L’elaborato tratta il tema della salute e sicurezza nella legislazione europea ed italiana per l’economia circolare. Questo sistema economico ha l’obiettivo di rendere l’Unione Europea completamente sostenibile. Dopo diversi incidenti rilevanti, l’opinione pubblica si è resa conto che l’ambiente e la salute e sicurezza umana sono strettamente connesse. L’obiettivo è quello di individuare se, nelle direttive, nei regolamenti e nei decreti riguardanti la circular economy, sia presente il tema della salute e sicurezza in generale e sul lavoro. Non si troveranno molti contenuti visto che l’economia circolare è un modello di produzione e consumo nato recentemente ed in continua evoluzione. Si è cercato di individuare se, in ogni singolo documento, sia trattato il tema della salute e sicurezza e se sono presenti azioni concrete, target o indicatori. Focalizzandosi poi sulla salute e sicurezza sul lavoro si è data risposta ad altri quesiti: quali sono i rischi più discussi nei documenti, se sono previste misure preventive o protettive, a quali soggetti dell’economia circolare sono attribuiti i rischi e se sono disposizioni unicamente dedicate ai lavoratori o di carattere generale. È risultato che il produttore della materia prima secondaria è il soggetto più regolamentato nei documenti europei. Nella legislazione italiana invece la ripartizione delle disposizioni tra gli attori dell’economia circolare è molto più omogenea. I documenti italiani danno indicazioni più concrete rispetto a quelli comunitari. In entrambi i casi è evidente una maggiore sensibilità alla salute e sicurezza con il passare del tempo. Analizzando unicamente la salute e sicurezza nel contesto dell’attività lavorativa è evidente che il rischio più presente è di tipo chimico. Le misure necessarie per ridurre il rischio sono preventive o protettive: non è mai indicato di adottarle entrambe nei documenti analizzati. Il soggetto più normato è il gestore del rifiuto. Alcune disposizioni riguardano unicamente i lavoratori mentre altre anche la popolazione in generale. Nel complesso quindi il tema della salute e sicurezza è trattato in maniera estremamente marginale, in particolare quella sul lavoro è quasi assente. È fondamentale quindi emanare norme giuridiche in merito per poter stare al passo con l’evoluzione dell’economia circolare.
Il tema della salute e sicurezza nella legislazione europea per l'economia circolare
BORIN, MARCO
2022/2023
Abstract
L’elaborato tratta il tema della salute e sicurezza nella legislazione europea ed italiana per l’economia circolare. Questo sistema economico ha l’obiettivo di rendere l’Unione Europea completamente sostenibile. Dopo diversi incidenti rilevanti, l’opinione pubblica si è resa conto che l’ambiente e la salute e sicurezza umana sono strettamente connesse. L’obiettivo è quello di individuare se, nelle direttive, nei regolamenti e nei decreti riguardanti la circular economy, sia presente il tema della salute e sicurezza in generale e sul lavoro. Non si troveranno molti contenuti visto che l’economia circolare è un modello di produzione e consumo nato recentemente ed in continua evoluzione. Si è cercato di individuare se, in ogni singolo documento, sia trattato il tema della salute e sicurezza e se sono presenti azioni concrete, target o indicatori. Focalizzandosi poi sulla salute e sicurezza sul lavoro si è data risposta ad altri quesiti: quali sono i rischi più discussi nei documenti, se sono previste misure preventive o protettive, a quali soggetti dell’economia circolare sono attribuiti i rischi e se sono disposizioni unicamente dedicate ai lavoratori o di carattere generale. È risultato che il produttore della materia prima secondaria è il soggetto più regolamentato nei documenti europei. Nella legislazione italiana invece la ripartizione delle disposizioni tra gli attori dell’economia circolare è molto più omogenea. I documenti italiani danno indicazioni più concrete rispetto a quelli comunitari. In entrambi i casi è evidente una maggiore sensibilità alla salute e sicurezza con il passare del tempo. Analizzando unicamente la salute e sicurezza nel contesto dell’attività lavorativa è evidente che il rischio più presente è di tipo chimico. Le misure necessarie per ridurre il rischio sono preventive o protettive: non è mai indicato di adottarle entrambe nei documenti analizzati. Il soggetto più normato è il gestore del rifiuto. Alcune disposizioni riguardano unicamente i lavoratori mentre altre anche la popolazione in generale. Nel complesso quindi il tema della salute e sicurezza è trattato in maniera estremamente marginale, in particolare quella sul lavoro è quasi assente. È fondamentale quindi emanare norme giuridiche in merito per poter stare al passo con l’evoluzione dell’economia circolare.File | Dimensione | Formato | |
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