Il tessuto cartilagineo è caratterizzato da una scarsa capacità di autorigenerazione. Di conseguenza l’usura e le malattie degenerative associate a questo tessuto possono provocare danni permanenti alle articolazioni. Negli anni si sono sviluppati diversi trattamenti al fine di arrestare il processo degenerativo e di rigenerare il tessuto, ma non si sono ottenuti risultati soddisfacenti; le odierne soluzioni chirurgiche mostrano infatti delle limitazioni. Per questo, nell’ambito della Tissue Engineering, una nuova disciplina che si basa sull’uso di cellule autologhe seminate su opportuni supporti, una svolta è rappresentata dall’uso dei biomateriali piezoelettrici. Questi biomateriali rispondono agli stimoli meccanici generando un campo elettrico, comportandosi come dei microelettrostimolatori per le cellule che devono differenziarsi in condrociti per produrre nuova cartilagine. La loro applicazione diventa quindi molto significativa in regioni in cui il carico meccanico è predominante. Lo studio e la ricerca su questi materiali hanno mostrato ottimi risultati sperimentali e, se verranno confermati anche nell’uomo, potranno diventare la base per un approccio terapeutico rivoluzionario nell’ambito della medicina rigenerativa della cartilagine, così come in altri tipi di tessuto.
Materiali piezoelettrici per la rigenerazione della cartilagine
SIMIONI, ELISA
2022/2023
Abstract
Il tessuto cartilagineo è caratterizzato da una scarsa capacità di autorigenerazione. Di conseguenza l’usura e le malattie degenerative associate a questo tessuto possono provocare danni permanenti alle articolazioni. Negli anni si sono sviluppati diversi trattamenti al fine di arrestare il processo degenerativo e di rigenerare il tessuto, ma non si sono ottenuti risultati soddisfacenti; le odierne soluzioni chirurgiche mostrano infatti delle limitazioni. Per questo, nell’ambito della Tissue Engineering, una nuova disciplina che si basa sull’uso di cellule autologhe seminate su opportuni supporti, una svolta è rappresentata dall’uso dei biomateriali piezoelettrici. Questi biomateriali rispondono agli stimoli meccanici generando un campo elettrico, comportandosi come dei microelettrostimolatori per le cellule che devono differenziarsi in condrociti per produrre nuova cartilagine. La loro applicazione diventa quindi molto significativa in regioni in cui il carico meccanico è predominante. Lo studio e la ricerca su questi materiali hanno mostrato ottimi risultati sperimentali e, se verranno confermati anche nell’uomo, potranno diventare la base per un approccio terapeutico rivoluzionario nell’ambito della medicina rigenerativa della cartilagine, così come in altri tipi di tessuto.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/48822