The relationship between gender and video games remains controversial, as the gaming medium was born and has spread in predominantly male dominated spaces. This, together with the perpetuation of gender stereotypes, has for a long time prevented women from approaching video games as a hobby or a work. Over the years, not only has the representation of women in titles evolved, but also the conception of the video game as an exclusively male medium. In fact, more and more women are becoming passionate and manufacturers are expanding the market to female-oriented or gender-neutral oriented titles and marketing operations. Despite the great steps forward, in the common sense and in the gaming communities remains the obstacle of the gender and the women are still pointed out as "out of place". This makes it difficult to be accepted by men gamers within teams and communities, as they fear negative impact across the team due to low expectations of women’s performance. Next to these episodes occur a number of other phenomena, which led to the creation of communities around exclusively female video games, genereted with the aim of reducing the discomfort caused by male harassment and allowing women to enjoy the gaming experience. This work try to bring to the attention phenomena of gender discrimination, sexism, verbal and/or sexual harassment and gatekeeping within the gaming communities on Discord. This is done through a deepening of the literature around the concept of gender, video games and online communities, and the analysis of thirteen semi-structured interviews made on a sample of thirteen women from the global West (Europe and North America). Each of them is passionate about video games, is a gamer more or less habitual and a player within communities on Discord created around video games as a hobby, or around a specific game. The sample is divided into two parts: seven women are enrolled in at least one exclusively female community; the other women are in mixed communities. This analysis is contextualised within a phenomenon of gender discrimination widespread in the gaming world. Morover this work try to identify the possible consequences on girl gamers and any coping mechanism adopted.

Il rapporto tra gender e videogiochi rimane controverso, poiché il medium videoludico è nato e si è diffuso in spazi di dominio prevalentemente maschile. Ciò, insieme alla perpetrazione degli stereotipi di genere, ha impedito per molto tempo alle donne di avvicinarsi ai videogiochi come hobby, passatempo o lavoro. Nel corso degli anni non solo si è evoluta la rappresentazione femminile nei titoli, ma anche la concezione del videogioco come medium esclusivamente maschile. Infatti, sono sempre di più le donne che si appassionano e le case produttrici che allargano il mercato a titoli e operazioni di marketing female-oriented o gender-neutral oriented. Nonostante i grandi passi avanti, nel senso comune e nelle community videoludiche rimane l’ostacolo del genere e le videogiocatrici vengono ancora additate come “fuori posto”. Ciò comporta non poche difficoltà nell’essere accettate dai male gamers all’interno di team e delle community, poiché essi temono ritorsioni su tutta la squadra causate delle basse aspettative sulle performance delle donne. Accanto a questi episodi si verificano una serie di altri fenomeni, che hanno portato alla nascita di community intorno ai videogiochi esclusivamente femminili, create con lo scopo di ridurre il disagio causato dall’harassment maschile e permettere alle donne di godersi l’esperienza videoludica. In questo lavoro si cerca di portare all’attenzione fenomeni di discriminazione di genere, sessismo, molestie verbali e/o sessuali e gatekeeping all’interno delle community videoludiche su Discord. Ciò attraverso un approfondimento della letteratura intorno al concetto di gender, di videogioco e di community online, e l’analisi di tredici interviste semi-strutturate fatte su un campione di tredici donne dell’Occidente globale (Europa e Nord America). Ognuna di esse è appassionata di videogiochi, gamer più o meno abituale e giocatrice all’interno di community su Discord create intorno ai videogiochi come hobby, oppure intorno ad un determinato titolo. Il campione è diviso in due parti: sette donne sono iscritte ad almeno una community esclusivamente femminile; le altre donne sono in community miste. La suddetta analisi viene contestualizzata all’interno di un fenomeno di discriminazione di genere diffuso in modo generalizzato nel mondo videoludico, tentando, inoltre, di individuare le possibili conseguenze sulle videogiocatrici e gli eventuali meccanismi di coping messi in atto dalle stesse.

