Lo scopo del presente studio è stato quello di valutare l’influenza dei fattori gestionali e strutturali di un’azienda di bovine da latte sull’incidenza di patologie del periodo di transizione. Questo periodo, definito come le tre settimane antecedenti e le tre settimane conseguenti al parto, è caratterizzato da un insieme di cambiamenti metabolici, fisiologici ed endocrinologici che, se non gestiti correttamente, possono portare ad un aumentato rischio di incidenza di patologie come ipocalcemia, ritenzione placentare, chetosi, metrite, dislocazione abomasale e mastiti. Sono state prese in considerazione 17 aziende delle Provincie di Padova, Vicenza e Treviso per un totale di 221 animali di razza Frisona. Per queste aziende sono stati raccolti tutti i dati riguardanti le strutture, la gestione, la produzione e gli aspetti riproduttivi; inoltre sono stati campionati gli animali 7 ( 3) giorni prima del parto (T1), 7 ( 3) giorni dopo il parto (T2) e 21 ( 3) giorni post-parto (T3). Per ogni bovina sono stati raccolti i dati identificativi e la produzione lattea a T2 e T3, il BCS, la circonferenza toracica, il pH urinario e l’ADT; inoltre, sono stati raccolti i campioni ematici, fecali e di pelo per le successive analisi del profilo metabolico e del livello di cortisolo; infine sono state analizzate le condizioni uterine e la presenza di eventuali patologie nel post-parto. Sulla base dell’incidenza di queste ultime, le aziende sono state classificate in base all’incidenza di patologie in aziende a basso, medio o alto rischio e sono stati analizzati i vari fattori incidenti. Dal presente studio è emerso che le aziende con basso o medio rischio di patologie, presentano un’età media al primo parto inferiore (24.3 mesi), un’asciutta di 60 giorni, una lunghezza media degli abbeveratoi maggiore (3.2 m) e una gestione dell’introduzione in asciutta in gruppi rispetto alle aziende ad alto rischio. Il cortisolo medio aziendale misurato è risultato più elevato se il numero di bovine in preparto è maggiore, se la lunghezza del fronte mangiatoia è maggiore, se le cuccette in lattazione sono più numerose e se le cuccette in asciutta sono meno numerose. Infine, il cortisolo estratto dal pelo a 21 giorni post-parto è risultato maggiore se l’animale è stato colpito da una patologia metabolica nel post-parto.
STUDIO DEI FATTORI CONDIZIONANTI L'INSORGENZA DI PATOLOGIE NEL POST PARTO DELLA VACCA DA LATTE: ANALISI DEL RISCHIO DI VARIABILI GESTIONALI
TOGNI, ANNA
2022/2023
Abstract
Lo scopo del presente studio è stato quello di valutare l’influenza dei fattori gestionali e strutturali di un’azienda di bovine da latte sull’incidenza di patologie del periodo di transizione. Questo periodo, definito come le tre settimane antecedenti e le tre settimane conseguenti al parto, è caratterizzato da un insieme di cambiamenti metabolici, fisiologici ed endocrinologici che, se non gestiti correttamente, possono portare ad un aumentato rischio di incidenza di patologie come ipocalcemia, ritenzione placentare, chetosi, metrite, dislocazione abomasale e mastiti. Sono state prese in considerazione 17 aziende delle Provincie di Padova, Vicenza e Treviso per un totale di 221 animali di razza Frisona. Per queste aziende sono stati raccolti tutti i dati riguardanti le strutture, la gestione, la produzione e gli aspetti riproduttivi; inoltre sono stati campionati gli animali 7 ( 3) giorni prima del parto (T1), 7 ( 3) giorni dopo il parto (T2) e 21 ( 3) giorni post-parto (T3). Per ogni bovina sono stati raccolti i dati identificativi e la produzione lattea a T2 e T3, il BCS, la circonferenza toracica, il pH urinario e l’ADT; inoltre, sono stati raccolti i campioni ematici, fecali e di pelo per le successive analisi del profilo metabolico e del livello di cortisolo; infine sono state analizzate le condizioni uterine e la presenza di eventuali patologie nel post-parto. Sulla base dell’incidenza di queste ultime, le aziende sono state classificate in base all’incidenza di patologie in aziende a basso, medio o alto rischio e sono stati analizzati i vari fattori incidenti. Dal presente studio è emerso che le aziende con basso o medio rischio di patologie, presentano un’età media al primo parto inferiore (24.3 mesi), un’asciutta di 60 giorni, una lunghezza media degli abbeveratoi maggiore (3.2 m) e una gestione dell’introduzione in asciutta in gruppi rispetto alle aziende ad alto rischio. Il cortisolo medio aziendale misurato è risultato più elevato se il numero di bovine in preparto è maggiore, se la lunghezza del fronte mangiatoia è maggiore, se le cuccette in lattazione sono più numerose e se le cuccette in asciutta sono meno numerose. Infine, il cortisolo estratto dal pelo a 21 giorni post-parto è risultato maggiore se l’animale è stato colpito da una patologia metabolica nel post-parto.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Togni_Anna.pdf
accesso aperto
Dimensione
2.56 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.56 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/52171