Il risparmio energetico nelle macchine per la tintura tessile

This thesis intends to give a general picture of the economic and energy situation of textile dyeing machines for small production, determining the operating aspects and components both from a design and an energy point of view. In particular, the intention is to carry out a general analysis of a machine currently on the market in the textile machinery sector, not only describing the functioning of each component, but also exposing the characteristics of energy consumption and the solutions (effectively or desirable) to be a point of view of both thermal and electrical recovery. The exposition of these choices concerns in particular those that have been applied on the market, and which therefore are the result of years of experience of the manufacturers of textile dyeing machines, and their realization tends to meet the needs of dyehouses that they aim investments in their production both towards an environmental impact as green as possible and towards energy and economic savings. While some solutions reconcile both needs, others require a compromise between increasing the productivity of a dry cleaner and increasing consumption (and therefore waste). The feasibility of one or the other must not only be the responsibility of the dyehouse that buys the machine, but it is also the prerogative of the machine manufacturers themselves, who always try to be more competitive on the market. Considering the importance of the textile machinery sector for the Italian economy both in Europe and in the world (Italy is the second nation for exports of textile machinery in Europe after Germany), study the energy aspect of the technologies of the dyeing is a constantly evolving goal, aimed at maximizing the benefits of energy savings by minimizing costs and maintaining global efficiencies as high as possible. This is even more evident if we consider that the textile sector is among the economic sectors with the greatest environmental impact that exist, both in terms of energy consumption and water consumption.

In questo elaborato si intende dare un quadro generale sulla situazione economica ed energetica delle macchine di tintoria tessile per la piccola produzione, determinandone gli aspetti di funzionamento e componentistiche sia da un punto di vista della progettazione che da un punto di vista energetico. In particolare, si intende eseguire un'analisi generale di una macchina attualmente in commercio nel settore del meccanotessile, non solo andando a descriverne il funzionamento di ogni componente, ma anche esponendone le caratteristiche di consumo energetico e le soluzioni (apportate effettivamente o auspicabili) da un punto di vista sia del recupero termico sia di quello elettrico. L'esposizione di tali scelte riguarda in particolar modo quelle che sono state applicate in commercio, e che quindi sono il frutto di anni di esperienza dei produttori di macchine per la tintura tessile, e la loro realizzazione tende ad andare incontro alle esigenze di tintorie che puntano gli investimenti sulla loro produzione tanto verso un impatto ambientale il più green possibile quanto verso un risparmio energetico ed economico. Mentre alcune soluzioni conciliano entrambe le esigenze, altre necessitano di un compromesso tra l'aumento della produttività di una tintoria e l'aumento dei consumi (e quindi degli sprechi). La fattibilità delle une o delle altre non deve essere solo a carico della tintoria che compra la macchina, ma è anche prerogativa degli stessi produttori di macchine, i quali cercano sempre di essere più competitivi sul mercato. Considerando l’importanza che riveste il settore del meccanotessile per l’economia italiana tanto in Europa quanto nel Mondo (l’Italia è la seconda nazione per esportazione nel meccanotessile in Europa dopo la Germania), studiare l’aspetto energetico delle tecnologie delle macchine per la tintura è un obiettivo in continua evoluzione, volto alla massimizzazione dei benefici di risparmio energetico minimizzandone i costi e mantenendo efficienze globali le più alte possibile. Ciò risulta ancora più evidente se si considera che il settore del tessile è tra i comparti economici con più impatto ambientale che esistano, sia per i consumi energetici che per i consumi idrici.