Le strutture per la coltura cellulare in vitro sono sempre più realizzate su modello tridimensionale poiché rispetto ai modelli in 2D rappresentano più efficacemente le condizioni fisiologiche in cui si trovano le cellule nel corpo umano. Per costruire tali strutture si ricorre spesso alla biostampa 3D che permette una certa precisione nonché riproducibilità. Una delle sfide della ricerca è trovare la combinazione ideale di materiali, condizioni operative e metodi per simulare il più fedelmente possibile il micro ambiente cellulare e le sue dinamiche. In quest'elaborato, individuata la GelMa come prestante bio inchiostro, si analizzano due tipologie di materiale ovvero la GelMa pura e un blend di GelMa e Pluronic F127. A quasi parità di proprietà meccaniche e fisico-chimiche si vuole trovare la relazione che lega la diversa porosità al coefficiente di diffusione tramite prove di Frap (Fluorescence recovery after photobleaching) dove vengono utilizzati dei cromofori di diverso peso molecolare, dai 4 ai 250 kDa, che dovrebbero simulare la diffusione nei due bio materiali di nutrienti o più in generale delle molecole. Sono state effettuate anche delle prove di un blend tra GelMa e Lap.
Analisi del coefficiente di diffusione di biomateriali per la creazione di modelli 3D tramite biostampa
SCARFÒ, LETIZIA
2022/2023
Abstract
Le strutture per la coltura cellulare in vitro sono sempre più realizzate su modello tridimensionale poiché rispetto ai modelli in 2D rappresentano più efficacemente le condizioni fisiologiche in cui si trovano le cellule nel corpo umano. Per costruire tali strutture si ricorre spesso alla biostampa 3D che permette una certa precisione nonché riproducibilità. Una delle sfide della ricerca è trovare la combinazione ideale di materiali, condizioni operative e metodi per simulare il più fedelmente possibile il micro ambiente cellulare e le sue dinamiche. In quest'elaborato, individuata la GelMa come prestante bio inchiostro, si analizzano due tipologie di materiale ovvero la GelMa pura e un blend di GelMa e Pluronic F127. A quasi parità di proprietà meccaniche e fisico-chimiche si vuole trovare la relazione che lega la diversa porosità al coefficiente di diffusione tramite prove di Frap (Fluorescence recovery after photobleaching) dove vengono utilizzati dei cromofori di diverso peso molecolare, dai 4 ai 250 kDa, che dovrebbero simulare la diffusione nei due bio materiali di nutrienti o più in generale delle molecole. Sono state effettuate anche delle prove di un blend tra GelMa e Lap.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/52660