Inside COP26: narratives and dialogues dealing with climate justice and fossil fuel-non proliferation treaty

At present, climate change is one of the most important challenges which humanity is facing to safeguard the Biosphere, including human beings. The last eight years on record have been the hottest eight ever recorded in terms of global mean temperature, since reference period 1850-1900. The last report of the International Panel on Climate Change (IPCC, AR6) declared unequivocal the influence of human activities on the actual climate change and the relative impacts on ecosystems and societies. Climate diplomacy concerns the negotiation process of governance to reach international agreements against climate change. The Conference of Parties (COP) is the political context where the promotion of the necessary decisions have been taken with the main goal to stabilize the greenhouse gasses (GHG) emission and define a sustainable development path. During the COP21 in 2015, the United Nation defined a global international pledge to tackle the ongoing climate crisis: the Paris Agreement. The goal is to cut off the GHG emission and not exceed the 2°C of global warming , aiming to stay below 1.5°C through the implementation of mitigation and adaptation measures as well promoting a multilevel governance model. The last relevant COP based on the negotiation results obtained is the COP26 (2021) in Glasgow. The present research implemented thanks to the “Visto Climatico” project analyses from inside the COP26 with the aims to investigate the key aspects and outcomes focusing on the fossil fuel non-proliferation initiative as the Fossil Fuel Non-Proliferation Treaty (FFNPT) and climate justice.

Ad oggi, il cambiamento climatico è una delle maggiori sfide che l’umanità sta affrontando per quanto riguarda la salvaguardia della biosfera, incluso l’essere umano stesso. Con riferimento al periodo tra il 1850 e il 1900, osservando le temperature medie globali, gli ultimi otto anni sono stati i più caldi mai registrati. Secondo l’ultimo report dell’International Panel on Climate Change (IPCC, AR6), le attività umane hanno inequivocabilmente influenzato il cambiamento climatico e i relativi impatti su ecosistemi e società. La diplomazia climatica riguarda i processi di negoziazione della governance al fine di raggiungere accordi internazionali contro il cambiamento climatico. La Conferenza delle Parti (COP) è il contesto politico all’interno del quale vengono prese le decisioni necessarie al fine di stabilizzare le emissioni dei gas serra (GHG) e promuovere un percorso di sviluppo sostenibile. Alla COP21 del 2015, le Nazioni Unite hanno stipulato un accordo internazionale globale per affrontare la crisi climatica: l'Accordo di Parigi. L’obiettivo è quello di ridurre le emissioni di gas serra in modo da non superare i 2°C di aumento delle temperature globali, cercando di limitarsi ad 1.5°C grazie all’implementazione di misure per la mitigazione e l’adattamento, e promuovendo un modello di governance multi-livello. L’ultima COP rilevante, basandosi sui risultati delle negoziazioni, è stata la COP26 (2021) a Glasgow. Questa ricerca, implementata grazie al progetto “Visto Climatico” analizza la COP26 dal suo interno investigando i temi ed i risultati fondamentali e concentrandosi sulla giustizia climatica e sulle iniziative di non proliferazione dei combustibili fossili come il Trattato di Non Proliferazione Fossile (FFNPT).