LA MISURAZIONE DEL RISCHIO DI CREDITO E I SUOI LIMITI

Il termine rischio è un concetto molto ampio, spesso visto sotto una lente negativa, come un evento che arreca un danno. Tra i vari tipi di rischio in ambito finanziario, per gli intermediari creditizi e le banche d'investimento, il rischio di credito rappresenta la principale fonte di incertezza a cui dover far fronte. Di qui l'introduzione delle componenti elementari che lo caratterizzano e che ne consentono una stima. Importante è il concetto di rating come sistema di giudizio sintetico sul grado di affidabilità dei soggetti economici, ordinato su una scala discreta. Attraverso questo indicatore le banche sono in grado di stimare in autonomia quanti, all'interno di quella classe di merito, in media falliranno e sulla base di questa stima effettuare gli accantonamenti e di conseguenza il pricing. Il rischio di credito, se mal considerato, può provocare danni, oltre alla singola banca, anche all’intero sistema finanziario. Diversi sono stati i casi nella storia recente e non, in cui un errore di valutazione del rischio ha portato il fallimento di banche, Stati e aziende. Fondamentale per scongiurare questo è un'attenta analisi della Probability of Default. L'obiettivo dell'analista del credito è quello, attraverso un attento studio dei fattori che caratterizzano la controparte, di giungere a una stima quanto più affidabile possibile della PD per evitare l'evento default. Infine, risulterà interessante approfondire il concetto di rapporto rischio-rendimento, portando come esempio dei grafici relativi alle curve di rendimento di alcuni titoli di stato.