BAMBINI E BISOGNO DI NATURA: L’INFLUENZA DELL’AMBIENTE NELLO SVILUPPO DEL BAMBINO

I will structure the final report in three chapters, concerning respectively the birth and the characteristics of natural education, the relationship of the child with the natural and social external environment, referring to the experience lived in my internship at the municipal nursery school by Cavarzere, while the third chapter will explore the benefits that the relationship between the child and the natural environment bring in the developmental phase. In the thesis I will deal with the theme and meaning of outdoor education, "the way in which educational theories and practices (scholastic and extracurricular) are defined at an international level characterized by the centrality that is recognized to the external environment as a privileged place for training" ( Farnè R. and Agostini F., 2014, p.10). In fact, an educational project aimed at children must ensure the centrality of the child so that he can best build his psychophysical well-being and have the opportunity to discover his own talents. For this reason, the educator must create a healthy, safe and familiar learning environment, at the same time decentralizing his role as educator by placing him one step behind, but next to the child. In fact, "an outdoor educator discovers new gifts every day with his children and tries out the taste of wonder, asks himself new questions every day and never has the pre-packaged answer in his pocket [...] by telling by his own example that what does respect for nature mean [...] he is not afraid of getting bogged down in the mud, getting his hands so dirty that he cannot wash the earth away from under his fingernails. Above all, he is not afraid of a little rain on him” (Pento G. and Sichi R., 2021, p.125). The internship experience was particularly formative for me in this sense, as it allowed me to personally experience how a day designed in nature, in compliance with the principles of outdoor education, is particularly effective in achieving the child's educational success , allowing it to follow the natural time of learning, just as in nature everything needs its own time. By experiencing contact with nature, and being accompanied by an educator who accompanies him in the pleasure of discovering the world, the child perceives small gestures that carry great meanings and is naturally educated to affectivity, method and a taste for beauty. To obtain this result it is necessary to offer experiences, games and activities in line with the psychophysical development of children so that they can discover the pleasure of learning and expressing themselves in the most appropriate way for them.

Strutturerò la relazione finale in tre capitoli, riguardanti rispettivamente la nascita e le caratteristiche dell’educazione naturale, il rapporto del bambino con l’ambiente esterno naturale e sociale, facendo riferimento all’esperienza vissuta nel mio percorso di tirocinio presso l’asilo nido comunale di Cavarzere, mentre il terzo capitolo approfondirà i benefici che il rapporto tra bambino e ambiente naturale apportano in fase evolutiva. Nella tesi affronterò il tema e il significato dell’outdoor education, “modalità con cui a livello internazionale si definiscono le teorie e le pratiche educative (scolastiche ed extrascolastiche) connotate dalla centralità che viene riconosciuta all’ambiente esterno come luogo privilegiato della formazione” ( Farnè R. e Agostini F., 2014, p.10). Un progetto educativo rivolto all’infanzia, infatti, deve assicurare la centralità del bambino affinché possa costruire al meglio il suo benessere psicofisico e avere l’opportunità di scoprire i propri talenti. Per questo l’educatore deve creare un ambiente di apprendimento sano, sicuro e familiare, decentrando al tempo stesso il suo ruolo di educatore collocandolo un passo indietro, ma accanto al bambino. Infatti, “un educatore di outdoor scopre insieme ai suoi bambini, ogni giorno, doni nuovi e prova il gusto della meraviglia, si interroga ogni giorno su quesiti nuovi e non ha mai in tasca la risposta preconfezionata […] raccontando per il proprio esempio che cosa significhi il rispetto per la natura […] egli non ha timore di impantanarsi nel fango, sporcarsi tanto le mani da non riuscir a lavar via la terra da sotto le unghie. Soprattutto non teme un po’ di pioggia addosso” ( Pento G. e Sichi R., 2021, p.125). L’esperienza del tirocinio è stata particolarmente formativa per me in questo senso, in quanto mi ha permesso di sperimentare di persona come una giornata progettata nella natura, nel rispetto dei principi dell’outdoor education, sia particolarmente efficace al raggiungimento del successo formativo del bambino, permettendo che esso segua il tempo naturale dell’apprendimento, così come in natura ogni cosa ha bisogno di un tempo proprio. Sperimentando il contatto con la natura, ed essendo affiancato ad un educatore che lo accompagna nel piacere della scoperta del mondo, il bambino percepisce piccoli gesti che portano in sé grandi significati e viene educato naturalmente all’affettività, al metodo e al gusto del bello. Per ottenere questo risultato è necessario proporre esperienze, giochi e attività in linea con lo sviluppo psicofisico dei bambini perché scoprano il piacere di apprendere e di esprimersi nel modo più appropriato alla loro persona.