La vite è una pianta che occupa nel mondo un’area di circa otto milioni di ettari. È una pianta molto antica, la cui domesticazione è proseguita di pari passo con lo sviluppo dell’agricoltura. Nel corso dell’evoluzione, le mutazioni geniche hanno svolto un ruolo importante perché sono alla base della variabilità genetica su cui ha agito la selezione naturale. Anche la selezione artificiale ha sfruttato la variabilità genetica per ottenere varietà vegetali domesticate e migliorate per caratteristiche agronomiche favorevoli alla coltivazione e impiegate in agricoltura. Il miglioramento genetico è stato condotto con tecniche di incrocio convenzionale, che hanno permesso di ottenere nuove varietà e portinnesti con caratteristiche migliorate. Oggi, la possibilità di modificare i genomi mediante la trasformazione genetica delle piante ci consente di ottenere delle piante dal genoma modificato stabilmente. L’introduzione di un gene esogeno all’interno della cellula consente di esprimere proteine utili nelle piante trasformate e la sua applicazione ha determinato la costituzione di varietà transgeniche impiegate a partire dagli anni ’90 del secolo scorso. Allo scopo di migliorare le tecniche di trasformazione del genoma vegetale e favorire introduzione di geni esogeni mediante ricombinazione omologa, studi e ricerche più recenti hanno sviluppato le Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA), anche note come tecniche di Gene/Genome Editing. Dopo la descrizione delle TEA e del loro potenziale di applicazione in vite e sulla legislazione che regola la coltivazione degli Organismi Geneticamente Modificati (OGM), verranno successivamente esposti i risultati di un questionario diffuso tra un campione di 800 persone, analizzando i dati tramite statistica descrittiva ed inferenziale.
Tecniche di Evoluzione Assistita e Viticoltura del futuro
LORENZON, REBECCA
2022/2023
Abstract
La vite è una pianta che occupa nel mondo un’area di circa otto milioni di ettari. È una pianta molto antica, la cui domesticazione è proseguita di pari passo con lo sviluppo dell’agricoltura. Nel corso dell’evoluzione, le mutazioni geniche hanno svolto un ruolo importante perché sono alla base della variabilità genetica su cui ha agito la selezione naturale. Anche la selezione artificiale ha sfruttato la variabilità genetica per ottenere varietà vegetali domesticate e migliorate per caratteristiche agronomiche favorevoli alla coltivazione e impiegate in agricoltura. Il miglioramento genetico è stato condotto con tecniche di incrocio convenzionale, che hanno permesso di ottenere nuove varietà e portinnesti con caratteristiche migliorate. Oggi, la possibilità di modificare i genomi mediante la trasformazione genetica delle piante ci consente di ottenere delle piante dal genoma modificato stabilmente. L’introduzione di un gene esogeno all’interno della cellula consente di esprimere proteine utili nelle piante trasformate e la sua applicazione ha determinato la costituzione di varietà transgeniche impiegate a partire dagli anni ’90 del secolo scorso. Allo scopo di migliorare le tecniche di trasformazione del genoma vegetale e favorire introduzione di geni esogeni mediante ricombinazione omologa, studi e ricerche più recenti hanno sviluppato le Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA), anche note come tecniche di Gene/Genome Editing. Dopo la descrizione delle TEA e del loro potenziale di applicazione in vite e sulla legislazione che regola la coltivazione degli Organismi Geneticamente Modificati (OGM), verranno successivamente esposti i risultati di un questionario diffuso tra un campione di 800 persone, analizzando i dati tramite statistica descrittiva ed inferenziale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/49078