Applicazione di modelli numerici per lo sviluppo di un sensore DCCT per la misura di corrente di fascio dell’esperimento SPIDER

La ricerca per lo sviluppo della tecnologia necessaria all’utilizzo dell’energia derivante da fusione nucleare è portata avanti fin dagli anni ‘50 da un numero di laboratori sempre maggiore. La motivazione è dovuta ai diversi vantaggi di questa fonte energetica: pulita, pressoché illimitata e distribuita in modo eguale nel globo. A tale scopo è centrale il progetto internazionale ITER, i cui componenti sono realizzati dai diversi partners internazionali. Un componente fondamentale è l’iniettore di fasci di particelle neutre (NBI), un sistema fondamentale di riscaldamento addizionale del plasma. Un sistema in grado di mettere in gioco la potenza e energia necessarie per ITER non è mai stato realizzato prima. Dal 2018 è in funzione sul suolo italiano l’esperimento SPIDER, volto all’ottimizzazione della sorgente di ioni neutri utilizzata dal reattore finale. L’obiettivo di questo studio è l’impiego di opportuni modelli numerici alla progettazione di un cosiddetto direct current current transformer (DCCT), come componente di un sistema di sensori per la misurazione di corrente di fascio.