Le infezioni nosocomiali sono uno dei problemi sanitari odierni maggiori con un impatto sul 7-10% dei pazienti a livello globale. Una delle varie cause di insorgenza di infezioni ospedaliere è la contaminazione ambientale. Vista l’importanza di queste infezioni sta diventando sempre più necessario lo sviluppo di una tecnologia di sanificazione utilizzabile anche in presenza di esseri umani. Una valida soluzione al problema potrebbe essere l’utilizzo di lampade a luce UV, che è stato dimostrato essere dannosa per i microorganismi in un certo range di lunghezze d’onda (200 - 280 nm). Lampade che emettono a 254 nm sono già in commercio e vengono utilizzate per la sanificazione di ambienti vuoti in quanto nocive per l’uomo. Lo studio di una differente lunghezza d’onda, 222 nm, ha preso piede negli ultimi anni in quanto sembrerebbe avere la stessa efficacia microbicida ma senza essere nociva per l’uomo. In questa tesi si propone l’analisi di alcuni articoli di letteratura che studiano l’efficacia, l’applicabilità e la sicurezza dell’utilizzo della luce UV a 222 nm per la sanificazione degli ambienti. Sebbene i dati fino ad ora ottenuti siano promettenti, si è ancora lontani dal poter applicare questa tecnologia nella vita reale ma con l’avanzare delle ricerche potrebbe rivelarsi un valido alleato contro le infezioni nosocomiali e non solo.
Impiego della luce UV a 222 nm quale agente antimicrobico per la sanificazione degli ambienti
DOTOLI, ALESSIA
2022/2023
Abstract
Le infezioni nosocomiali sono uno dei problemi sanitari odierni maggiori con un impatto sul 7-10% dei pazienti a livello globale. Una delle varie cause di insorgenza di infezioni ospedaliere è la contaminazione ambientale. Vista l’importanza di queste infezioni sta diventando sempre più necessario lo sviluppo di una tecnologia di sanificazione utilizzabile anche in presenza di esseri umani. Una valida soluzione al problema potrebbe essere l’utilizzo di lampade a luce UV, che è stato dimostrato essere dannosa per i microorganismi in un certo range di lunghezze d’onda (200 - 280 nm). Lampade che emettono a 254 nm sono già in commercio e vengono utilizzate per la sanificazione di ambienti vuoti in quanto nocive per l’uomo. Lo studio di una differente lunghezza d’onda, 222 nm, ha preso piede negli ultimi anni in quanto sembrerebbe avere la stessa efficacia microbicida ma senza essere nociva per l’uomo. In questa tesi si propone l’analisi di alcuni articoli di letteratura che studiano l’efficacia, l’applicabilità e la sicurezza dell’utilizzo della luce UV a 222 nm per la sanificazione degli ambienti. Sebbene i dati fino ad ora ottenuti siano promettenti, si è ancora lontani dal poter applicare questa tecnologia nella vita reale ma con l’avanzare delle ricerche potrebbe rivelarsi un valido alleato contro le infezioni nosocomiali e non solo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/51974