The consumption of fructose has significantly increased in recent decades due to the use of sucrose and high-fructose corn syrup in beverages and processed foods, contributing to the rise in obesity rates and non-alcoholic fatty liver disease. Fructose intake stimulates de novo lipogenesis in the liver, where carbon precursors of acetyl-CoA are converted into fatty acids. The ATP citrate lyase (ACLY) enzyme cleaves cytosolic citrate to generate acetyl-CoA and is activated after carbohydrates consumption. The authors of this article, using in vivo isotope tracing, demonstrate that liver-specific deletion of ACLY in mice fails to suppress fructose-induced lipogenesis. Dietary fructose is converted to acetate by the gut microbiota, supplying lipogenic acetyl-CoA independently of ACLY. Depletion of the microbiota or silencing of hepatic ACSS2, which generates acetyl-CoA from acetate, strongly suppresses the conversion of fructose into hepatic acetyl-CoA and fatty acids. These data reveal a dual-action mechanism regulating hepatic lipogenesis, where fructolysis within hepatocytes provides a signal to promote the expression of lipogenic genes, while microbial acetate generation fuels lipogenic pools of acetyl-CoA.

Il consumo di fruttosio è aumentato notevolmente negli ultimi decenni a causa dell'utilizzo di saccarosio e sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio nelle bevande e nei cibi processati, contribuendo all'aumento dei tassi di obesità e steatosi epatica non alcolica. L'assunzione di fruttosio stimola la lipogenesi de novo nel fegato, processo che consiste nella conversione di precursori carbonilici in acetil-CoA e poi in acidi grassi. Un ruolo fondamentale è svolto dall'enzima ATP citrato liasi (ACLY), che trasforma il citrato citosolico in acetil-CoA. Gli autori di questo articolo, utilizzando il tracciamento isotopico in vivo, mostrano che la delezione specifica di ACLY nel fegato dei topi non riesce a sopprimere la lipogenesi indotta dal fruttosio. Il fruttosio dietetico viene infatti convertito in acetato dal microbiota intestinale, e ciò fornisce acetil-CoA lipogenico indipendentemente dall'ACLY. La deplezione del microbiota o il silenziamento dell'enzima epatico ACSS2, che genera acetil-CoA dall'acetato, sopprime notevolmente la conversione del fruttosio in acetil-CoA e acidi grassi. I dati rivelano un meccanismo a doppia azione che regola la lipogenesi epatica, in cui la fruttolisi all'interno degli epatociti fornisce un segnale per promuovere l'espressione dei geni lipogenici e la generazione di acetato microbico alimenta i pool lipogenici di acetil-CoA.

Il fruttosio assunto con la dieta induce lipogenesi epatica tramite produzione di acetato da parte del microbiota

LUISE, ANGELA
2022/2023

Abstract

The consumption of fructose has significantly increased in recent decades due to the use of sucrose and high-fructose corn syrup in beverages and processed foods, contributing to the rise in obesity rates and non-alcoholic fatty liver disease. Fructose intake stimulates de novo lipogenesis in the liver, where carbon precursors of acetyl-CoA are converted into fatty acids. The ATP citrate lyase (ACLY) enzyme cleaves cytosolic citrate to generate acetyl-CoA and is activated after carbohydrates consumption. The authors of this article, using in vivo isotope tracing, demonstrate that liver-specific deletion of ACLY in mice fails to suppress fructose-induced lipogenesis. Dietary fructose is converted to acetate by the gut microbiota, supplying lipogenic acetyl-CoA independently of ACLY. Depletion of the microbiota or silencing of hepatic ACSS2, which generates acetyl-CoA from acetate, strongly suppresses the conversion of fructose into hepatic acetyl-CoA and fatty acids. These data reveal a dual-action mechanism regulating hepatic lipogenesis, where fructolysis within hepatocytes provides a signal to promote the expression of lipogenic genes, while microbial acetate generation fuels lipogenic pools of acetyl-CoA.
2022
Dietary fructose feeds hepatic lipogenesis via microbiota-derived acetate
Il consumo di fruttosio è aumentato notevolmente negli ultimi decenni a causa dell'utilizzo di saccarosio e sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio nelle bevande e nei cibi processati, contribuendo all'aumento dei tassi di obesità e steatosi epatica non alcolica. L'assunzione di fruttosio stimola la lipogenesi de novo nel fegato, processo che consiste nella conversione di precursori carbonilici in acetil-CoA e poi in acidi grassi. Un ruolo fondamentale è svolto dall'enzima ATP citrato liasi (ACLY), che trasforma il citrato citosolico in acetil-CoA. Gli autori di questo articolo, utilizzando il tracciamento isotopico in vivo, mostrano che la delezione specifica di ACLY nel fegato dei topi non riesce a sopprimere la lipogenesi indotta dal fruttosio. Il fruttosio dietetico viene infatti convertito in acetato dal microbiota intestinale, e ciò fornisce acetil-CoA lipogenico indipendentemente dall'ACLY. La deplezione del microbiota o il silenziamento dell'enzima epatico ACSS2, che genera acetil-CoA dall'acetato, sopprime notevolmente la conversione del fruttosio in acetil-CoA e acidi grassi. I dati rivelano un meccanismo a doppia azione che regola la lipogenesi epatica, in cui la fruttolisi all'interno degli epatociti fornisce un segnale per promuovere l'espressione dei geni lipogenici e la generazione di acetato microbico alimenta i pool lipogenici di acetil-CoA.
fruttosio
lipogenesi
ACLY
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/51924