MISURAZIONE E STUDIO DELLO SPESSORE DELLA FASCIA PROFONDA DI SOGGETTI LOMBALGICI

La fascia toracolombare (TLF) svolge un ruolo importante nella stabilizzazione della spina dorsale, poiché rappresenta l’involucro che racchiude i muscoli erettori della colonna. Negli ultimi anni sono stati fatti molti studi che dimostrano un aumento dello spessore della fascia toracolombare nei pazienti affetti da lombalgia. L’obbiettivo di questo studio è quello di trovare una correlazione tra l’ispessimento della fascia profonda della schiena di soggetti lombalgici e vari fattori quali l’età, il sesso o la posizione anatomica in cui è stata eseguita la misurazione. Per effettuare le misurazioni degli spessori sono state utilizzate delle immagini di risonanza magnetica (MRI) di 30 pazienti con lombalgia, che sono state acquisite a livello dell’ilo del rene (livello vertebrale T12-L1). Solo dopo aver raccolto tutte le misurazioni in entrambi gli emisomi ed averle suddivise in due quadranti in base al punto anatomico in cui sono state prese, sono stati rivelati l’età ed il sesso dei pazienti, sulla base dei quali è stata eseguita l’analisi statistica. Oltre a questi due fattori, per effettuare l’analisi, sono stati considerati anche il confronto tra le misure degli emisomi destro e sinistro ed il quadrante in cui erano situate le misurazioni. I risultati hanno mostrato che i principali fattori che influenzano l’aumento dello spessore della fascia toracolombare sono l’età e la posizione anatomica in cui viene presa la misura, ovvero il quadrante, ma senza differenza tra emisomi. In particolare, i soggetti over 65 anni mostrano un ispessimento maggiore della fascia rispetto agli under 65 e la fascia risulta più spessa se la misurazione viene presa in corrispondenza del secondo quadrante, il quale risulta più distante dal corpo vertebrale rispetto al primo. Questo studio dimostra quindi che, con l’avanzare dell’età, lo spessore della fascia toracolombare di soggetti con lombagia aumenta e come lo spessore varia in base alla posizione anatomica, definendo quindi l’importanza di una valutazione ed un trattamento paziente specifici e sito specifici.