La tesi si sviluppa in tre capitoli. Nel primo, si illustra quanto la disciplina storia sia fondamentale per la formazione del cittadino a partire dall’infanzia. Attraverso lo studio delle civiltà del passato, dall’antichità ai giorni nostri, infatti, lo studente entra in contatto con l’altro, con una diversità che impone come metodologia uno sguardo neutro, privo di giudizio, in quanto ogni elemento storico deve essere analizzato inserendolo nel proprio contesto, esaminandolo con parametri diversi da quelli con cui osserviamo e valutiamo il presente. Ciò rende la storia una “palestra di tolleranza”, in quanto permette di considerare differenti concezioni del mondo, senza formulare sentenze. In questo capitolo, inoltre, si illustra anche il “rovescio della medaglia”, ossia come una storia eccessivamente focalizzata sullo studio di eroi del passato che hanno compiuto grandi azioni nel proprio paese possa portare ad un senso di patriottismo acritico o a forme di discriminazione. Da qui la necessità di adeguare gli argomenti di studio alle nuove prospettive relative della disciplina, mostrando agli studenti che la storia è un intreccio di persone, culture, economie, religioni e avvenimenti che costituisce un nodo fondamentale per la comprensione del mondo attuale. Attenzione è data anche alla modalità didattica. Le lezioni frontali e la didattica trasmissivo-sequenziale portano alla disaffezione dell’alunno nei confronti della disciplina. A questa modalità di insegnamento, il cui utilizzo esclusivo è ormai superato, sono state elaborate diverse alternative, che risultano molto più interessanti e stimolanti da parte degli studenti di qualsiasi età, in relazione, soprattutto con gli ostacoli cognitivi all’apprendimento della storia relativi ad ogni fase dello sviluppo. Tra le proposte, una delle più usate è la didattica laboratoriale, una dimensione attiva dell’insegnamento di questa disciplina. Nelle Indicazioni Nazionali del 2012, è specificato che le attività laboratoriali, accompagnata dai supporti mediatici, ampliano e consolidano l’apprendimento della storia. Per far sorgere la passione per la disciplina storica negli alunni è importante partire dai loro interessi, senza dimenticare, tuttavia, il collegamento con le problematiche del presente, in quanto, l’importanza della storia risiede nella capacità di problematizzare il mondo attuale. In particolare, nella scuola primaria l’attenzione degli alunni si attiva nel momento in cui si tratta di argomenti di maggior interesse, argomenti che, spesso, hanno anche poco a che fare con la storia dell’uomo. Un esempio è rappresentato dalla saga Harry Potter della scrittrice Joanne K. Rowling. Nel secondo capitolo, si tratta proprio di questo. In Harry Potter, infatti, sono presenti numerosi riferimenti alla storia della civiltà europea (rivolte, invasioni, miti, leggende, classi sociali). In esso si indagheranno principlamente tre temi: il tempo nella storia, il rapporto/evoluzione magia-scienza (alchimia) e gli animali mitologici/fantastici. Dalla saga di Harry Potter si può trarre ispirazione per programmare un’unità modulare di apprendimento della storia, UMDA, una metodologia didattica che permette un miglior sviluppo delle competenze della disciplina storica. Il terzo e ultimo capitolo illustra proprio la sua realizzazione.

Dal mondo magico di Harry Potter alla storia per la scuola primaria - Una proposta di didattica attiva

TOGNON, LISA
2022/2023

Abstract

La tesi si sviluppa in tre capitoli. Nel primo, si illustra quanto la disciplina storia sia fondamentale per la formazione del cittadino a partire dall’infanzia. Attraverso lo studio delle civiltà del passato, dall’antichità ai giorni nostri, infatti, lo studente entra in contatto con l’altro, con una diversità che impone come metodologia uno sguardo neutro, privo di giudizio, in quanto ogni elemento storico deve essere analizzato inserendolo nel proprio contesto, esaminandolo con parametri diversi da quelli con cui osserviamo e valutiamo il presente. Ciò rende la storia una “palestra di tolleranza”, in quanto permette di considerare differenti concezioni del mondo, senza formulare sentenze. In questo capitolo, inoltre, si illustra anche il “rovescio della medaglia”, ossia come una storia eccessivamente focalizzata sullo studio di eroi del passato che hanno compiuto grandi azioni nel proprio paese possa portare ad un senso di patriottismo acritico o a forme di discriminazione. Da qui la necessità di adeguare gli argomenti di studio alle nuove prospettive relative della disciplina, mostrando agli studenti che la storia è un intreccio di persone, culture, economie, religioni e avvenimenti che costituisce un nodo fondamentale per la comprensione del mondo attuale. Attenzione è data anche alla modalità didattica. Le lezioni frontali e la didattica trasmissivo-sequenziale portano alla disaffezione dell’alunno nei confronti della disciplina. A questa modalità di insegnamento, il cui utilizzo esclusivo è ormai superato, sono state elaborate diverse alternative, che risultano molto più interessanti e stimolanti da parte degli studenti di qualsiasi età, in relazione, soprattutto con gli ostacoli cognitivi all’apprendimento della storia relativi ad ogni fase dello sviluppo. Tra le proposte, una delle più usate è la didattica laboratoriale, una dimensione attiva dell’insegnamento di questa disciplina. Nelle Indicazioni Nazionali del 2012, è specificato che le attività laboratoriali, accompagnata dai supporti mediatici, ampliano e consolidano l’apprendimento della storia. Per far sorgere la passione per la disciplina storica negli alunni è importante partire dai loro interessi, senza dimenticare, tuttavia, il collegamento con le problematiche del presente, in quanto, l’importanza della storia risiede nella capacità di problematizzare il mondo attuale. In particolare, nella scuola primaria l’attenzione degli alunni si attiva nel momento in cui si tratta di argomenti di maggior interesse, argomenti che, spesso, hanno anche poco a che fare con la storia dell’uomo. Un esempio è rappresentato dalla saga Harry Potter della scrittrice Joanne K. Rowling. Nel secondo capitolo, si tratta proprio di questo. In Harry Potter, infatti, sono presenti numerosi riferimenti alla storia della civiltà europea (rivolte, invasioni, miti, leggende, classi sociali). In esso si indagheranno principlamente tre temi: il tempo nella storia, il rapporto/evoluzione magia-scienza (alchimia) e gli animali mitologici/fantastici. Dalla saga di Harry Potter si può trarre ispirazione per programmare un’unità modulare di apprendimento della storia, UMDA, una metodologia didattica che permette un miglior sviluppo delle competenze della disciplina storica. Il terzo e ultimo capitolo illustra proprio la sua realizzazione.
2022
From the magical world of Harry Potter to history for primary school - An active teaching proposal
Storia
Harry Potter
Laboratorio
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/48502