Siamo le benvenute? Fenomeni di discriminazione di genere nelle community videoludiche online

SALA, EUGENIA
2022/2023

Abstract

The relationship between gender and video games remains controversial, as the gaming medium was born and has spread in predominantly male dominated spaces. This, together with the perpetuation of gender stereotypes, has for a long time prevented women from approaching video games as a hobby or a work. Over the years, not only has the representation of women in titles evolved, but also the conception of the video game as an exclusively male medium. In fact, more and more women are becoming passionate and manufacturers are expanding the market to female-oriented or gender-neutral oriented titles and marketing operations. Despite the great steps forward, in the common sense and in the gaming communities remains the obstacle of the gender and the women are still pointed out as "out of place". This makes it difficult to be accepted by men gamers within teams and communities, as they fear negative impact across the team due to low expectations of women’s performance. Next to these episodes occur a number of other phenomena, which led to the creation of communities around exclusively female video games, genereted with the aim of reducing the discomfort caused by male harassment and allowing women to enjoy the gaming experience. This work try to bring to the attention phenomena of gender discrimination, sexism, verbal and/or sexual harassment and gatekeeping within the gaming communities on Discord. This is done through a deepening of the literature around the concept of gender, video games and online communities, and the analysis of thirteen semi-structured interviews made on a sample of thirteen women from the global West (Europe and North America). Each of them is passionate about video games, is a gamer more or less habitual and a player within communities on Discord created around video games as a hobby, or around a specific game. The sample is divided into two parts: seven women are enrolled in at least one exclusively female community; the other women are in mixed communities. This analysis is contextualised within a phenomenon of gender discrimination widespread in the gaming world. Morover this work try to identify the possible consequences on girl gamers and any coping mechanism adopted.
2022
Are we welcome? Gender discrimination in online gaming communities
Il rapporto tra gender e videogiochi rimane controverso, poiché il medium videoludico è nato e si è diffuso in spazi di dominio prevalentemente maschile. Ciò, insieme alla perpetrazione degli stereotipi di genere, ha impedito per molto tempo alle donne di avvicinarsi ai videogiochi come hobby, passatempo o lavoro. Nel corso degli anni non solo si è evoluta la rappresentazione femminile nei titoli, ma anche la concezione del videogioco come medium esclusivamente maschile. Infatti, sono sempre di più le donne che si appassionano e le case produttrici che allargano il mercato a titoli e operazioni di marketing female-oriented o gender-neutral oriented. Nonostante i grandi passi avanti, nel senso comune e nelle community videoludiche rimane l’ostacolo del genere e le videogiocatrici vengono ancora additate come “fuori posto”. Ciò comporta non poche difficoltà nell’essere accettate dai male gamers all’interno di team e delle community, poiché essi temono ritorsioni su tutta la squadra causate delle basse aspettative sulle performance delle donne. Accanto a questi episodi si verificano una serie di altri fenomeni, che hanno portato alla nascita di community intorno ai videogiochi esclusivamente femminili, create con lo scopo di ridurre il disagio causato dall’harassment maschile e permettere alle donne di godersi l’esperienza videoludica. In questo lavoro si cerca di portare all’attenzione fenomeni di discriminazione di genere, sessismo, molestie verbali e/o sessuali e gatekeeping all’interno delle community videoludiche su Discord. Ciò attraverso un approfondimento della letteratura intorno al concetto di gender, di videogioco e di community online, e l’analisi di tredici interviste semi-strutturate fatte su un campione di tredici donne dell’Occidente globale (Europa e Nord America). Ognuna di esse è appassionata di videogiochi, gamer più o meno abituale e giocatrice all’interno di community su Discord create intorno ai videogiochi come hobby, oppure intorno ad un determinato titolo. Il campione è diviso in due parti: sette donne sono iscritte ad almeno una community esclusivamente femminile; le altre donne sono in community miste. La suddetta analisi viene contestualizzata all’interno di un fenomeno di discriminazione di genere diffuso in modo generalizzato nel mondo videoludico, tentando, inoltre, di individuare le possibili conseguenze sulle videogiocatrici e gli eventuali meccanismi di coping messi in atto dalle stesse.
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discriminazione
videogiochi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/51103