materiali e metodi: Abbiamo condotto uno studio retrospettivo di coorte monocentrico che ha considerato 245 pazienti con cancro attivo, valutati consecutivamente dal Gennaio 2009 al Dicembre 2019 presso l’Unità Operativa di Malattie Trombotiche ed Emorragiche del Dipartimento di Medicina Interna dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova, per episodio di tromboembolismo venoso. I pazienti sono stati suddivisi in tre differenti gruppi sulla base del trattamento anticoagulante somministratogli. Nello specifico abbiamo arruolato n. 135 pazienti nel gruppo eparina, n. 38 nel gruppo warfarina e n. 72 nel gruppo NAO. Tutti i pazienti sono stati sottoposti ad un follow-up di 18 mesi dopo la sospensione del trattamento anticoagulante. Risultati: Abbiamo considerato il gruppo di pazienti trattati con eparina come gruppo di riferimento. Nei soggetti trattati con NAO abbiamo osservato una riduzione significativa del numero di episodi di recidiva di tromboembolismo venoso rispetto ai soggetti trattati con eparina. Per quanto riguarda il profilo di sicurezza i tre diversi farmaci anticoagulanti hanno evidenziato un rischio emorragico simile, senza che si evidenziassero differenze statisticamente significative anche all’analisi multivariata. In particolare, il trattamento con i NAO ha dimostrato un aumento significativo dell’efficacia senza un concomitante aumento del rischio emorragico. Conclusioni: I risultati del nostro studio supportano la scelta dell’utilizzo dei NAO nei pazienti con trombosi cancro associata rispetto al trattamento anticoagulante con eparina o warfarina. A fronte, infatti, di un rischio emorragico simile, i NAO hanno dimostrato una maggiore efficacia. Si rendono necessari studi prospettici su casistiche più numerose per confermare i dati del nostro studio.
2022
Efficacy and safety of anticoagulant treatment in patients with cancer-related venous thrombotic disease.
Trombosi
Cancro
Terapia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/48114