Negli appunti di filosofia dei Quaderni del carcere troviamo un’interpretazione autentica del pensiero marxiano, che filtrata attraverso la lente teorica delle opere di Labriola, ci permette di riconoscere nella filosofia della prassi il nocciolo teoretico essenziale del materialismo storico. In questo modo Gramsci ci consegna un Marx depurato da tutte le volgarizzazioni materialistiche, che si sono sedimentate lungo il Novecento, permettendo di riconoscere nel filosofo di Treviri uno snodo fondamentale dello sviluppo del pensiero filosofico e della tradizione dell’idealismo classico tedesco, di cui vorrebbe essere erede e superamento. Ciò che emerge dagli studi di Gramsci è la centralità ontologica del soggetto, inteso come autocoscienza che determina sé stessa attraverso il superamento delle contraddizioni oggettive del reale. Da qui deriva la categoria fondamentale dell’egemonia e le implicazioni essenziali che vengono prodotte sul piano politico del potere, fino ad arrivare alla costituzione della soggettività rivoluzionaria attraverso l’organizzazione , che costituisce il problema fondamentale per la costruzione della società futura. Nel mio lavoro mi propongo di affrontare queste tematiche, approfondendo in particolare alcuni aspetti dei rapporti tra Gramsci e i suoi interlocutori, alla ricerca di una definizione dell’uomo e di una riflessione sulla contraddizione storica del nostro tempo.
Coscienza e prassi. Il tema del soggetto nei Quaderni del carcere
SCATTOLO, ALESSANDRO
2022/2023
Abstract
Negli appunti di filosofia dei Quaderni del carcere troviamo un’interpretazione autentica del pensiero marxiano, che filtrata attraverso la lente teorica delle opere di Labriola, ci permette di riconoscere nella filosofia della prassi il nocciolo teoretico essenziale del materialismo storico. In questo modo Gramsci ci consegna un Marx depurato da tutte le volgarizzazioni materialistiche, che si sono sedimentate lungo il Novecento, permettendo di riconoscere nel filosofo di Treviri uno snodo fondamentale dello sviluppo del pensiero filosofico e della tradizione dell’idealismo classico tedesco, di cui vorrebbe essere erede e superamento. Ciò che emerge dagli studi di Gramsci è la centralità ontologica del soggetto, inteso come autocoscienza che determina sé stessa attraverso il superamento delle contraddizioni oggettive del reale. Da qui deriva la categoria fondamentale dell’egemonia e le implicazioni essenziali che vengono prodotte sul piano politico del potere, fino ad arrivare alla costituzione della soggettività rivoluzionaria attraverso l’organizzazione , che costituisce il problema fondamentale per la costruzione della società futura. Nel mio lavoro mi propongo di affrontare queste tematiche, approfondendo in particolare alcuni aspetti dei rapporti tra Gramsci e i suoi interlocutori, alla ricerca di una definizione dell’uomo e di una riflessione sulla contraddizione storica del nostro tempo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/49462