Il degrado ambientale e gli impatti del cambiamento climatico porteranno ad influenzare la vita di milioni di persone in tutto il mondo. La conseguenza più evidente è lo sfollamento umano, con la previsione di 200 milioni o più di rifugiati entro il 2050. Le migrazioni causate dal deterioramento ambientale sono un fenomeno controverso dibattuto nelle più svariate discipline accademiche e nelle arene politiche multilivello. Il quadro giuridico internazionale, le sue leggi e istituzioni non riescono, però, a fronteggiare adeguatamente la crisi emergente. Questo problema parte dal fatto che non esista un termine accettato a livello internazionale per definire questa categoria di persone. Inoltre, non c'è meccanismo giuridicamente vincolante di tutela per le persone sfollate a causa di motivi ambientali. I rifugiati ambientali, quindi, sono una categoria vulnerabile che soffre di questa lacuna legale all’interno delle fonti internazionali. L’obiettivo di questo studio è quello di analizzare le fonti internazionali che hanno esaminato il fenomeno per delineare come la Comunità Internazionale ha affrontato la questione. La lettura di articoli accademici e scientifici e l’approfondimento dei documenti di Diritto Internazionale hanno portato alla redazione di una tesi di tipo compilativo. In primis, si sono presi in esame i termini e le principali definizioni usate per descrivere la categoria di rifugiato ambientale, questione aperta da più di 40 anni e per il quale non si è ancora arrivati ad un accordo. Si sono, inoltre, considerati i diritti umani legati agli individui che migrano a causa di calamità naturali e antropogeniche. Si è selezionato un approccio legato ai diritti umani, basato sul fatto che ogni individuo sia una persona titolare di diritti e quindi autorizzato a rivendicarli in caso di violazione. Ciò implica la necessità di un framework di protezione internazionale e l’esigenza di solidarietà e cooperazione tra gli Stati. L’ultimo capitolo si focalizza sullo studio delle maggiori fonti internazionali, compiendo un’analisi sulle prospettive di prevenzione dei fattori ambientali e sulle strategie di implementazione delle effettive pratiche adottate nei documenti.

I rifugiati ambientali: questioni relative a status giuridico e tutela internazionali

CIPRIANO, ANNA
2022/2023

Abstract

Il degrado ambientale e gli impatti del cambiamento climatico porteranno ad influenzare la vita di milioni di persone in tutto il mondo. La conseguenza più evidente è lo sfollamento umano, con la previsione di 200 milioni o più di rifugiati entro il 2050. Le migrazioni causate dal deterioramento ambientale sono un fenomeno controverso dibattuto nelle più svariate discipline accademiche e nelle arene politiche multilivello. Il quadro giuridico internazionale, le sue leggi e istituzioni non riescono, però, a fronteggiare adeguatamente la crisi emergente. Questo problema parte dal fatto che non esista un termine accettato a livello internazionale per definire questa categoria di persone. Inoltre, non c'è meccanismo giuridicamente vincolante di tutela per le persone sfollate a causa di motivi ambientali. I rifugiati ambientali, quindi, sono una categoria vulnerabile che soffre di questa lacuna legale all’interno delle fonti internazionali. L’obiettivo di questo studio è quello di analizzare le fonti internazionali che hanno esaminato il fenomeno per delineare come la Comunità Internazionale ha affrontato la questione. La lettura di articoli accademici e scientifici e l’approfondimento dei documenti di Diritto Internazionale hanno portato alla redazione di una tesi di tipo compilativo. In primis, si sono presi in esame i termini e le principali definizioni usate per descrivere la categoria di rifugiato ambientale, questione aperta da più di 40 anni e per il quale non si è ancora arrivati ad un accordo. Si sono, inoltre, considerati i diritti umani legati agli individui che migrano a causa di calamità naturali e antropogeniche. Si è selezionato un approccio legato ai diritti umani, basato sul fatto che ogni individuo sia una persona titolare di diritti e quindi autorizzato a rivendicarli in caso di violazione. Ciò implica la necessità di un framework di protezione internazionale e l’esigenza di solidarietà e cooperazione tra gli Stati. L’ultimo capitolo si focalizza sullo studio delle maggiori fonti internazionali, compiendo un’analisi sulle prospettive di prevenzione dei fattori ambientali e sulle strategie di implementazione delle effettive pratiche adottate nei documenti.
2022
Environmental refugees: Issues on international legal status and protection
rifugiati ambientali
fonti internazionali
diritti umani
migranti climatici
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/49242