È stato dimostrato il legame tra alterazioni del tessuto fasciale e numerose patologie, in particolare le disfunzioni muscolo-scheletriche, grazie al quale è possibile trattare tali patologie intervenendo sul tessuto fasciale stesso. Tuttavia, la struttura della fascia e il suo comportamento meccanico non sono ancora completamente noti. Queste conoscenze sono indispensabili per trattare il dolore in maniera corretta. Lo scopo dello studio è quello di caratterizzare il comportamento meccanico del tessuto fasciale addominale in risposta a prove di trazione uniassiali a rottura. Si vuole verificare sia la risposta a sollecitazione in direzioni diverse (cranio-caudale e latero-mediale) all’interno dello stesso tipo di fascia (superficiale o profonda), sia la risposta delle due diverse fasce rispetto alla medesima direzione di sollecitazione. I test sono stati svolti con l’utilizzo del macchinario Biomomentum Mach-1. I dati sono stati raccolti in file Excel ed elaborati attraverso il software MATLAB®. L’analisi statistica è stata condotta tramite l’utilizzo del software Minitab. La fascia superficiale suggerisce un comportamento non statisticamente anisotropo, mentre la fascia profonda ha presentato un comportamento statisticamente anisotropo. Le due fasce hanno mostrato un comportamento significativamente differente tra loro rispetto alla stessa direzione di sollecitazione. I risultati ottenuti sono coerenti con le conclusioni tratte da altri studi e confermano la diversa costituzione in termini di quantità ed orientamento di fibre nelle due tipologie di fascia e la conseguente necessità di valutarle e trattarle attraverso terapie differenti.
Prove di trazione uniassiale su fascia addominale umana superficiale e profonda: analisi dei dati sperimentali
SCARAMELLA MESSULAN, ANITA
2022/2023
Abstract
È stato dimostrato il legame tra alterazioni del tessuto fasciale e numerose patologie, in particolare le disfunzioni muscolo-scheletriche, grazie al quale è possibile trattare tali patologie intervenendo sul tessuto fasciale stesso. Tuttavia, la struttura della fascia e il suo comportamento meccanico non sono ancora completamente noti. Queste conoscenze sono indispensabili per trattare il dolore in maniera corretta. Lo scopo dello studio è quello di caratterizzare il comportamento meccanico del tessuto fasciale addominale in risposta a prove di trazione uniassiali a rottura. Si vuole verificare sia la risposta a sollecitazione in direzioni diverse (cranio-caudale e latero-mediale) all’interno dello stesso tipo di fascia (superficiale o profonda), sia la risposta delle due diverse fasce rispetto alla medesima direzione di sollecitazione. I test sono stati svolti con l’utilizzo del macchinario Biomomentum Mach-1. I dati sono stati raccolti in file Excel ed elaborati attraverso il software MATLAB®. L’analisi statistica è stata condotta tramite l’utilizzo del software Minitab. La fascia superficiale suggerisce un comportamento non statisticamente anisotropo, mentre la fascia profonda ha presentato un comportamento statisticamente anisotropo. Le due fasce hanno mostrato un comportamento significativamente differente tra loro rispetto alla stessa direzione di sollecitazione. I risultati ottenuti sono coerenti con le conclusioni tratte da altri studi e confermano la diversa costituzione in termini di quantità ed orientamento di fibre nelle due tipologie di fascia e la conseguente necessità di valutarle e trattarle attraverso terapie differenti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/52403