Le malattie valvolari cardiache, a causa dell’aumento dell’aspettativa di vita e del loro carattere degenerativo, colpiscono un numero sempre maggiore di persone. In molti casi, la chirurgia rimane il trattamento definitivo. Esistono due diverse tecniche attualmente in uso: l’impiego delle valvole protesiche tradizionali e l’impiego di valvole protesiche transcutanee. L’applicazione delle protesi tradizionali richiede un’operazione a cielo aperto: si procede con un’incisione nel torace, si ferma temporaneamente il cuore applicando al paziente una macchina cuore-polmone, e si sostituisce la valvola danneggiata. L’innesto di una valvola transcutanea prevede invece una procedura meno invasiva: la protesi viene montata su uno stent e trasportata all’interno della valvola malata per mezzo di un catetere. Questo secondo approccio rappresenta un’alternativa per quei pazienti non idonei alla chirurgia tradizionale a causa di fattori come età, fragilità o altre condizioni cliniche non favorevoli. Oltre alla diversa procedura, le principali differenze tra valvole tradizionali e transcutanee riguardano il tempo di recupero e il tipo di valvola utilizzata. Le valvole transcutanee sono per lo più di tipo biologico, mentre le protesi tradizionali possono essere di tipo biologico o meccanico. Quest’ultime, rispetto alle prime, risultano più durevoli, ma richiedono una terapia anticoagulante a vita. La presente tesina si concentrerà quindi sul confronto tra valvole tradizionali e transcutanee, illustrando i diversi modelli e discutendo i rispettivi vantaggi e svantaggi.
Confronto tra le protesi valvolari cardiache tradizionali e transcutanee
COLLESEI, MARTA
2022/2023
Abstract
Le malattie valvolari cardiache, a causa dell’aumento dell’aspettativa di vita e del loro carattere degenerativo, colpiscono un numero sempre maggiore di persone. In molti casi, la chirurgia rimane il trattamento definitivo. Esistono due diverse tecniche attualmente in uso: l’impiego delle valvole protesiche tradizionali e l’impiego di valvole protesiche transcutanee. L’applicazione delle protesi tradizionali richiede un’operazione a cielo aperto: si procede con un’incisione nel torace, si ferma temporaneamente il cuore applicando al paziente una macchina cuore-polmone, e si sostituisce la valvola danneggiata. L’innesto di una valvola transcutanea prevede invece una procedura meno invasiva: la protesi viene montata su uno stent e trasportata all’interno della valvola malata per mezzo di un catetere. Questo secondo approccio rappresenta un’alternativa per quei pazienti non idonei alla chirurgia tradizionale a causa di fattori come età, fragilità o altre condizioni cliniche non favorevoli. Oltre alla diversa procedura, le principali differenze tra valvole tradizionali e transcutanee riguardano il tempo di recupero e il tipo di valvola utilizzata. Le valvole transcutanee sono per lo più di tipo biologico, mentre le protesi tradizionali possono essere di tipo biologico o meccanico. Quest’ultime, rispetto alle prime, risultano più durevoli, ma richiedono una terapia anticoagulante a vita. La presente tesina si concentrerà quindi sul confronto tra valvole tradizionali e transcutanee, illustrando i diversi modelli e discutendo i rispettivi vantaggi e svantaggi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/52560