Sviluppo e testing di Software conforme allo standard IEEE 3302-2022 per una codifica audio ad alta qualità per la conservazione del Patrimonio Culturale Musicale utilizzando un approccio Test-Driven Development

L’uomo ha sempre sentito la necessità di tutelare le proprie opere; al giorno d’oggi la tecnica per preservare i manufatti dall’usura e dall’obsolescenza è la digitalizzazione. Questo lavoro presenta lo stato dell’arte della digitalizzazione di audio analogico, nello specifico registrato su nastri magnetici a bobina aperta (open-reel tapes). Uno dei massimi esponenti nell’ambito è il Centro di Sonologia Computazionale del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione (DEI) dell’Università degli Studi di Padova, il quale ha sviluppato un software atto a riconoscere le discontinuità presenti su un nastro magnetico e rimediare agli errori di velocità ed equalizzazione nella traccia audio registrata, automatizzando un lavoro ripetitivo precedentemente svolto da operatori umani. Il software è ora parte di un framework appartenente al gruppo Moving Picture, Audio and Data Coding by Artificial Intelligence (MPAI) ed è stato adottato dall’IEEE come standard col nome MPAI-CAE-ARP. Lo scopo di quest’opera è trasporre in codice i test di conformità richiesti da MPAI utilizzando un approccio di Test Driven Development. Il testo descrive lo sviluppo dei test richiesti e come sono stati risolti alcuni problemi pre-esistenti nel codice.