Starting from the assumption that women and men experience social life differently and, consequently, also criminal life, the thesis in question aims to analyze the phenomenon of female crime, with particular regard to organized crime. Specifically, in the first chapter, starting from the obvious numerical inferiority of crimes committed by women compared to those committed by men, an analysis is carried out of the contributions deriving from criminological studies that from Cesare Lombroso reach the present day where, the emancipation of women in all aspects of life is now undeniable. It was precisely emancipation which, characterizing the evolution of the condition of women, certainly paved the way for a new way of seeing and studying female action, even in the criminal sphere. In fact, the discussion continues with the examination of those forms of female crime that, to date, we could almost define as traditions: infanticide, murder dictated by great passions such as hatred, love and revenge to get to focus on the evolution of the female role within organized crime. The second chapter continues with the analysis of the phenomenon of organized crime since, as a crime with ancient roots and understood as a very complex phenomenon capable of changing over time and space, it deserves to be analyzed in more detail. In particular, it will be highlighted how the mafia method and associative participation represent the most problematic aspects of the art. 416 bis of the criminal code on which, for years, significant jurisprudential oscillations have persisted which, in addition to significantly affecting the concrete determination of the boundaries of punishability pursuant to art. 416 bis of the criminal code, have led to the difficulty in identifying the exact boundary between participation and external competition. Furthermore, it will be highlighted how the danger of mafia organizations is today even more accentuated; having great adaptability, mafia associations are able to reconcile alternative models: that of territorial control and that of economic investment, the violent method and the collusive one. The third and last chapter, just as proof of the ability of the criminal organization to adapt in any field, will analyze the role of women in criminal organizations and its evolution over time. The discussion of the issue of detention and its evolution with particular regard to prisoners for organized crime will lead to the epilogue of the thesis, which will be addressed by taking into consideration the detention measures envisaged and the major problems of female imprisonment in prisons; among these, the most relevant is motherhood.

Partendo dal presupposto che donne e uomini sperimentano diversamente la vita sociale e, di conseguenza, anche quella criminale, la tesi in oggetto ha come obiettivo quello di analizzare il fenomeno della criminalità femminile, con particolare riguardo alla criminalità organizzata. Nello specifico, nel primo capitolo, partendo dalla evidente inferiorità numerica dei reati commessi dalle donne rispetto a quelli realizzati dagli uomini, si esegue un’analisi degli apporti derivanti dagli studi criminologici che da Cesare Lombroso arrivano fino ai giorni nostri dove, l’emancipazione femminile in tutti gli aspetti di vita è ormai innegabile. È stata proprio l’emancipazione che, caratterizzando l’evoluzione della condizione della donna, ha sicuramente aperto la strada ad un nuovo modo di vedere e studiare l’agire femminile, anche in ambito criminale. La trattazione prosegue, infatti, con il vaglio di quelle forme di criminalità femminile che, ad oggi, potremmo definire quasi tradizioni: infanticidio, omicidio dettato da grandi passioni quali odio, amore e vendetta per arrivare a porre un focus sull’evoluzione del ruolo femminile all’interno della criminalità organizzata. Il secondo capitolo, prosegue proprio con l’analisi del fenomeno della criminalità organizzata poiché, in quanto reato con radici antiche ed inteso come fenomeno molto complesso capace di mutare nel tempo e nello spazio, merita d’essere analizzata più nel dettaglio. In particolare verrà messo in risalto come metodo mafioso e partecipazione associativa rappresentano gli aspetti più problematici dell’art. 416 bis c.p. sulle quali, per anni, sono persistite rilevanti oscillazioni giurisprudenziali che oltre ad incidere sensibilmente sulla determinazione in concreto dei confini della punibilità ai sensi dell’art. 416 bis c.p., hanno portato alla difficoltà nell’individuare l’esatto confine tra partecipazione e concorso esterno. Verrà, inoltre, posto in evidenza come la pericolosità delle organizzazioni mafiose è oggi ancora più accentuata; avendo grande capacità di adattamento, le associazioni mafiose sono in grado di conciliare modelli alternativi: quello del controllo del territorio e quello dell’investimento economico, il metodo violento e quello collusivo. Il terzo e ultimo capitolo, proprio a riprova della capacità dell’organizzazione criminale di adattamento in qualsiasi ambito, analizzerà il ruolo femminile nelle organizzazioni criminali e la sua evoluzione nel tempo. Porterà all’epilogo dell’elaborato la trattazione del tema della detenzione e la sua evoluzione con particolare riguardo alle detenute per criminalità organizzata, che verrà affrontato prendendo in considerazione quelle che sono le misure detentive previste e le maggiori problematiche della reclusione femminile negli istituti carcerari; tra questi, quello più rilevante, della maternità.

