Introduzione L’analgesia e la sedazione sono aspetti fondamentali della gestione del paziente pediatrico ricoverato in Terapia Intensiva. Negli ultimi anni sono stati compiuti numerosi sforzi volti a trovare la medicazione ideale, con i minori effetti collaterali, che non abbia un impatto negativo sul sistema respiratorio e cardiovascolare. In questo contesto, le proprietà peculiari della Ketamina la rendono un farmaco interessante per l’analgosedazione in Terapia Intensiva Pediatrica (TIPed). Tuttavia, gli studi sulla sicurezza nell’utilizzo come adiuvante nell’analgosedazione prolungata del paziente pediatrico sono limitati. Scopo dello studio L’obiettivo primario dello studio è valutare la sicurezza dell’utilizzo di Ketamina come analgo-sedativo in infusione prolungata nel paziente ricoverato in Terapia Intensiva Pediatrica, andando ad analizzare gli effetti avversi manifestatisi durante la sua infusione. L’obiettivo secondario è quello di descrivere l’epatotossicità e le caratteristiche della popolazione che, all’interno dello studio, ha riportato questo effetto avverso. Materiali e metodi Si tratta di uno studio osservazionale retrospettivo monocentrico. I dati sono stati raccolti nel reparto di Terapia Intensiva Pediatrica dell’Azienda Ospedale Università Padova. Sono stati inclusi i pazienti di età inferiore ai 18 anni ricoverati in Terapia Intensiva Pediatrica trattati con un’infusione continua di Ketamina di almeno 7 giorni. Sono stati valutati dati demografici, clinici e di sicurezza. La sicurezza è stata valutata considerando l’insorgenza di effetti avversi correlati all’infusione di Ketamina e lo sviluppo di epatotossicità sulla base dell’aumento dei livelli di GGT e bilirubina durante la sua infusione, utilizzando uno score validato del National Cancer Institute, il CTCAE v5.0. Risultati Sono stati inclusi nello studio 62 pazienti (età mediana 15 mesi, range interquartile RIQ 5-53). Sono state utilizzate dosi mediane di 30 μg/kg/min (RIQ 19-40) e l’infusione è stata protratta per una mediana di 288 ore (RIQ 222-432). In 32/62 pazienti (52%) si sono verificati eventi avversi durante l’infusione, cioè ipertono assiale (n=4), distonia/discinesie (n=1), ipertensione arteriosa sistemica (n=15), tachicardia (n=10), scialorrea (n=17), eritema (n=2), nausea e/o vomito (n=6), laringospasmo (n=2), agitazione (n=9), delirium (n=4). Nel complesso, i pazienti che hanno sperimentato eventi avversi hanno ricevuto un’infusione di Ketamina significativamente più lunga (p=0.003) con dose media (p<0.001), massima (p=0.012) e totale (p<0.001) maggiore; infine, la comparsa di eventi avversi è risultata associata più frequentemente alla concomitante presenza di Propofol (p=0.021). L’aumento della durata d’infusione del farmaco concorre al loro sviluppo fino ad un plateau, oltre il quale chi ha già manifestato eventi avversi non ne manifesterà di ulteriori. Quarantanove pazienti su 58 (84%, di 4 pazienti non è stato possibile reperire i dati necessari) hanno sviluppato epatotossicità, con GGT massima mediana di 447 IU/L (RIQ 154-855, p<0.001). Ventotto pazienti (48%) hanno sviluppato una tossicità clinicamente rilevante di almeno grado 3 (severa). La comparsa di epatotossicità è risultata associata ad una maggior durata d’infusione di Ketamina (p=0.007) mentre la differenza tra i gradi di epatotossicità è influenzata significativamente dalla dose media (p=0.02) e dalla dose totale (p=0.026). Conclusioni I risultati del nostro studio suggeriscono un’associazione tra i dosaggi somministrati, la durata e lo sviluppo di effetti avversi anche epatici. Per il possibile manifestarsi di epatotossicità, è pertanto indicato uno stretto monitoraggio, in particolare della funzione epatica, nei pazienti con infusioni prolungate, minimizzando per quanto possibile i dosaggi. Serviranno studi più ampi con gruppo di controllo per valutare l’impatto clinico di questi dati.

