Tendini estensori della mano: biomeccanica e tecniche di riparazione

The hand is man's prehensile structure, the most distal end of each upper limb in our body. Being subjected to varying movements and loads daily, the tendons in it can be prone to injury or, at worst, rupture. Although injuries to extensor tendons are relatively common, the scientific literature inherent in the various methods of repairing them is far less extensive than that for flexor tendons. The main objective of this thesis is to analyze from a biomechanical point of view the extensor tendons of the hand; special attention is paid to repair techniques for these tissues. Therefore, this paper aims to compare the main suturing methods currently in use (Running-Interlocking Horizontal Mattress technique and modified Bunnell and augmented Becker methods) in order to understand which one proves to be stronger and more durable. Specifically, after an initial chapter, where the hand is described from an anatomical point of view (bone structure, ligaments and joints), the microstructural and macrostructural configuration of the tendon is discussed. The mechanical properties first of collagen and elastin and then of the tendon itself are, then, analyzed. The entire next chapter is, finally, devoted to comparing suturing techniques, highlighting their biomechanical characteristics and paying special attention to tendon shortening, stiffness, strength and the time required to perform the operation. Regarding the modified Becker method, the effect of the number of cross-stitches on the biomechanical properties of the repaired extensor tendon is analyzed.

La mano è la struttura prensile dell’uomo, l’estremità più distale di ciascun arto superiore del nostro corpo. Essendo quotidianamente sottoposta a movimenti e carichi variabili, i tendini presenti in essa possono essere soggetti a lesioni o, nella peggiore delle ipotesi, a rottura. Nonostante le lesioni dei tendini estensori siano relativamente frequenti, la letteratura scientifica inerente ai vari metodi di riparazione di essi è molto meno vasta rispetto a quella relativa ai tendini flessori. L’obiettivo principale di questa tesi consiste nell’analisi da un punto di vista biomeccanico dei tendini estensori della mano; una particolare attenzione viene posta alle tecniche di riparazione di questi tessuti. Questo elaborato si propone, quindi, di confrontare i principali metodi di sutura attualmente in uso (tecnica Running-Interlocking Horizontal Mattress e metodi modified Bunnell e augmented Becker) per capire quale risulti essere più resistente e durevole. In particolare, dopo un capitolo iniziale, dove la mano viene descritta da un punto di vista anatomico (struttura ossea, legamenti e articolazioni), si tratta la configurazione microstrutturale e macrostrutturale del tendine. Vengono, quindi, analizzate le proprietà meccaniche prima di collagene ed elastina e poi del tendine stesso. L’intero capitolo successivo è, infine, dedicato al confronto delle tecniche di sutura, evidenziando le loro caratteristiche biomeccaniche e ponendo una particolare attenzione all’accorciamento, alla rigidità e alla resistenza del tendine e al tempo necessario per eseguire l’operazione. Per quanto riguarda il metodo modified Becker, viene analizzato l’effetto del numero di punti incrociati sulle proprietà biomeccaniche del tendine estensore riparato.