Il presente elaborato affronta il tema della giustizia predittiva con particolare riferimento ai risk assessment tools. L’obiettivo dello studio è quello di comprendere le implicazioni di natura giuridica derivanti dall’impiego degli algoritmi predittivi nel procedimento penale e, a seguito dell’analisi dell'approccio nordamericano, stabilirne l’ammissibilità nell’ordinamento italiano. In primo luogo, viene tracciato il perimetro definitorio dell’intelligenza artificiale e vengono esaminate le applicazioni della stessa nei sistemi giudiziari. Quanto alla giustizia predittiva, viene operata una distinzione tra predizioni a fini decisori e predizioni decisorie, approfondendone i rischi e vantaggi. In secondo luogo, si esamina l’esperienza statunitense, con specifico riguardo al noto caso “State v. Loomis” dinanzi la Corte Suprema del Wisconsin. Da ultimo, si analizza l’eventuale ammissibilità degli strumenti predittivi di valutazione del rischio nel processo penale italiano, tenendo conto dei rilevanti principi costituzionali e sovranazionali, della compatibilità con il codice di procedura penale, del d.lgs. 51/2018 e della Carta etica europea della CEPEJ.
Giustizia predittiva: l'esperienza statunitense e l'eventuale ammissibilità dei risk assessment tools nell’ordinamento italiano
MAGAGNA, FRANCESCO
2022/2023
Abstract
Il presente elaborato affronta il tema della giustizia predittiva con particolare riferimento ai risk assessment tools. L’obiettivo dello studio è quello di comprendere le implicazioni di natura giuridica derivanti dall’impiego degli algoritmi predittivi nel procedimento penale e, a seguito dell’analisi dell'approccio nordamericano, stabilirne l’ammissibilità nell’ordinamento italiano. In primo luogo, viene tracciato il perimetro definitorio dell’intelligenza artificiale e vengono esaminate le applicazioni della stessa nei sistemi giudiziari. Quanto alla giustizia predittiva, viene operata una distinzione tra predizioni a fini decisori e predizioni decisorie, approfondendone i rischi e vantaggi. In secondo luogo, si esamina l’esperienza statunitense, con specifico riguardo al noto caso “State v. Loomis” dinanzi la Corte Suprema del Wisconsin. Da ultimo, si analizza l’eventuale ammissibilità degli strumenti predittivi di valutazione del rischio nel processo penale italiano, tenendo conto dei rilevanti principi costituzionali e sovranazionali, della compatibilità con il codice di procedura penale, del d.lgs. 51/2018 e della Carta etica europea della CEPEJ.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Magagna_Francesco.pdf
accesso aperto
Dimensione
634.46 kB
Formato
Adobe PDF
|
634.46 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/49735