Delinquenza femminile e ruolo della donna nelle organizzazioni criminali

AZZI, JESSICA
2022/2023

Abstract

Starting from the assumption that women and men experience social life differently and, consequently, also criminal life, the thesis in question aims to analyze the phenomenon of female crime, with particular regard to organized crime. Specifically, in the first chapter, starting from the obvious numerical inferiority of crimes committed by women compared to those committed by men, an analysis is carried out of the contributions deriving from criminological studies that from Cesare Lombroso reach the present day where, the emancipation of women in all aspects of life is now undeniable. It was precisely emancipation which, characterizing the evolution of the condition of women, certainly paved the way for a new way of seeing and studying female action, even in the criminal sphere. In fact, the discussion continues with the examination of those forms of female crime that, to date, we could almost define as traditions: infanticide, murder dictated by great passions such as hatred, love and revenge to get to focus on the evolution of the female role within organized crime. The second chapter continues with the analysis of the phenomenon of organized crime since, as a crime with ancient roots and understood as a very complex phenomenon capable of changing over time and space, it deserves to be analyzed in more detail. In particular, it will be highlighted how the mafia method and associative participation represent the most problematic aspects of the art. 416 bis of the criminal code on which, for years, significant jurisprudential oscillations have persisted which, in addition to significantly affecting the concrete determination of the boundaries of punishability pursuant to art. 416 bis of the criminal code, have led to the difficulty in identifying the exact boundary between participation and external competition. Furthermore, it will be highlighted how the danger of mafia organizations is today even more accentuated; having great adaptability, mafia associations are able to reconcile alternative models: that of territorial control and that of economic investment, the violent method and the collusive one. The third and last chapter, just as proof of the ability of the criminal organization to adapt in any field, will analyze the role of women in criminal organizations and its evolution over time. The discussion of the issue of detention and its evolution with particular regard to prisoners for organized crime will lead to the epilogue of the thesis, which will be addressed by taking into consideration the detention measures envisaged and the major problems of female imprisonment in prisons; among these, the most relevant is motherhood.
2022
Female delinquency and the role of women in criminal organizations
Partendo dal presupposto che donne e uomini sperimentano diversamente la vita sociale e, di conseguenza, anche quella criminale, la tesi in oggetto ha come obiettivo quello di analizzare il fenomeno della criminalità femminile, con particolare riguardo alla criminalità organizzata. Nello specifico, nel primo capitolo, partendo dalla evidente inferiorità numerica dei reati commessi dalle donne rispetto a quelli realizzati dagli uomini, si esegue un’analisi degli apporti derivanti dagli studi criminologici che da Cesare Lombroso arrivano fino ai giorni nostri dove, l’emancipazione femminile in tutti gli aspetti di vita è ormai innegabile. È stata proprio l’emancipazione che, caratterizzando l’evoluzione della condizione della donna, ha sicuramente aperto la strada ad un nuovo modo di vedere e studiare l’agire femminile, anche in ambito criminale. La trattazione prosegue, infatti, con il vaglio di quelle forme di criminalità femminile che, ad oggi, potremmo definire quasi tradizioni: infanticidio, omicidio dettato da grandi passioni quali odio, amore e vendetta per arrivare a porre un focus sull’evoluzione del ruolo femminile all’interno della criminalità organizzata. Il secondo capitolo, prosegue proprio con l’analisi del fenomeno della criminalità organizzata poiché, in quanto reato con radici antiche ed inteso come fenomeno molto complesso capace di mutare nel tempo e nello spazio, merita d’essere analizzata più nel dettaglio. In particolare verrà messo in risalto come metodo mafioso e partecipazione associativa rappresentano gli aspetti più problematici dell’art. 416 bis c.p. sulle quali, per anni, sono persistite rilevanti oscillazioni giurisprudenziali che oltre ad incidere sensibilmente sulla determinazione in concreto dei confini della punibilità ai sensi dell’art. 416 bis c.p., hanno portato alla difficoltà nell’individuare l’esatto confine tra partecipazione e concorso esterno. Verrà, inoltre, posto in evidenza come la pericolosità delle organizzazioni mafiose è oggi ancora più accentuata; avendo grande capacità di adattamento, le associazioni mafiose sono in grado di conciliare modelli alternativi: quello del controllo del territorio e quello dell’investimento economico, il metodo violento e quello collusivo. Il terzo e ultimo capitolo, proprio a riprova della capacità dell’organizzazione criminale di adattamento in qualsiasi ambito, analizzerà il ruolo femminile nelle organizzazioni criminali e la sua evoluzione nel tempo. Porterà all’epilogo dell’elaborato la trattazione del tema della detenzione e la sua evoluzione con particolare riguardo alle detenute per criminalità organizzata, che verrà affrontato prendendo in considerazione quelle che sono le misure detentive previste e le maggiori problematiche della reclusione femminile negli istituti carcerari; tra questi, quello più rilevante, della maternità.
criminalità
donna
mafia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/48983