Freud e Ricoeur. Archeologia del Sé e memoria felice

Nella filosofia ermeneutica ricoeuriana il rapporto con Freud si ripropone costantemente e viene affrontato per la prima volta in maniera analitica nell'opera "Della interpretazione. Saggio su Freud" (1965) che Ricoeur ha dedicato al padre fondatore della psicoanalisi. Il confronto freudiano acquista maggior valore se posto in relazione al tema della memoria, in virtù delle considerazioni che il filosofo francese propone in "La memoria, la storia, l'oblio" (2000) Per orientarsi in questo tema Ricoeur si affida a due saggi di Freud: "Ricordare, ripetere e rielaborare" e "Lutto e melanconia" grazie a cui propone un'analisi a livello patologico e terapeutico della memoria in cui emerge un nuovo legame: tra il lavoro della memoria e il lavoro del lutto. Ricoeur sostiene che "il lavoro del lutto è il prezzo del lavoro della memoria, e il lavoro della memoria è il beneficio del lavoro del lutto". A questa intensa attività archeologica di recupero degli usi e abusi della memoria, Ricoeur propone il progetto di una memoria felice, riconciliata nel suo indissolubile legame con l'oblio.