Trauma, attaccamento, disregolazione emotiva e impulsività nella food addiction: un'analisi dei profili

Introduzione. Negli ultimi anni, la dipendenza da alimenti altamente palatabili e/o ad elevato contenuto calorico – Food Addiction (FA) – ha guadagnato sempre più popolarità. Questo concetto racchiude l'idea che alcuni alimenti possano essere potenzialmente in grado di creare, in alcuni individui, stati di dipendenza legati all’aggiunta di determinati additivi o nutrienti. Tale ipotesi mostrerebbe quindi che la FA ha dei punti in comune sia con i disturbi da uso di sostanze (SRAD) sia con alcuni disturbi del comportamento alimentare e della nutrizione (DAN) – diventando un possibile elemento esplicativo dell’incremento dei tassi di prevalenza dell’obesità e di alcuni DAN (i.e., anoressia nervosa, bulimia nervosa e disturbo da alimentazione incontrollata). Obiettivo. Alla luce di ciò, il presente studio si è posto i seguenti obiettivi: (1) esplorare la presenza di FA in un campione di individui reclutati dalla popolazione generale; (2) esplorare le relazioni tra alcune variabili chiave delle SRAD e dei DAN come esperienze traumatiche, stili di attaccamento insicuro, disregolazione degli stati emotivi, comportamenti impulsivi-compulsivi, depressione, ansia e il conteggio dei sintomi della FA; (3) esplorare le eventuali differenze di media nei punteggi ottenuti in questionari che misurano queste variabili in soggetti con o senza FA. Metodi. Hanno partecipato allo studio 437 partecipanti che hanno compilato una batteria di questionari, tra cui: la Yale Food Addiction Scale2.0 (YFAS2.0); il Post-Traumatic Symptom Questionnaire (PTSQ), l’Attachment Style Questionnaire (ASQ), la Difficulties in Emotion Regulation Scale, Short Form (DERS-SF) e la Barratt Impulsiveness Scale-11, Short Form (BIS-11-SF). Al fine di raggiungere l’obiettivo principale, è stata condotta un’analisi dei profili (profile analysis) tra soggetti con FA e soggetti senza FA. Risultati. Dall’analisi dei profili condotta si è potuto notare come i soggetti con FA non differiscano dai soggetti senza FA nella media dei punteggi ottenuti ai questionari che misurano esperienze di attaccamento ed impulsività caratteriale. Tuttavia, si evidenziano differenze statisticamente significative in merito alle misure di trauma, disregolazione emotiva, compulsività, ansia e depressione. Inoltre, soggetti che superano i criteri di FA eccetto quello del distress si differenziano a livello di media solamente ai punteggi riportati al questionario sulla depressione rispetto ai soggetti con FA e che presentano distress. Conclusioni. La difficoltà a regolare le emozioni, una tendenza a reagire in maniera impulsiva-compulsiva a stati emotivi negativi e stati di ansia e depressione sembrerebbero essere aspetti chiave caratterizzanti i soggetti con FA. Aspetti che si riscontrano sia in soggetti con SRAD che in soggetti con DAN e che potrebbero essere coinvolti nello sviluppo e/o mantenimento di condotte disfunzionali nel campo dell’alimentazione, delle dipendenze e nella FA. Dal punto di vista clinico, intervenire sulla gestione delle emozioni sembrerebbe rivelarsi decisivo per la progettazione di interventi efficaci.