Il presente lavoro di tesi esplora il pensiero politico di Hobbes, in particolare il tentativo di fondare un nuovo orizzonte epistemico entro il quale pensare la politica, operando un totale cambiamento di paradigma rispetto all’antichità. Dapprima verrà analizzato come il filosofo inglese, muovendosi all’interno della tradizione del Giusnaturalismo moderno, tenti di risolvere il problema politico attraverso la formulazione di una Scienza civile. Gli individui liberi ed uguali necessitano, infatti, di essere messi in sicurezza, di uscire da quello “stato di natura” senza che ciò implichi un rapporto di governo, innaturale dato il presupposto di eguaglianza. Dunque, è necessario pensare un corpo politico in grado di rimanere libero, sottomettendosi alle scelte che lui stesso compie e autorizza. Questo impianto produce e allo stesso tempo necessita di un’individualità pensata entro precise coordinate, fulcro della seconda parte dell’elaborato e fondamento di un’antropologia fondata sull’identità repulsiva dei molteplici uno, che rende necessario uno Stato garante della sicurezza dell’individuo, che lo liberi definitivamente dal rischio del rapporto e, di conseguenza, del conflitto. In conclusione, verrà proposta una riflessione sulla pericolosità di tale prospettiva antropologica se tenuto conto, diversamente da come emerso nel pensiero di Hobbes, dell’individuo come soggetto la cui essenza si compone da una molteplicità di parti che creano continuamente, nella loro rete di rapporti, l’individuo.

La teoria che anticipa la prassi. L’individuo nella Scienza politica di Hobbes.

FALÒ, ALBERTO
2022/2023

Abstract

Il presente lavoro di tesi esplora il pensiero politico di Hobbes, in particolare il tentativo di fondare un nuovo orizzonte epistemico entro il quale pensare la politica, operando un totale cambiamento di paradigma rispetto all’antichità. Dapprima verrà analizzato come il filosofo inglese, muovendosi all’interno della tradizione del Giusnaturalismo moderno, tenti di risolvere il problema politico attraverso la formulazione di una Scienza civile. Gli individui liberi ed uguali necessitano, infatti, di essere messi in sicurezza, di uscire da quello “stato di natura” senza che ciò implichi un rapporto di governo, innaturale dato il presupposto di eguaglianza. Dunque, è necessario pensare un corpo politico in grado di rimanere libero, sottomettendosi alle scelte che lui stesso compie e autorizza. Questo impianto produce e allo stesso tempo necessita di un’individualità pensata entro precise coordinate, fulcro della seconda parte dell’elaborato e fondamento di un’antropologia fondata sull’identità repulsiva dei molteplici uno, che rende necessario uno Stato garante della sicurezza dell’individuo, che lo liberi definitivamente dal rischio del rapporto e, di conseguenza, del conflitto. In conclusione, verrà proposta una riflessione sulla pericolosità di tale prospettiva antropologica se tenuto conto, diversamente da come emerso nel pensiero di Hobbes, dell’individuo come soggetto la cui essenza si compone da una molteplicità di parti che creano continuamente, nella loro rete di rapporti, l’individuo.
2022
Theory anticipating praxis. The individual in Hobbes' political Science.
Hobbes
Scienza politica
Individuo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/49443