La tesi tratta lo studio dell’interazione musica-piante. Nell’introduzione vengono descritti gli sviluppi storici della materia ed esaminati gli studi maggiormente significativi in ordine cronologico, per poi trattare più nel dettaglio tre sperimentazioni in particolare: lo studio di Dorothy Retallack poiché risulta fondamentale per gli sviluppi moderni della materia, uno studio sul condizionamento difensivo causato dalle onde sonore e un recente studio del 2023 a rappresentare il metodo di ricerca moderno. Dopo la corposa introduzione bibliografica viene descritta la sperimentazione effettuata su plantule di Beta vulgaris al fine di stabilire il tempo di esposizione migliore a onde sonore a 432Hz. Dopo aver trattato musicalmente i semi e permesso loro di svilupparsi in plantule, queste sono state analizzate con uno scanner per evidenziare le caratteristiche radicali e gli apici vegetativi. I risultati dimostrano come un’esposizione di 28 minuti rappresenti la tempistica migliore in termini di sviluppo, consolidando gli studi precedentemente condotti su Beta vulgaris che vedevano in questa tempistica i risultati migliori.
Effetto delle vibrazioni sonore sulla crescita delle piante
BERARDO, MICHELE
2022/2023
Abstract
La tesi tratta lo studio dell’interazione musica-piante. Nell’introduzione vengono descritti gli sviluppi storici della materia ed esaminati gli studi maggiormente significativi in ordine cronologico, per poi trattare più nel dettaglio tre sperimentazioni in particolare: lo studio di Dorothy Retallack poiché risulta fondamentale per gli sviluppi moderni della materia, uno studio sul condizionamento difensivo causato dalle onde sonore e un recente studio del 2023 a rappresentare il metodo di ricerca moderno. Dopo la corposa introduzione bibliografica viene descritta la sperimentazione effettuata su plantule di Beta vulgaris al fine di stabilire il tempo di esposizione migliore a onde sonore a 432Hz. Dopo aver trattato musicalmente i semi e permesso loro di svilupparsi in plantule, queste sono state analizzate con uno scanner per evidenziare le caratteristiche radicali e gli apici vegetativi. I risultati dimostrano come un’esposizione di 28 minuti rappresenti la tempistica migliore in termini di sviluppo, consolidando gli studi precedentemente condotti su Beta vulgaris che vedevano in questa tempistica i risultati migliori.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/50461