Intercropping existed since the birth of agriculture itself. For decades, however, this practice has been abandoned and supplanted by monocultures, especially in developed nations, relegating this approach to developing nations. Intensified monoculture production requires increased anthropic inputs to maximize productivity; this has resulted in compromised soil health, water and air quality issues, due to the massive use of fertilizers, synthetic pesticides and greenhouse gas emissions. There is clearly a need for more sustainable farming practices. Well-designed intercropping operations efficiently use natural resources, increase biodiversity, enhance crop yield per unit area, with reduced consumption of off-farm inputs. The present dissertation, after a general introduction concerning intercropping practices, their history, practical methods of application and their pros and cons, deepens intercropping techniques in viticulture, reviewing the existing scientific literature to understand what can be the benefits of adopting these agricultural practices in terms of yield, organoleptic qualities of grapes and benefits to the environment as a whole (ecosystem services).

La pratica della consociazione esiste sin dai tempi della nascita dell’agricoltura stessa. Da decenni però questa pratica è stata abbandonata e sostituita dalle monocolture, specialmente nelle nazioni sviluppate, relegando questo approccio alle nazioni in via di sviluppo. L’incremento delle rese ottenuto con le monocolture è stato raggiunto aumentando sempre più gli input di natura antropica, compromettendo così la salute dei suoli, la qualità delle acque e dell’aria, a causa del massiccio utilizzo di fertilizzanti, pesticidi di sintesi ed emissioni di gas serra. È evidente la necessità di ricorrere a pratiche agricole più sostenibili. L’utilizzo di pratiche di consociazione ben progettate può portare ad una maggiore efficienza nell’utilizzo delle risorse naturali, un incremento della biodiversità, incrementi in termini di rese per unità di superficie e ad una diminuzione sostanziale degli input da parte dell’uomo. La presente tesi, dopo un’introduzione generale riguardante le consociazioni, la loro storia, i metodi di applicazione, i pro e i contro, approfondisce le tecniche di consociazione in viticoltura facendo una disamina della letteratura scientifica esistente per capire quali possono essere i benefici dell’adozione di queste pratiche agricole in termini di resa, qualità organolettiche dell’uva e benefici nei confronti dell’ambiente nel suo complesso (servizi ecosistemici).

Le consociazioni in un contensto di agricoltura sostenibile

GIACOMIN, SIMONE
2022/2023

Abstract

Intercropping existed since the birth of agriculture itself. For decades, however, this practice has been abandoned and supplanted by monocultures, especially in developed nations, relegating this approach to developing nations. Intensified monoculture production requires increased anthropic inputs to maximize productivity; this has resulted in compromised soil health, water and air quality issues, due to the massive use of fertilizers, synthetic pesticides and greenhouse gas emissions. There is clearly a need for more sustainable farming practices. Well-designed intercropping operations efficiently use natural resources, increase biodiversity, enhance crop yield per unit area, with reduced consumption of off-farm inputs. The present dissertation, after a general introduction concerning intercropping practices, their history, practical methods of application and their pros and cons, deepens intercropping techniques in viticulture, reviewing the existing scientific literature to understand what can be the benefits of adopting these agricultural practices in terms of yield, organoleptic qualities of grapes and benefits to the environment as a whole (ecosystem services).
2022
Intercropping techniques in a context of sustainable agriculture
La pratica della consociazione esiste sin dai tempi della nascita dell’agricoltura stessa. Da decenni però questa pratica è stata abbandonata e sostituita dalle monocolture, specialmente nelle nazioni sviluppate, relegando questo approccio alle nazioni in via di sviluppo. L’incremento delle rese ottenuto con le monocolture è stato raggiunto aumentando sempre più gli input di natura antropica, compromettendo così la salute dei suoli, la qualità delle acque e dell’aria, a causa del massiccio utilizzo di fertilizzanti, pesticidi di sintesi ed emissioni di gas serra. È evidente la necessità di ricorrere a pratiche agricole più sostenibili. L’utilizzo di pratiche di consociazione ben progettate può portare ad una maggiore efficienza nell’utilizzo delle risorse naturali, un incremento della biodiversità, incrementi in termini di rese per unità di superficie e ad una diminuzione sostanziale degli input da parte dell’uomo. La presente tesi, dopo un’introduzione generale riguardante le consociazioni, la loro storia, i metodi di applicazione, i pro e i contro, approfondisce le tecniche di consociazione in viticoltura facendo una disamina della letteratura scientifica esistente per capire quali possono essere i benefici dell’adozione di queste pratiche agricole in termini di resa, qualità organolettiche dell’uva e benefici nei confronti dell’ambiente nel suo complesso (servizi ecosistemici).
Consociazioni
Sostenibilità
Agricoltura
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/49075