L’elaborato che intendo sviluppare si concentra sulla figura di Danilo Dolci, autore ed educatore-attivista italiano della seconda metà del Novecento. L’importanza del suo operato è testimoniata dalla composizione di numerose opere letterarie che hanno, come primo obiettivo generale, la trattazione dei problemi della civiltà italiana post-industriale, con particolare attenzione al Mezzogiorno ed alla Sicilia, di cui vengono denunciate oppressioni e differenze. Da qui, la volontà di proporre una rivoluzione nonviolenta ed una conseguente emancipazione socio-culturale, che rinnovi il sistema educativo italiano, conduca la “questione italiana” della seconda metà del Novecento verso un democratico riscatto sociale e proponga una autoanalisi popolare attraverso una metodologia maieutica di indagine. L'elaborato, inoltre, si proporrà, attraverso un'operazione di tipo sperimentale, di arrivare alla definizione di un "Danilo Dolci antropologo": infatti, alcuni aspetti dell'antropologia dell'educazione consentono di mettere in evidenza una nuova luce sull'autore-educatore. In particolare, dopo aver presentato la disciplina antropologico-educativa, ci si soffermerà sulle parole chiave di "cultura", "personalità", "contesto" e "partecipazione", che ben si connettono sia con alcuni antropologi dell'educazione, sia con l'operato di Danilo Dolci. I motivi che mi spingono a trattare la tematica dell’educazione da un punto di vista antropologico, attraverso la figura di un autore-educatore quale Danilo Dolci, sono molteplici: la volontà di approfondire la connessione tra educazione e società, l’obiettivo futuro di intraprendere un percorso di insegnamento che tenga conto dei disagi sociali, il desiderio di comprendere ed interpretare l’operato di un autore novecentesco che, dal punto di vista puramente letterario, ha scritto molto e su argomenti molteplici. Spesso, siamo soliti limitarci all’apparenza, soffermarci su un’opera isolandola, senza tenere conto della rete di interconnessioni che la lega ad altre discipline o ad altre opere dello stesso periodo storico-sociale: in questa sede, invece, intendo cogliere le motivazioni, gli sviluppi e le soluzioni a cui perviene la produzione letteraria di Danilo Dolci, inserendola entro l’epoca travagliata, fiduciosa quanto precaria, dell’Italia del secondo Novecento.

Per una cultura della solidarietà: uno sguardo antropologico sulla rivoluzione educativa nonviolenta di Danilo Dolci.

CREMASCO, AURORA
2022/2023

Abstract

L’elaborato che intendo sviluppare si concentra sulla figura di Danilo Dolci, autore ed educatore-attivista italiano della seconda metà del Novecento. L’importanza del suo operato è testimoniata dalla composizione di numerose opere letterarie che hanno, come primo obiettivo generale, la trattazione dei problemi della civiltà italiana post-industriale, con particolare attenzione al Mezzogiorno ed alla Sicilia, di cui vengono denunciate oppressioni e differenze. Da qui, la volontà di proporre una rivoluzione nonviolenta ed una conseguente emancipazione socio-culturale, che rinnovi il sistema educativo italiano, conduca la “questione italiana” della seconda metà del Novecento verso un democratico riscatto sociale e proponga una autoanalisi popolare attraverso una metodologia maieutica di indagine. L'elaborato, inoltre, si proporrà, attraverso un'operazione di tipo sperimentale, di arrivare alla definizione di un "Danilo Dolci antropologo": infatti, alcuni aspetti dell'antropologia dell'educazione consentono di mettere in evidenza una nuova luce sull'autore-educatore. In particolare, dopo aver presentato la disciplina antropologico-educativa, ci si soffermerà sulle parole chiave di "cultura", "personalità", "contesto" e "partecipazione", che ben si connettono sia con alcuni antropologi dell'educazione, sia con l'operato di Danilo Dolci. I motivi che mi spingono a trattare la tematica dell’educazione da un punto di vista antropologico, attraverso la figura di un autore-educatore quale Danilo Dolci, sono molteplici: la volontà di approfondire la connessione tra educazione e società, l’obiettivo futuro di intraprendere un percorso di insegnamento che tenga conto dei disagi sociali, il desiderio di comprendere ed interpretare l’operato di un autore novecentesco che, dal punto di vista puramente letterario, ha scritto molto e su argomenti molteplici. Spesso, siamo soliti limitarci all’apparenza, soffermarci su un’opera isolandola, senza tenere conto della rete di interconnessioni che la lega ad altre discipline o ad altre opere dello stesso periodo storico-sociale: in questa sede, invece, intendo cogliere le motivazioni, gli sviluppi e le soluzioni a cui perviene la produzione letteraria di Danilo Dolci, inserendola entro l’epoca travagliata, fiduciosa quanto precaria, dell’Italia del secondo Novecento.
2022
For a culture of solidarity: an anthropological view at Danilo Dolci's nonviolent educational revolution.
Nonviolenza
Emancipazione
Solidarietà
Maieutica reciproca
Educazione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/49351