Il mieloma multiplo rimane ampiamente incurabile per la sua capacità di acquisire resistenza a terapie antitumorali; è quindi fondamentale trovare nuove strategie terapeutiche sicure e tollerabili dall’organismo. Gli autori analizzano le potenzialità del virus herpes simplex HSV1716 (SEPREHVIR®), in grado di replicare preferibilmente in cellule trasformate. Linee cellulari di mieloma e cellule primarie ottenute da pazienti sono state infettate con HSV1716 per valutare il livello di morte cellulare con colorazione a ioduro di propidio (PI) e Annessina V, e tramite marcatori di apoptosi e autofagia sfruttando PCR quantitativa in Real Time. La morte cellulare è associata alla positività a PI e Annessina V, e all’elevata espressione di geni apoptotici. E’ stato osservato che terapie basate sulla combinazione di HSV1716 e Bortezomib prevengono la ricrescita di cellule di mieloma fino a 25 giorni dall’inizio del trattamento; a differenza invece di terapie unicamente a base di Bortezomib. L’efficacia virale è stata testata in modelli murini con xenotrapianto o singenici di mieloma. Dopo 6 o 7 giorni, i topi malati sono stati trattati per via endovenosa con HSV1716 o con soluzione fisiologica, utilizzata come controllo. Entrambi i modelli murini trattati con HSV1716 hanno presentato una crescita della massa tumorale significativamente ridotta rispetto ai controlli. In conclusione, HSV1716 ha potenti effetti antitumorali e potrebbe rappresentare una nuova terapia contro il mieloma multiplo.
HSV1716 previene in vitro la ricrescita di cellule di mieloma quando associato a Bortezomib, e riduce significativamente la crescita di tumori sistemici in modelli murini.
PICCOLO, MARGHERITA
2022/2023
Abstract
Il mieloma multiplo rimane ampiamente incurabile per la sua capacità di acquisire resistenza a terapie antitumorali; è quindi fondamentale trovare nuove strategie terapeutiche sicure e tollerabili dall’organismo. Gli autori analizzano le potenzialità del virus herpes simplex HSV1716 (SEPREHVIR®), in grado di replicare preferibilmente in cellule trasformate. Linee cellulari di mieloma e cellule primarie ottenute da pazienti sono state infettate con HSV1716 per valutare il livello di morte cellulare con colorazione a ioduro di propidio (PI) e Annessina V, e tramite marcatori di apoptosi e autofagia sfruttando PCR quantitativa in Real Time. La morte cellulare è associata alla positività a PI e Annessina V, e all’elevata espressione di geni apoptotici. E’ stato osservato che terapie basate sulla combinazione di HSV1716 e Bortezomib prevengono la ricrescita di cellule di mieloma fino a 25 giorni dall’inizio del trattamento; a differenza invece di terapie unicamente a base di Bortezomib. L’efficacia virale è stata testata in modelli murini con xenotrapianto o singenici di mieloma. Dopo 6 o 7 giorni, i topi malati sono stati trattati per via endovenosa con HSV1716 o con soluzione fisiologica, utilizzata come controllo. Entrambi i modelli murini trattati con HSV1716 hanno presentato una crescita della massa tumorale significativamente ridotta rispetto ai controlli. In conclusione, HSV1716 ha potenti effetti antitumorali e potrebbe rappresentare una nuova terapia contro il mieloma multiplo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/48962