Sicurezza dell’utilizzo della Ketamina come analgosedativo in infusione prolungata: analisi dei pazienti ricoverati in Terapia Intensiva Pediatrica negli ultimi cinque anni

TASCO, VALENTINA
2022/2023

Abstract

Introduzione L’analgesia e la sedazione sono aspetti fondamentali della gestione del paziente pediatrico ricoverato in Terapia Intensiva. Negli ultimi anni sono stati compiuti numerosi sforzi volti a trovare la medicazione ideale, con i minori effetti collaterali, che non abbia un impatto negativo sul sistema respiratorio e cardiovascolare. In questo contesto, le proprietà peculiari della Ketamina la rendono un farmaco interessante per l’analgosedazione in Terapia Intensiva Pediatrica (TIPed). Tuttavia, gli studi sulla sicurezza nell’utilizzo come adiuvante nell’analgosedazione prolungata del paziente pediatrico sono limitati. Scopo dello studio L’obiettivo primario dello studio è valutare la sicurezza dell’utilizzo di Ketamina come analgo-sedativo in infusione prolungata nel paziente ricoverato in Terapia Intensiva Pediatrica, andando ad analizzare gli effetti avversi manifestatisi durante la sua infusione. L’obiettivo secondario è quello di descrivere l’epatotossicità e le caratteristiche della popolazione che, all’interno dello studio, ha riportato questo effetto avverso. Materiali e metodi Si tratta di uno studio osservazionale retrospettivo monocentrico. I dati sono stati raccolti nel reparto di Terapia Intensiva Pediatrica dell’Azienda Ospedale Università Padova. Sono stati inclusi i pazienti di età inferiore ai 18 anni ricoverati in Terapia Intensiva Pediatrica trattati con un’infusione continua di Ketamina di almeno 7 giorni. Sono stati valutati dati demografici, clinici e di sicurezza. La sicurezza è stata valutata considerando l’insorgenza di effetti avversi correlati all’infusione di Ketamina e lo sviluppo di epatotossicità sulla base dell’aumento dei livelli di GGT e bilirubina durante la sua infusione, utilizzando uno score validato del National Cancer Institute, il CTCAE v5.0. Risultati Sono stati inclusi nello studio 62 pazienti (età mediana 15 mesi, range interquartile RIQ 5-53). Sono state utilizzate dosi mediane di 30 μg/kg/min (RIQ 19-40) e l’infusione è stata protratta per una mediana di 288 ore (RIQ 222-432). In 32/62 pazienti (52%) si sono verificati eventi avversi durante l’infusione, cioè ipertono assiale (n=4), distonia/discinesie (n=1), ipertensione arteriosa sistemica (n=15), tachicardia (n=10), scialorrea (n=17), eritema (n=2), nausea e/o vomito (n=6), laringospasmo (n=2), agitazione (n=9), delirium (n=4). Nel complesso, i pazienti che hanno sperimentato eventi avversi hanno ricevuto un’infusione di Ketamina significativamente più lunga (p=0.003) con dose media (p<0.001), massima (p=0.012) e totale (p<0.001) maggiore; infine, la comparsa di eventi avversi è risultata associata più frequentemente alla concomitante presenza di Propofol (p=0.021). L’aumento della durata d’infusione del farmaco concorre al loro sviluppo fino ad un plateau, oltre il quale chi ha già manifestato eventi avversi non ne manifesterà di ulteriori. Quarantanove pazienti su 58 (84%, di 4 pazienti non è stato possibile reperire i dati necessari) hanno sviluppato epatotossicità, con GGT massima mediana di 447 IU/L (RIQ 154-855, p<0.001). Ventotto pazienti (48%) hanno sviluppato una tossicità clinicamente rilevante di almeno grado 3 (severa). La comparsa di epatotossicità è risultata associata ad una maggior durata d’infusione di Ketamina (p=0.007) mentre la differenza tra i gradi di epatotossicità è influenzata significativamente dalla dose media (p=0.02) e dalla dose totale (p=0.026). Conclusioni I risultati del nostro studio suggeriscono un’associazione tra i dosaggi somministrati, la durata e lo sviluppo di effetti avversi anche epatici. Per il possibile manifestarsi di epatotossicità, è pertanto indicato uno stretto monitoraggio, in particolare della funzione epatica, nei pazienti con infusioni prolungate, minimizzando per quanto possibile i dosaggi. Serviranno studi più ampi con gruppo di controllo per valutare l’impatto clinico di questi dati.
2022
Safety of Ketamine’s prolonged infusion as an analgesic: analysis of patients admitted to the Pediatric Intensive Care Unit in the last five years
Ketamina
Tossicità
TIPed
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/51326