La tesi si propone di ricercare compagni substellari (nane brune e pianeti), in associazioni di stelle giovani, nelle vicinanze del Sole (ad esempio l'associazione Tucana-Horologium). Confrontando i dati astrometrici raccolti dalle missioni Hipparcos e Gaia, è possibile calcolare eventuali anomalie di moto proprio delle stelle di queste associazioni. Queste perturbazioni sono causate da oggetti di minor massa che orbitano intorno alle stelle. A partire dall'entità della perturbazione, si possono ricavare dei limiti sulla massa dell'oggetto che la causa, in funzione della sua distanza dalla stella. Questo metodo di rilevazione è tanto più sensibile quanto più aumenta la massa del compagno substellare, rendendolo particolarmente efficace nella rilevazione di pianeti gioviani e nane brune. Le stelle prese in esame appartengono ad associazioni nelle vicinanze del Sole al fine di rendere più efficaci eventuali osservazioni dirette dei compagni substellari, che risultano così avere una separazione angolare maggiore dalla stella che orbitano. Inoltre, trattandosi di sistemi molto giovani, i compagni substellari sono facilmente rilevabili a causa della loro ancora elevata temperatura, permettendo così di indagare le prime fasi dell'evoluzione dei sistemi planetari.
Ricerca di compagni substellari in associazioni giovani con il metodo dell'anomalia di moto proprio
SIMONETTO, RICCARDO
2022/2023
Abstract
La tesi si propone di ricercare compagni substellari (nane brune e pianeti), in associazioni di stelle giovani, nelle vicinanze del Sole (ad esempio l'associazione Tucana-Horologium). Confrontando i dati astrometrici raccolti dalle missioni Hipparcos e Gaia, è possibile calcolare eventuali anomalie di moto proprio delle stelle di queste associazioni. Queste perturbazioni sono causate da oggetti di minor massa che orbitano intorno alle stelle. A partire dall'entità della perturbazione, si possono ricavare dei limiti sulla massa dell'oggetto che la causa, in funzione della sua distanza dalla stella. Questo metodo di rilevazione è tanto più sensibile quanto più aumenta la massa del compagno substellare, rendendolo particolarmente efficace nella rilevazione di pianeti gioviani e nane brune. Le stelle prese in esame appartengono ad associazioni nelle vicinanze del Sole al fine di rendere più efficaci eventuali osservazioni dirette dei compagni substellari, che risultano così avere una separazione angolare maggiore dalla stella che orbitano. Inoltre, trattandosi di sistemi molto giovani, i compagni substellari sono facilmente rilevabili a causa della loro ancora elevata temperatura, permettendo così di indagare le prime fasi dell'evoluzione dei sistemi planetari.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/51851