Ecografia Doppler: acquisizione del segnale, metodi di analisi dei dati ed applicazioni

L’elaborato mira all’analisi del segnale Doppler acquisito durante un esame ecografico CW (Continuous-Wave), PW (Pulsed-Wave) e con mezzo di contrasto (microbubbles). Nello specifico, si identifica l’idea di segnale monodimensionale con un successivo confronto con segnali bidimensionali generati da sistemi di imaging biomedicali. Seguono delle considerazioni su differenti modalità di elaborazione del segnale successive alla sua acquisizione, utili a fini diagnostici, così come gli artefatti nascenti ed eventuali tecniche di filtraggio adottabili. Successivamente, si definiscono delle applicazioni pratiche delle tematiche affrontate, con riferimento all’esecuzione dell’esame in gravidanza e mirato all’identificazione di alcune patologie vascolari. Le tre modalità di generazione del segnale Doppler sono relazionate a campi d’applicazione e scopi differenti. La scelta dell’argomento dell’elaborato è connesso all’utilità della tecnica di imaging considerata, alla sua bassa pericolosità e alla necessità di ricerca di modalità d’analisi ed elaborazione sempre più avanzate, aventi lo scopo di definire un segnale finale privo di artefatti ed utilizzabile da figure mediche specializzate. La continua evoluzione delle metodiche di generazione del segnale Doppler e di sua successiva manipolazione sono riportate in numerosi scritti: l’elaborato proposto è incentrato sulle ricerche appartenenti agli ultimi vent’anni.