Le Dolomiti, chiamate anche “Monti Pallidi, costituiscono un insieme di gruppi montuosi delle Alpi Orientali, la cui area si estende fra le provincie di Belluno, Bolzano, Udine, Trento e Pordenone. La diversità morfologica e microclimatica che si trova nelle Dolomiti ci permette di indentificare una flora che si mostra nella sua suprema varietà vegetale. Dai fondovalle alle cime dei monti si distingue un’ampia varietà di specie. Infatti, dalle praterie alpine d’alta quota si passa alle conifere e faggete che si associano, infine, ai boschi formati di latifoglie ai piedi delle montagne. Si distinguono l’abete rosso (Picea abies), il pino cembro (Pinus cembra) e il larice (Larix), fino ad arbusti come il rododendro (Rhododendron) e i salici nani (Salix herbacea). All’interno delle Dolomiti possiamo individuare quasi tutti i rappresentanti della fauna superiore alpina e prealpina, dove è stato possibile recuperare, grazie allo sviluppo di una politica di ripopolamento e conservazione, le popolazioni degli ungulati come il camoscio (Rupicapra rupicabra), il cervo (Cervus elaphus), il muflone (Ovis musimon) e lo stambecco (Capra ilex). Le Dolomiti comprendono aree di importanza nazionale e regionale in cui la fauna è molto diversificata grazie al gran numero di habitat diversi che si sono formati lungo i vari livelli altitudinali e le posizioni biogeografiche. L’intento del presente elaborato è quello di analizzare l’ecosistema delle Dolomiti assieme ai suoi piani altitudinali, al fine di capire come gli organismi animali e vegetali vivono e interagiscono tra loro all’interno di ciascun ambiente specifico. Si passa poi all’analisi dell’insediamento della popolazione degli ungulati più rappresentativi negli habitat presenti nel territorio delle Dolomiti, che permette di apprezzare la biodiversità del territorio e di capire come tali animali si adattano all’ambiente circostante. La conoscenza degli animali che abitano i boschi e le loro abitudini è di fondamentale aiuto per prevenire incidenti e situazioni pericolose per l’uomo. Inoltre, essa è utile per la conservazione in uno stato ottimale della fauna selvatica, la quale svolge un ruolo indispensabile nell’equilibro degli ecosistemi e nella conservazione della biodiversità.
Le Dolomiti: il loro ecosistema e gli ungulati più rappresentativi
BLAS FERREZUELO, ANDREA
2022/2023
Abstract
Le Dolomiti, chiamate anche “Monti Pallidi, costituiscono un insieme di gruppi montuosi delle Alpi Orientali, la cui area si estende fra le provincie di Belluno, Bolzano, Udine, Trento e Pordenone. La diversità morfologica e microclimatica che si trova nelle Dolomiti ci permette di indentificare una flora che si mostra nella sua suprema varietà vegetale. Dai fondovalle alle cime dei monti si distingue un’ampia varietà di specie. Infatti, dalle praterie alpine d’alta quota si passa alle conifere e faggete che si associano, infine, ai boschi formati di latifoglie ai piedi delle montagne. Si distinguono l’abete rosso (Picea abies), il pino cembro (Pinus cembra) e il larice (Larix), fino ad arbusti come il rododendro (Rhododendron) e i salici nani (Salix herbacea). All’interno delle Dolomiti possiamo individuare quasi tutti i rappresentanti della fauna superiore alpina e prealpina, dove è stato possibile recuperare, grazie allo sviluppo di una politica di ripopolamento e conservazione, le popolazioni degli ungulati come il camoscio (Rupicapra rupicabra), il cervo (Cervus elaphus), il muflone (Ovis musimon) e lo stambecco (Capra ilex). Le Dolomiti comprendono aree di importanza nazionale e regionale in cui la fauna è molto diversificata grazie al gran numero di habitat diversi che si sono formati lungo i vari livelli altitudinali e le posizioni biogeografiche. L’intento del presente elaborato è quello di analizzare l’ecosistema delle Dolomiti assieme ai suoi piani altitudinali, al fine di capire come gli organismi animali e vegetali vivono e interagiscono tra loro all’interno di ciascun ambiente specifico. Si passa poi all’analisi dell’insediamento della popolazione degli ungulati più rappresentativi negli habitat presenti nel territorio delle Dolomiti, che permette di apprezzare la biodiversità del territorio e di capire come tali animali si adattano all’ambiente circostante. La conoscenza degli animali che abitano i boschi e le loro abitudini è di fondamentale aiuto per prevenire incidenti e situazioni pericolose per l’uomo. Inoltre, essa è utile per la conservazione in uno stato ottimale della fauna selvatica, la quale svolge un ruolo indispensabile nell’equilibro degli ecosistemi e nella conservazione della biodiversità.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/49155