La bioluminescenza delle lucciole: dalla chimica delle notti d'estate a possibili applicazioni tecnologiche

Viene analizzato il meccanismo con cui si verifica il fenomeno della bioluminescenza, rituale di accoppiamento adottato dalle lucciole, con minime variazioni in base al luogo e alla specie. Vengono poi introdotti e approfonditi i concetti di luciferasi, l'enzima che catalizza l'emissione di luce visibile negli organismi viventi, e di luciferina, il substrato su cui avviene tale processo. La reazione che porta alla bioluminescenza può essere suddivisa in due fasi: la prima fase coinvolge luciferina e ATP con conseguente formazione di LH2-AMP, la seconda comporta l'ossidazione e la decarbossilazione del prodotto precedente a formare l'ossiluciferina, l'emettitore di luce. In seguito vengono trattate le diverse colorazioni di luce osservabili, riconducibili a spostamenti nello spettro visibile tra il rosso e il verde. Tale fenomeno può infine essere sfruttato in diversi ambiti tecnologici moderni, in tale contesto viene approfondito lo sviluppo di sonde bioluminescenti, utili all'analisi di processi biologici.