L’andamento della fertilità e le conseguenze della diminuzione della natalità sono un fenomeno che ha interessato l’Italia sin dalla nascita dell’Unità d’Italia. La nascita dello Stato italiano unitario nel 1861 venne considerato come un nuovo punto di partenza: un insieme di cambiamenti sociali, economici, politici e demografici hanno dato inizio alla cosiddetta transizione demografica, data dalla transizione sanitarie e dalla transizione riproduttiva. Alcune delle principali cause della riduzione delle nascite in Italia sono il tasso di disoccupazione, il reddito, il livello di istruzione delle donne e la difficoltà di conciliare lavoro e famiglia. Dall'inizio della Grande Recessione il calo delle donne in età fertile e quindi di potenziali genitori porta alla nascita di meno bambini: questo circolo viene definito come “la trappola demografica". Questo periodo di insicurezza e incertezza verso il futuro rallenta le nascite, l’unione delle coppie e riduce i flussi migratori che poi andrà a peggiorare con la pandemia di Covid-19. Le previsioni Istat che ci vengono fornite per il futuro sono utili per cercare di correggere le tendenze negative e guidare le scelte del presente nel modo migliore, per orientare lo sviluppo e mettere in atto politiche efficaci e lungimiranti, a sostegno della natalità e delle famiglie.
L'andamento della fertilità: dall'Unità d'Italia al Covid-19.
DOBRIYEVA, MYKHAYELA
2022/2023
Abstract
L’andamento della fertilità e le conseguenze della diminuzione della natalità sono un fenomeno che ha interessato l’Italia sin dalla nascita dell’Unità d’Italia. La nascita dello Stato italiano unitario nel 1861 venne considerato come un nuovo punto di partenza: un insieme di cambiamenti sociali, economici, politici e demografici hanno dato inizio alla cosiddetta transizione demografica, data dalla transizione sanitarie e dalla transizione riproduttiva. Alcune delle principali cause della riduzione delle nascite in Italia sono il tasso di disoccupazione, il reddito, il livello di istruzione delle donne e la difficoltà di conciliare lavoro e famiglia. Dall'inizio della Grande Recessione il calo delle donne in età fertile e quindi di potenziali genitori porta alla nascita di meno bambini: questo circolo viene definito come “la trappola demografica". Questo periodo di insicurezza e incertezza verso il futuro rallenta le nascite, l’unione delle coppie e riduce i flussi migratori che poi andrà a peggiorare con la pandemia di Covid-19. Le previsioni Istat che ci vengono fornite per il futuro sono utili per cercare di correggere le tendenze negative e guidare le scelte del presente nel modo migliore, per orientare lo sviluppo e mettere in atto politiche efficaci e lungimiranti, a sostegno della natalità e delle famiglie.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/53581