In questa prova finale, vengono trattate le tematiche relative all’educazione imprenditoriale e all’educazione finanziaria nel contesto scolastico, soffermando l’analisi alle scuole superiori di secondo grado e alle Università italiane. Tale studio, è partito nel primo capitolo, dalla definizione dell’educazione imprenditoriale e dall’importanza che questa ricopre, non solo per la nascita di future nuove imprese innovative, ma anche per la formazione di competenze trasversali, fortemente richieste nel mondo del lavoro; si sono presentate le principali attività messe in campo dalla scuola italiana, con la collaborazione di enti di derivazione europea, per sostenere lo sviluppo di tali competenze e si è sottolineato come l’educazione imprenditoriale abbia un forte legame con quella finanziaria, con quest’ultima che è stata oggetto del secondo e del terzo Capitolo. Nel secondo capitolo si è, quindi, definito il concetto di educazione finanziaria, confrontandolo con quello di alfabetizzazione finanziaria, e il metodo con cui quest’ultima viene misurata; sono stati presentati i risultati dell’ultima analisi della Banca d’Italia riguardante l’alfabetizzazione finanziaria della popolazione italiana e le variabili che la influenzano; in seguito, ci si è soffermati sulle cause delle scarse conoscenze finanziarie dei giovani e delle donne italiane e sui possibili strumenti da attuare per migliorarle, evidenziando il ruolo fondamentale della scuola come stimolo allo studio e all’apprendimento e come educatore all’uguaglianza tra i due generi; infine, si è riportato un breve studio sui piccoli imprenditori italiani, che ha confermato da un lato il trend generale che vede la popolazione italiana avere un ritardo importante nella conoscenza delle tematiche finanziarie di base, dall’altro l’importanza di un’adeguata educazione finanziaria che permetta di contenere gli effetti negativi delle crisi. Nel terzo capitolo si è approfondito il ruolo attivo e centrale delle università italiane nell’educazione finanziaria, sia come fruitore di programmi didattici, sia come contesto nel quale sviluppare nuovi metodi per facilitare l’apprendimento e la diffusione dei contenuti e dei programmi sviluppati dai vari enti, pubblici e privati, che si occupano di educazione finanziaria. Infine, il lavoro si è concluso riportando i risultati dei principali studi che hanno cercato di stimare l’impatto e di comprendere le criticità degli interventi di educazione finanziaria; tali analisi potranno essere approfondite in futuro solamente attraverso un maggior coordinamento tra i soggetti erogatori di interventi educatori e una maggior attenzione alle fasi di monitoraggio e valutazione, propedeutiche alla creazione di un sistema educativo più efficiente ed efficace. Inserire l’educazione finanziaria nelle scuole è il primo passo di un lungo percorso che l’Italia dovrà affrontare nell’ottica di migliorare il benessere collettivo, riducendo le disuguaglianze e mitigando gli effetti delle future crisi; l’inserimento di una didattica che comprenda sia l’educazione imprenditoriale, che quella finanziaria, è dal mio punto di vista la chiave per il successo di entrambe le forme di educazione: tramite un apprendimento pratico, e non solo teorico, gli/le studenti/esse sarebbero fortemente coinvolti/e e svilupperebbero un ampio bagaglio di competenze.

Educazione imprenditoriale e finanziaria nelle scuole: impatti e criticità

GIANESE, ANDREA
2022/2023

Abstract

In questa prova finale, vengono trattate le tematiche relative all’educazione imprenditoriale e all’educazione finanziaria nel contesto scolastico, soffermando l’analisi alle scuole superiori di secondo grado e alle Università italiane. Tale studio, è partito nel primo capitolo, dalla definizione dell’educazione imprenditoriale e dall’importanza che questa ricopre, non solo per la nascita di future nuove imprese innovative, ma anche per la formazione di competenze trasversali, fortemente richieste nel mondo del lavoro; si sono presentate le principali attività messe in campo dalla scuola italiana, con la collaborazione di enti di derivazione europea, per sostenere lo sviluppo di tali competenze e si è sottolineato come l’educazione imprenditoriale abbia un forte legame con quella finanziaria, con quest’ultima che è stata oggetto del secondo e del terzo Capitolo. Nel secondo capitolo si è, quindi, definito il concetto di educazione finanziaria, confrontandolo con quello di alfabetizzazione finanziaria, e il metodo con cui quest’ultima viene misurata; sono stati presentati i risultati dell’ultima analisi della Banca d’Italia riguardante l’alfabetizzazione finanziaria della popolazione italiana e le variabili che la influenzano; in seguito, ci si è soffermati sulle cause delle scarse conoscenze finanziarie dei giovani e delle donne italiane e sui possibili strumenti da attuare per migliorarle, evidenziando il ruolo fondamentale della scuola come stimolo allo studio e all’apprendimento e come educatore all’uguaglianza tra i due generi; infine, si è riportato un breve studio sui piccoli imprenditori italiani, che ha confermato da un lato il trend generale che vede la popolazione italiana avere un ritardo importante nella conoscenza delle tematiche finanziarie di base, dall’altro l’importanza di un’adeguata educazione finanziaria che permetta di contenere gli effetti negativi delle crisi. Nel terzo capitolo si è approfondito il ruolo attivo e centrale delle università italiane nell’educazione finanziaria, sia come fruitore di programmi didattici, sia come contesto nel quale sviluppare nuovi metodi per facilitare l’apprendimento e la diffusione dei contenuti e dei programmi sviluppati dai vari enti, pubblici e privati, che si occupano di educazione finanziaria. Infine, il lavoro si è concluso riportando i risultati dei principali studi che hanno cercato di stimare l’impatto e di comprendere le criticità degli interventi di educazione finanziaria; tali analisi potranno essere approfondite in futuro solamente attraverso un maggior coordinamento tra i soggetti erogatori di interventi educatori e una maggior attenzione alle fasi di monitoraggio e valutazione, propedeutiche alla creazione di un sistema educativo più efficiente ed efficace. Inserire l’educazione finanziaria nelle scuole è il primo passo di un lungo percorso che l’Italia dovrà affrontare nell’ottica di migliorare il benessere collettivo, riducendo le disuguaglianze e mitigando gli effetti delle future crisi; l’inserimento di una didattica che comprenda sia l’educazione imprenditoriale, che quella finanziaria, è dal mio punto di vista la chiave per il successo di entrambe le forme di educazione: tramite un apprendimento pratico, e non solo teorico, gli/le studenti/esse sarebbero fortemente coinvolti/e e svilupperebbero un ampio bagaglio di competenze.
2022
Entrepreneurial and financial education in schools: impacts and critical issues
Imprenditorialità
Financial literacy
Educazione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/48415