Dopo aver letto diverse pubblicazioni e report a riguardo, ho scelto di svolgere la prova finale su un argomento che ha diviso (e tutt’ora divide) la comunità scientifica ovvero il salario minimo. Il primo capitolo sarà prettamente teorico: in questo andrò a inquadrare che cos’è il salario minimo, andando a definire di che cosa si tratti, quali sono i possibili effetti di una sua introduzione andando a distinguere il tipo di mercato (mercato concorrenziale o di monopsonio) ed infine presentando il modello dei canali di aggiustamento nel quale viene spiegato da un punto di vista teorico, secondo la pubblicazione (Why Does the Minimum wage have no discernible effect on Employment? Center for economic and policy research, 2013) quali sono le situazioni che possono limitare gli effetti negativi che potrebbero derivare dalla sua introduzione sul mercato del lavoro. Il secondo capitolo sarà, invece, totalmente di natura empirica. Presenterò l’attuale situazione mondiale sul salario minimo, con un focus in particolare su Europa e Stati Uniti. Nel secondo e terzo paragrafo esporrò le evidenze empiriche del caso di Card e Kruger di introduzione negli in New Jersey per gli USA e per l’Europa analizzerò il caso tedesco del 2015. Nel terzo e ultimo capitolo entrerò nel dettaglio sulla situazione italiana, analizzando in prima battuta la figura dei CCNL attuale ed il loro grado di copertura. Nel secondo partirò da un report dell’Istituto Nazionale per le Politiche Pubbliche nel quale sono stati simulati i possibili esiti, dal punto di vista territoriale e dal punto di vista della dimensione aziendale, dell’introduzione di un salario minimo. Ed infine, alla luce anche dei fondi PNRR, presenterò il dibattito sull’argomento cercando di concludere su quale potrebbe essere una sua possibile applicazione che limiti gli effetti negativi sul mercato del lavoro.
Gli effetti del salario minimo sul mercato del lavoro
MALVESTIO, CRISTIAN
2022/2023
Abstract
Dopo aver letto diverse pubblicazioni e report a riguardo, ho scelto di svolgere la prova finale su un argomento che ha diviso (e tutt’ora divide) la comunità scientifica ovvero il salario minimo. Il primo capitolo sarà prettamente teorico: in questo andrò a inquadrare che cos’è il salario minimo, andando a definire di che cosa si tratti, quali sono i possibili effetti di una sua introduzione andando a distinguere il tipo di mercato (mercato concorrenziale o di monopsonio) ed infine presentando il modello dei canali di aggiustamento nel quale viene spiegato da un punto di vista teorico, secondo la pubblicazione (Why Does the Minimum wage have no discernible effect on Employment? Center for economic and policy research, 2013) quali sono le situazioni che possono limitare gli effetti negativi che potrebbero derivare dalla sua introduzione sul mercato del lavoro. Il secondo capitolo sarà, invece, totalmente di natura empirica. Presenterò l’attuale situazione mondiale sul salario minimo, con un focus in particolare su Europa e Stati Uniti. Nel secondo e terzo paragrafo esporrò le evidenze empiriche del caso di Card e Kruger di introduzione negli in New Jersey per gli USA e per l’Europa analizzerò il caso tedesco del 2015. Nel terzo e ultimo capitolo entrerò nel dettaglio sulla situazione italiana, analizzando in prima battuta la figura dei CCNL attuale ed il loro grado di copertura. Nel secondo partirò da un report dell’Istituto Nazionale per le Politiche Pubbliche nel quale sono stati simulati i possibili esiti, dal punto di vista territoriale e dal punto di vista della dimensione aziendale, dell’introduzione di un salario minimo. Ed infine, alla luce anche dei fondi PNRR, presenterò il dibattito sull’argomento cercando di concludere su quale potrebbe essere una sua possibile applicazione che limiti gli effetti negativi sul mercato del lavoro.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/48429