Since ever, human beings invented new languages, for example in the middle age there were different attempts to create a language in order to communicate with God. During the Modern age, people discovered new reality and states, and the language barriers became an huge problem for the trade: it was tried to invent a single language, but every projects failed. In the Contemporary age the situation changed: now the invented languages are created for books and movies, with the purpose of enhance the world building. In literary terms, it was J. R. R. Tolkien with the Elvish languages to start the tradition, cinematographically the credit is Stark Trek’s. In the 2009, all of the Hollywood experiences about the invented languages convey in Avatar by J. Cameron. In this movie, an alien people talk with their own language: Na’vi. The features of this language are able to associate the aliens to a savage and nature-linked people, the syntax is free and each character talk in his own way. James Cameron and Poul Frommer – who invented the Na’vi – made a wonderful job, and the movie is still the highest-grossing movie, with a worldwide box-office gross of over 3 billion dollars.

Da sempre l’uomo si è dilettato nell’arte di inventare lingue, fin da quando durante il medioevo vengono mossi dei tentativi di dar vita a una lingua che permettesse una comunicazione divina. Durante l’età moderna i popoli iniziano ad affacciarsi a nuove realtà, iniziando ad accusare il problema delle barriere linguistiche come un ostacolo da abbattere: si cerca così da diversi fronti di dar luogo a una lingua unica, la lingua originaria, con tutta una serie di progetti destinati a fallire. È nell’età contemporanea che la musica cambia: le lingue inventate iniziano ad essere strumento letterario e narrativo, allo scopo di dar vita a mondi fantastici e alieni in cui i personaggi possano comunicare con un proprio idioma. A livello letterario è J. R. R. Tolkien a farsi da apripista, con le lingue elfiche che egli inventa e utilizza all’interno de Il Signore degli Anelli. Cinematograficamente è invece Star Trek a farsi capostipite di una tradizione fantascientifica di lingue aliene. Col passare degli anni i progetti linguistici hollywoodiani si fanno sempre più pressanti, e l’uscita di Avatar, film del 2009 scritto e diretto da James Cameron, si realizza il frutto di quella tradizione. Qui la pellicola va a presentare in tutta la sua totalità un mondo alieno, a partire dalle fattezze del popolo nativo del pianeta Pandora, i loro usi, costumi, flora e fauna e una complessa struttura linguistica che ha contribuito il film a divenire un cult del panorama fantascientifico. Il sistema fonetico così unico e singolare permette a primo impatto di riconoscere la lingua Na’vi e associare questo popolo a un’idea di legame con la natura, a qualcosa di selvaggio e selvatico. La struttura sintattica libera fornisce la possibilità di creare frasi senza alcun vincolo, così che ogni singolo personaggio possa avere un proprio pattern di riferimento e riconoscibile. James Cameron si è davvero contraddistinto nella creazione di questo mondo e l’aiuto di Poul Frommer, che si è occupato dell’aspetto linguistico, è stato essenziale per il successo del film, ad ora al primo posto tra i film con maggiore incasso al botteghino.

Le lingue inventate nella letteratura e nel cinema: dall'Elfico alla lingua Na'vi di Avatar

GUASCO, VINCENZO
2022/2023

Abstract

Since ever, human beings invented new languages, for example in the middle age there were different attempts to create a language in order to communicate with God. During the Modern age, people discovered new reality and states, and the language barriers became an huge problem for the trade: it was tried to invent a single language, but every projects failed. In the Contemporary age the situation changed: now the invented languages are created for books and movies, with the purpose of enhance the world building. In literary terms, it was J. R. R. Tolkien with the Elvish languages to start the tradition, cinematographically the credit is Stark Trek’s. In the 2009, all of the Hollywood experiences about the invented languages convey in Avatar by J. Cameron. In this movie, an alien people talk with their own language: Na’vi. The features of this language are able to associate the aliens to a savage and nature-linked people, the syntax is free and each character talk in his own way. James Cameron and Poul Frommer – who invented the Na’vi – made a wonderful job, and the movie is still the highest-grossing movie, with a worldwide box-office gross of over 3 billion dollars.
2022
Constructed languages through literature and cinema: from Elvish to Avatar's Na'vi
Da sempre l’uomo si è dilettato nell’arte di inventare lingue, fin da quando durante il medioevo vengono mossi dei tentativi di dar vita a una lingua che permettesse una comunicazione divina. Durante l’età moderna i popoli iniziano ad affacciarsi a nuove realtà, iniziando ad accusare il problema delle barriere linguistiche come un ostacolo da abbattere: si cerca così da diversi fronti di dar luogo a una lingua unica, la lingua originaria, con tutta una serie di progetti destinati a fallire. È nell’età contemporanea che la musica cambia: le lingue inventate iniziano ad essere strumento letterario e narrativo, allo scopo di dar vita a mondi fantastici e alieni in cui i personaggi possano comunicare con un proprio idioma. A livello letterario è J. R. R. Tolkien a farsi da apripista, con le lingue elfiche che egli inventa e utilizza all’interno de Il Signore degli Anelli. Cinematograficamente è invece Star Trek a farsi capostipite di una tradizione fantascientifica di lingue aliene. Col passare degli anni i progetti linguistici hollywoodiani si fanno sempre più pressanti, e l’uscita di Avatar, film del 2009 scritto e diretto da James Cameron, si realizza il frutto di quella tradizione. Qui la pellicola va a presentare in tutta la sua totalità un mondo alieno, a partire dalle fattezze del popolo nativo del pianeta Pandora, i loro usi, costumi, flora e fauna e una complessa struttura linguistica che ha contribuito il film a divenire un cult del panorama fantascientifico. Il sistema fonetico così unico e singolare permette a primo impatto di riconoscere la lingua Na’vi e associare questo popolo a un’idea di legame con la natura, a qualcosa di selvaggio e selvatico. La struttura sintattica libera fornisce la possibilità di creare frasi senza alcun vincolo, così che ogni singolo personaggio possa avere un proprio pattern di riferimento e riconoscibile. James Cameron si è davvero contraddistinto nella creazione di questo mondo e l’aiuto di Poul Frommer, che si è occupato dell’aspetto linguistico, è stato essenziale per il successo del film, ad ora al primo posto tra i film con maggiore incasso al botteghino.
Lingue inventate
Avatar
Elfico
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/49364