La labilità emotiva (anche detta “Sindrome Pseudobulbare” e “incontinenza emotiva”) è una sindrome emotivo-comportamentale che segue diversi disturbi del SNC, tra i quali l’ictus. Essa si manifesta in esperienze emotive instabili con “episodi di risata o pianti incontrollabili”. L’affetto è marcatamente esagerato e inappropriato rispetto a eventi e circostanze. I disturbi del controllo dell’espressione emotiva sono stati classicamente associati a ictus subcorticali bilaterali. Studi sistematici più recenti hanno dimostrato che possono seguire non solo ictus subcorticali bilaterali, ma anche ictus pontini bilaterali e unilaterali, comprese grandi lesioni anteriori, corticosubcorticali, lesioni lenticolocapsulari o talamocapsulari e anche ictus pontini basali. Un’altra spiegazione sostiene un'interruzione delle vie serotoninergiche ascendenti in pazienti con labilità emotiva. Il trattamento farmacologico tradizionale dell'affetto pseudobulbare comprende in gran parte la terapia antidepressiva, inclusi gli antidepressivi triciclici come l'amitriptilina e gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina come la fluvoxamina. I pazienti con PBA hanno complicanze a livello riabilitativo, sociale e di reinserimento lavorativo rappresentando un carico non indifferente per i caregivers e per gli operatori sanitari che non sono preparati alla gestione dei sintomi che questo disturbo comporta. Ad oggi, questa condizione neuropsichiatrica è sottostimata e sottodiagnosticata; spesso confusa con depressione post-ictus o altri disturbi come quello bipolare. È importante ridefinire metodi e scale di valutazione affinchè sia possibile non solo riconoscere la presenza di labilità emotiva in pazienti che hanno avuto ictus, ma anche impostare un trattamento.
La labilità emotiva post-ictus
SENTITO, SARA
2022/2023
Abstract
La labilità emotiva (anche detta “Sindrome Pseudobulbare” e “incontinenza emotiva”) è una sindrome emotivo-comportamentale che segue diversi disturbi del SNC, tra i quali l’ictus. Essa si manifesta in esperienze emotive instabili con “episodi di risata o pianti incontrollabili”. L’affetto è marcatamente esagerato e inappropriato rispetto a eventi e circostanze. I disturbi del controllo dell’espressione emotiva sono stati classicamente associati a ictus subcorticali bilaterali. Studi sistematici più recenti hanno dimostrato che possono seguire non solo ictus subcorticali bilaterali, ma anche ictus pontini bilaterali e unilaterali, comprese grandi lesioni anteriori, corticosubcorticali, lesioni lenticolocapsulari o talamocapsulari e anche ictus pontini basali. Un’altra spiegazione sostiene un'interruzione delle vie serotoninergiche ascendenti in pazienti con labilità emotiva. Il trattamento farmacologico tradizionale dell'affetto pseudobulbare comprende in gran parte la terapia antidepressiva, inclusi gli antidepressivi triciclici come l'amitriptilina e gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina come la fluvoxamina. I pazienti con PBA hanno complicanze a livello riabilitativo, sociale e di reinserimento lavorativo rappresentando un carico non indifferente per i caregivers e per gli operatori sanitari che non sono preparati alla gestione dei sintomi che questo disturbo comporta. Ad oggi, questa condizione neuropsichiatrica è sottostimata e sottodiagnosticata; spesso confusa con depressione post-ictus o altri disturbi come quello bipolare. È importante ridefinire metodi e scale di valutazione affinchè sia possibile non solo riconoscere la presenza di labilità emotiva in pazienti che hanno avuto ictus, ma anche impostare un trattamento.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/51526