Ormai da diversi anni si cercano di risolvere alcune problematiche ambientali legate al mantenimento della biodiversità e alla sostenibilità e, se per alcuni ambiti sono state trovate delle soluzioni , per molti altri si è ancora lontani dall’obiettivo. In particolare, l’agricoltura moderna rappresenta tutt’oggi una sfida per gli scienziati, che cercano di risolvere problemi quali l’inquinamento dei suoli, dell’aria o dell’acqua e la perdita di elementi faunistici. Inoltre, molto spesso le tecniche agricole prevedono lo sfruttamento dei terreni coltivati fino al massimo delle loro possibilità, impoverendoli. In questo elaborato ho voluto proprio approfondire questo aspetto ed esaminando le recenti ricerche scientifiche, l’articolo intitolato Impact of conservation tillage and organic farming on the diversity of arbuscular mycorrhizal fungi pubblicato dalla rivista Soil Biology and Biochemistry ha attirato la mia attenzione. L’uso dei miceti in associazione con le radici delle piante apporta diversi benefici, come per esempio un miglior assorbimento delle sostanze nutritive e una diminuzione della presenza di metalli pesanti nei germogli. Tuttavia, nei terreni coltivati il loro insediamento non è semplice a causa di un utilizzo troppo intensivo del suolo e di pratiche agricole altrettanto aggressive. L’articolo si basa sull’esperimento effettuato nel 2015 nella valle di SIssle (Frick, Svizzera) da diversi studiosi, (tra cui Verena Säle, Paula Aguilera e Endre Laczko), per indagare l’impatto di diverse tecniche agricole sulle comunità di funghi micorrizici in simbiosi con le piante coltivate. Lo scopo di tale lavoro era verificare se, con un uso meno intenso dei suoli, le coltivazioni potessero beneficiare degli effetti dei funghi, arrivando a bilanciare produttività e sostenibilità. Questa è appunto la domanda alla quale tenterò di rispondere.

Micorrize e agricoltura: influenze e relazioni.

COLELLA, CHIARA
2022/2023

Abstract

Ormai da diversi anni si cercano di risolvere alcune problematiche ambientali legate al mantenimento della biodiversità e alla sostenibilità e, se per alcuni ambiti sono state trovate delle soluzioni , per molti altri si è ancora lontani dall’obiettivo. In particolare, l’agricoltura moderna rappresenta tutt’oggi una sfida per gli scienziati, che cercano di risolvere problemi quali l’inquinamento dei suoli, dell’aria o dell’acqua e la perdita di elementi faunistici. Inoltre, molto spesso le tecniche agricole prevedono lo sfruttamento dei terreni coltivati fino al massimo delle loro possibilità, impoverendoli. In questo elaborato ho voluto proprio approfondire questo aspetto ed esaminando le recenti ricerche scientifiche, l’articolo intitolato Impact of conservation tillage and organic farming on the diversity of arbuscular mycorrhizal fungi pubblicato dalla rivista Soil Biology and Biochemistry ha attirato la mia attenzione. L’uso dei miceti in associazione con le radici delle piante apporta diversi benefici, come per esempio un miglior assorbimento delle sostanze nutritive e una diminuzione della presenza di metalli pesanti nei germogli. Tuttavia, nei terreni coltivati il loro insediamento non è semplice a causa di un utilizzo troppo intensivo del suolo e di pratiche agricole altrettanto aggressive. L’articolo si basa sull’esperimento effettuato nel 2015 nella valle di SIssle (Frick, Svizzera) da diversi studiosi, (tra cui Verena Säle, Paula Aguilera e Endre Laczko), per indagare l’impatto di diverse tecniche agricole sulle comunità di funghi micorrizici in simbiosi con le piante coltivate. Lo scopo di tale lavoro era verificare se, con un uso meno intenso dei suoli, le coltivazioni potessero beneficiare degli effetti dei funghi, arrivando a bilanciare produttività e sostenibilità. Questa è appunto la domanda alla quale tenterò di rispondere.
2022
Mycorrhizae and agriculture: influences and relations.
Micorrize
Agricoltura
tipi di suolo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/52028